Il condominio Case Sabin, in provincia di Treviso, è una realizzazione CasaClima classe Gold e un edificio certificato Passive House composto da due blocchi che contano in totale 16 unità a destinazione residenziale/commerciale/direzionale. Il volume occupa circa 7.500 metri cubi, più un interrato comune a uso autorimessa e cantine. La destinazione è principalmente residenziale, ma sono presenti anche dei locali adibiti a uffici completati lo scorso settembre 2019.
Nello specifico, al piano terra, è nato negli ultimi mesi un luogo di lavoro condiviso da Studio Nadalin, studio di ingegneria, Energy Plus Project, progettazione involucri ed impianti ad alta efficienza energetica e Manuela Pelizzon, architetta e designer d’interni. Tre realtà diverse, ognuna con una propria identità, che lavorano in sinergia tra di loro.
Marco Filippi, Passive House Planner e HVAC Designer di Energy Plus Project, oltre ad essere uno dei committenti, aveva già curato la progettazione dell’involucro dell’intero condominio e ha qui seguito anche tutta la parte impiantistica degli uffici. L’edifico Case Sabin è stato costruito con pareti e solai pieni in calcestruzzo, con un isolamento esterno a cappotto in Eps con grafite di spessore 20 centimetri. Le contropareti interne delle abitazioni sono in cartongesso, mentre quelle degli uffici sono state realizzate in Celenit, un impasto di fibra di legno e cemento bianco che ha anche migliorato le prestazioni acustiche. Inoltre, sono state montate finestre a triplo vetro con serramenti in legno e alluminio, all’interno dei quali è presente un’intercapedine in poliuretano che permette di raggiungere le prestazioni tipiche di un edificio passivo.
Per per quanto riguarda il sistema di ventilazione, il ricambio d’aria garantisce un recupero energetico dell’87% circa. Si tratta di un sistema che permette di avere aria pulita senza la spesa energetica che si
avrebbe con la ventilazione naturale. Le unità di ventilazione si trovano all’interno di locali tecnici, da cui partono le canalizzazioni dell’aria, lasciate a vista così come il solaio in cemento, sempre nell’ottica di ricercare uno stile industriale di un luogo di progettazione qual è questo ufficio condiviso.
Lo spazio proposto era inizialmente destinato ad uso commerciale: due unità distinte, ognuna con il proprio ingresso, senza personalità, né carattere distintivo dal punto di vista progettuale. Lo studio della progettazione degli spazi interni nasce dall’esigenza di creare un ambiente unico fluido in cui delle realtà autonome possono condividere la propria operosità. La scelta di creare un ambiente aperto per favorire l’interazione umana, lo scambio e le relazioni è stata la condizione accolta da tutti fin da subito.
I punti cardine su cui si è basato l’intero progetto d’interni sono stati: verde, materiali naturali e colori neutri, impianti a vista. Manuela Pelizzon ha quindi deciso di mantenere le due unità, suddividendole con un blocco centrale in cui contenere tutta parte tecnica, guardaroba, contenimento del materiale e della documentazione necessario allo svolgimento delle attività, spesso ingombrante e poco piacevole alla vista. Considerando la presenza di un setto in cemento, si è preferito lavorare lungo i perimetri, creando contenitori a cassettoni di colorazione neutra.
La sala riunioni, i servizi, la sala stampanti e la saletta caffè, sono state ricavate nella parte ovest, evidenziate con il colore verde salvia, in contrasto con la parte operativa. Tutte le aperture scorrevoli a scomparsa, prive di qualsiasi finitura esterna quali stipiti e cornice coprifilo, utilizzano i controtelai ECLISSE Syntesis Line. Completa il risultato lineare ed elegante, il profilo ECLISSE Syntesis Battiscopa che ha permesso di collocare anche lo zoccolino filo muro qui bianco in contrapposizione al verde della parete, creando pareti completamente prive di sporgenze.
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Sono stati concepiti due grandi spazi operativi, ognuno dei quali permette la presenza di otto operatori, con la progettazione dei tavoli di lavoro di grandi dimensioni (2 m x 2 m), suddivisi al centro da un contenitore che nasconde le parti elettriche. Questa soluzione è stata ottenuta attraverso ECLISSE Syntesis Line Estensione, telaio per porta filo muro ad anta doppia che ha permesso di occultare una nicchia ispezionabile di grandi dimensioni contenente l’impianto di ventilazione.
Le parti operative sono state schermate, rispetto alla parete vetrata che si affaccia sulla piazza, con semplici librerie industriali verniciate di nero, mentre il rivestimento delle pareti perimetrali sono stati usati pannelli di materiale naturale che permette di isolare acusticamente gli spazi, creando così un ambiente molto riposante che favorisce la concentrazione individuale. Non mancano le piante collocate in diversi punti e sulle scrivanie per migliorare benessere e produttività degli occupanti.
In tutto il processo si è immaginato uno spazio sostenibile a 360 gradi e dove, oltre all’aspetto tecnologico, si incorpora anche il benessere delle persone che lavorano e le loro richieste per creare uno spazio confortevole, accogliente e stimolante.