Prezzari edilizia: adeguamento ai nuovi Criteri Ambientali Minimi
Il processo di aggiornamento del prezzario sta investendo il mondo edilizio di tutte le Regioni italiane. Lo scopo è evitare che le gare pubbliche subiscano rallentamenti o blocchi, a causa del rincaro nei prezzi dei materiali edili, che già in passato aveva reso poco allettante la partecipazione alle gare, sulla base dei prezzi non più corrispondenti alla realtà.
Il Decreto Aiuti (DL 50/2022) ha introdotto l'obbligo di disporre di un prezzario edilizio aggiornato, contemplando anche un aggiornamento straordinario infra-annuale.
A luglio del 2022, ogni Regione ha provveduto all'aggiornamento del proprio prezzario, in vigore fino al 31 dicembre 2022. Il transitorio previsto è scaduto il 31 marzo 2023. Inoltre, è stato affidato un potere sostitutivo al Ministero delle Infrastrutture, in caso di inerzia da parte delle Regioni. Le Regioni hanno per tanto aggiornato il prezzario edilizio, in alcuni casi anticipando anche i termini previsti dalla Legge di Bilancio.
Abruzzo – L'aggiornamento è avvenuto a fine 2022: il nuovo prezzario si riferisce a opere eseguite in condizioni normali di lavoro, ma il progettista può incrementare i prezzi fino al 30% in base alla tipologia delle opere o se difficoltà operative vengono riscontrate.
Basilicata – L'aggiornamento è avvenuto a fine marzo 2023, dopo una serie di incontri con gli operatori del settore e dopo lo svolgimento di indagini di mercato sulle variazioni dei prezzi dei materiali.
Campania – Il nuovo prezzario potrà essere utilizzato in via transitoria fino al 30 giugno 2024, con una casella di posta dedicata dalla Regione, per le richieste di chiarimento.
Emilia Romagna – L'aggiornamento è stato approvato a fine marzo 2023. Vengono riportate disposizioni su come comportarsi nel periodo transitorio, cioè per quei lavori iniziati sulla base del prezzario di luglio 2022, ma ancora in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore del prezzario 2023.
Friuli Venezia Giulia – Il nuovo prezzario è stato introdotto a gennaio 2023, tenendo conto delle fluttuazioni del mercato da luglio 2022 fino a fine 2022.
Lazio – L'aggiornamento è avvenuto a dicembre, con la rettifica di alcune voci del prezzario edilizio elaborato a luglio 2022. La rettifica ha interessato le opere edili e stradali; mentre, si attende ancora il nuovo prezzario per le opere pubbliche.
Liguria – Il nuovo prezzario è stato introdotto a fine dicembre 2022, tenendo in considerazione più che il costo economico delle opere, la loro qualità, la sicurezza dei cantieri e la congruità del costo delle opere, considerando anche la specificità dei sistemi produttivi.
Lombardia – I prezzi sono stati definiti in base ai tempi di esecuzione dei lavori e i costi dei materiali, della manodopera e noli, su calcoli basati sulla situazione attuale.
Marche – L'aggiornamento riguarda l'edilizia e le opere pubbliche realizzate in condizioni di normali difficoltà di cantiere e utilizzando materiali di ottima qualità. I progettisti possono richiedere maggiorazioni fino al 30%, se riscontrano particolari difficoltà.
Molise – L'aggiornamento del prezzario ha subito un rallentamento a causa di Ance, che ha mostrato reticenze circa l'aggiornamento infra-annuale del luglio 2022, considerato non adeguato a fronte dei prezzi incrementati. Dopo i ricorsi al Tar, la Giunta ha approvato l'aggiornamento del prezzario 2022, ma occorrerà adesso stilare un prezzario per il 2023.
Piemonte – Il prezzario è stato stilato grazie alla collaborazione con gli enti e le associazioni di categoria, che hanno preso parte alla campagna di rilevazione dei prezzi per garantire equilibrio nei contratti.
Puglia – Il prezzario contiene 1171 voci di prezzo in più rispetto a quello di luglio 2022. L'aggiornamento si basa sui dati relativi alla manodopera, noli, materiali, tecniche, attrezzature, modalità e tempi di posa in opera oltre che dei Criteri Ambientali Minimi.
Sicilia – Il prezzario 2022 è stato prorogato al 31 dicembre 2023.
Toscana – Il prezzario delle opere pubbliche 2023 ha rimosso le misure anticovid, previste nelle versioni precedenti. Sono stati modificati i prezzi dei ponteggi e inserite voci relative agli impianti di riscaldamento e agli infissi esterni.
Umbria – Anche in Umbria, il prezzario 2022 è stato prorogato per il 2023.
Valle D'Aosta – L'aggiornamento del prezzario è avvenuto a marzo 2023, a seguito di indagini di mercato riguardo tubazioni e impianti, in modo specifico.
Veneto – L'aggiornamento del prezzario è avvenuto coinvolgendo nel processo, Stazioni Appaltanti, Ordini professionali, Anci, Ance, Confartigianato, Unioncamere e il Provveditorato delle Opere Pubbliche, che a partire da novembre 2022 hanno fornito suggerimenti per la modifica del prezzario di luglio 22.
Provincia Autonoma di Trento – L'aggiornamento prevede un monitoraggio costante della situazione internazionale, prevedendo un intervento ulteriore nel secondo semestre del 2023.
Provincia Autonoma di Bolzano – L'aggiornamento ha visto una revisione del prezzario esistente, a dicembre 2022, alla luce dei nuovi Criteri Ambientali Minimi.
Sardegna e Calabria – Per le due Regioni, si attendono ancora aggiornamenti sui prezzari.
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