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Correttivo Appalti: al tavolo il problema dell’Equo Compenso

Operatori segnalano criticità su qualificazione delle stazioni appaltanti, digitalizzazione, contratto collettivo nazionale e revisione dei prezzi

A un anno dall'entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha convocato la prima riunione del tavolo di consultazione per esaminare e migliorare il testo legislativo.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di Anac, Ance, Anci, istituzioni e associazioni coinvolte, offrendo un'ampia panoramica delle diverse realtà interessate dal Codice. L'incontro ha rappresentato un'opportunità per valutare l'efficacia del nuovo Codice e discutere possibili correzioni.

Equo Compenso: un'urgenza per i professionisti
Fondazione Inarcassa ha sottolineato l'urgenza di modificare la normativa sull'equo compenso per oltre 185mila ingegneri e architetti liberi professionisti. Nonostante i progressi della Legge 49/2023, è necessario aggiornare i parametri. Fondazione Inarcassa chiede anche la revisione dei requisiti minimi di partecipazione alle gare, attualmente troppo restrittivi, e una legislazione più bilanciata sull'appalto integrato, oggi troppo favorevole alle imprese.

Confprofessioni ha segnalato che le disposizioni riservate ai dipendenti pubblici per attività professionali di alto contenuto, come la direzione lavori e il collaudo, limitano il mercato per i liberi professionisti. Mauro Iacumin di Confprofessioni ha osservato che questa impostazione non solo sottrae spazi di mercato ai professionisti, ma appesantisce ulteriormente le amministrazioni pubbliche, spesso prive delle risorse necessarie.

Qualificazione delle Stazioni Appaltanti e Digitalizzazione: priorità di Unionsoa
Unionsoa ha richiesto un intervento sull'Allegato II.12, relativo al sistema di qualificazione e requisiti per gli esecutori di lavori. L'associazione auspica un regolamento che aumenti la trasparenza, semplifichi le procedure e migliori l'affidabilità negli appalti pubblici, uniformando il settore dei contratti pubblici. Unionsoa ha anche sollecitato una maggiore accelerazione della digitalizzazione, ritenuta ancora insufficiente.

Contratto Collettivo Nazionale: chiarimenti necessari
Assistal ha evidenziato l'importanza di chiarire l'art. 11 del Codice, che impone alle stazioni appaltanti di specificare il tipo di contratto collettivo nazionale applicabile alle gare pubbliche. Un'indicazione errata può causare concorrenza sleale, influenzando significativamente i costi aziendali.

La Cisl ha proposto un accordo quadro con le associazioni datoriali per qualificare il lavoro negli appalti pubblici e garantire stabilità normativa, promuovendo la digitalizzazione delle procedure per migliorare la qualità degli operatori economici e delle stazioni appaltanti.

Revisione dei prezzi: correzioni necessarie
Assistal ha richiesto correzioni nella revisione dei prezzi, attualmente penalizzante per le imprese, e ha suggerito di incentivare il Partenariato Pubblico Privato per sfruttare la capacità finanziaria delle imprese qualificate, contribuendo alla transizione energetica.

Verso un provvedimento correttivo
I partecipanti alla riunione sono stati invitati a una "consultazione digitale" per segnalare disfunzioni e proporre migliorie. I risultati costituiranno la base per un eventuale provvedimento correttivo del Codice Appalti, migliorando le parti meno efficaci del testo vigente.

Questa iniziativa segna un passo importante verso l'ottimizzazione del Codice Appalti, puntando a rendere più equo e funzionale il sistema di appalti pubblici in Italia.

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