Il problema sta toccando tutti, dai produttori ai clienti finali: la catena dell'approvvigionamento è in difficoltà. La crisi planetaria dovuta alla difficoltà di reperire in tempi breve le materie prime ha colpito tutti i comparti, meccanica ed edilizia prime fra tutti, e non sembra aver termine nel breve periodo. I prezzi inoltre lievitano di mese in mese, diventando insostenibili per le imprese, già in difficoltà anche nel rispettare i tempi di consegna delle commesse. Il lavoro c'è, ma non si ha la certezza di quando si potrà portare a termine, opere pubbliche e private rischiano di vedere i cantieri bloccati e la loro ripresa difficile.
"Una delle prime cose che ci sono venute in mente in merito a questo problema è stata quella di riuscire in qualche modo a essere più autonomi, non dipendere da terzi, o almeno non dipendere per tutto da terzi" – ci raccontano da un'azienda di demolizioni in Bielorussia "Occupandoci di demolizioni abbiamo tante macerie da smaltire in cantiere – cemento armato, mattoni, tegole, pali armati, ect – e quindi ci siamo chiesti perché non lavorare queste macerie direttamente in cantiere in modo da poterle poi riutilizzare? Ma soprattutto, come fare concretamente questo processo?"
Come sono riusciti a dare nuova vita a quello che apparentemente era solo uno scarto? Utilizzando in cantiere con i loro escavatori una benna frantoio BF70.2 – per la riduzione volumetrica – e una benna vagliante MB-S18 – per la pulizia e selezione del materiale. Con due attrezzature e un solo escavatore hanno prodotto da soli materiale di qualità, pronto per essere riutilizzato.
Con i macchinari MB Crusher le macerie stesse diventano le risorse in grado di mantenere attivo il cantiere, anche in carenza di materiali, in luoghi critici di difficile accesso o all'interno di città con pesanti restrizioni di movimentazione e di emissione di rumori e polveri. Tutto il processo avviene in loco attraverso la trasformazione degli scarti che vengono frantumati e selezionati per diventare un'ottima materia prima secondaria. Un processo utile ed economicamente vantaggioso, che rende l'impresa perfettamente autonoma, fa risparmiare costi e tempi di smaltimento in discarica o acquisto nuovi materiali.
Una volta trasformate, le macerie "ripulite" possono essere quindi riusate per altri lavori, ad esempio come sottofondo per la costruzione di nuove strade. Recentemente, in Serbia, dalla demolizione un vecchio edificio a uso commerciale, il mix di mattoni, cemento armato e materiali da demolizione è stato utilizzato per la realizzazione del sottofondo delle strade in zona. Tempi e costi di trasporto, smaltimento e acquisto di nuovo materiale sono stati annullati. Tutto grazie alla benna frantoio BF80.3 MB Crusher applicata all'escavatore che già è in cantiere.
Per agevolare i cantieri nel processo di recupero dei materiali di demolizione un altro utile strumento sono le pinze selezionatrici MB Crusher. "Si tratta di macchinari agili e pratici, ottimi sia per demolire che per movimentare il materiale post demolizione" racconta un impresario italiano. La caratteristica vincente delle pinze MB Crusher è infatti la sensibilità di presa: permette estrema precisione e la forza di chiusura può essere progressivamente aumentata.
Grazie alle chele intercambiabili e alla rotazione idraulica a 360°, permettono di gestire grandi carichi e forme particolari anche in poco spazio.
Con i macchinari MB Crusher i vantaggi del processo virtuoso di recupero dei materiali da demolizione si estendono all'ambiente e alla comunità grazie al riutilizzo dei materiali, che mantengono in equilibrio il territorio, al minor uso di automezzi da e per la zona di demolizione, all'abbattimento di polveri, rumori, emissioni. Argomentazioni oggi fondamentali per imprese responsabili che vogliono farsi apprezzare dal mercato sempre più consapevole e orientato all'economia circolare.