Di Federica Seregni su Sabato, 05 Ottobre 2024
Categoria: Architettura

Rigenerazione Urbana: al Senato il nuovo Disegno di Legge per città sostenibili

Recupero edilizio, coesione sociale e protezione ambientale al centro del testo unificato. Previste semplificazioni amministrative e incentivi fiscali per favorire la rinascita delle aree urbane

Il dibattito sulla rigenerazione urbana torna al centro dell'attenzione del Senato italiano. A metà settembre, la Commissione Ambiente ha approvato un testo base che unifica otto disegni di legge, gettando le basi per un intervento normativo di ampio respiro. L'obiettivo principale è la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, promuovendo coesione sociale e tutelando l'ambiente, in particolare le funzioni ecosistemiche del suolo.

Gli Obiettivi della Legge

Il nuovo disegno di legge mira a fornire un quadro normativo che favorisca la trasformazione sostenibile delle aree urbane. Tra i principali obiettivi del testo spiccano:
- Miglioramento della qualità urbana: attraverso il recupero e la riqualificazione degli edifici esistenti, con un'attenzione particolare all'efficienza energetica e all'innovazione tecnologica.
- Sostenibilità ambientale: riduzione del consumo di suolo, protezione del paesaggio e salvaguardia delle funzioni ecosistemiche del suolo.
- Cohesione sociale: favorendo spazi più inclusivi e integrati, migliorando la qualità della vita in tutte le aree urbane, con particolare attenzione ai centri storici e alle periferie.

Gli interventi previsti

Il disegno di legge propone una serie di misure concrete per migliorare le città italiane:
- Recupero di aree degradate: riuso e riqualificazione di edifici e aree urbane o produttive dismesse, migliorandone la funzionalità e l'aspetto.
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: favorendo la permeabilità dei suoli per prevenire rischi idrogeologici e ridurre il fenomeno delle isole di calore urbane.
- Sicurezza territoriale: la realizzazione di opere per la difesa e la sicurezza nelle aree maggiormente soggette a dissesti idrogeologici.
- Densificazione urbana sostenibile: in linea con l'obiettivo europeo di azzerare il consumo di suolo entro il 2050, attraverso la concentrazione delle funzioni residenziali e produttive in aree già urbanizzate.
- Tutela e valorizzazione dei centri storici: promuovendo il recupero edilizio, incentivando attività residenziali, culturali e commerciali bilanciate, riducendo il sovraccarico delle funzioni direzionali.
- Mobilità sostenibile: incentivazione di trasporti pubblici, percorsi ciclabili e pedonali, per ridurre l'uso delle auto private nelle aree rigenerate.
- Edilizia residenziale sociale: con lo scopo di rispondere alla crescente domanda di abitazioni accessibili, promuovendo al contempo la coesione sociale.
- Riqualificazione dell'edilizia pubblica: migliorando le condizioni degli edifici residenziali pubblici, con interventi di ammodernamento e sostenibilità.

Struttura di coordinamento e finanziamenti

Il coordinamento della rigenerazione urbana è affidato a diversi enti pubblici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà responsabile delle politiche nazionali in materia, aggiornando gli obiettivi del Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare (PinQua). Le Regioni e Province autonome individueranno le priorità di intervento e le risorse da destinare ai progetti, mentre i Comuni saranno i protagonisti dell'attuazione locale, identificando le aree urbane da rigenerare e pianificando gli interventi.

La legge prevede anche l'istituzione di un Fondo nazionale per la rigenerazione urbana, dotato di 3 miliardi e 550 milioni di euro. Il fondo sarà articolato in tranche annuali: 50 milioni di euro per il 2024, 100 milioni per gli anni 2025 e 2026, e 300 milioni di euro all'anno dal 2027 al 2037.

Partecipazione cittadina e incentivi

Un aspetto innovativo del disegno di legge è l'importanza attribuita alla partecipazione attiva dei cittadini. Le Regioni e i Comuni dovranno garantire il coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, attraverso strumenti come portali web e dibattiti pubblici. Questo approccio mira a rendere i progetti di rigenerazione urbana non solo più inclusivi, ma anche più trasparenti.

Per incentivare gli interventi di rigenerazione urbana, la legge prevede una serie di agevolazioni fiscali. Gli immobili oggetto di interventi non saranno soggetti all'imposta municipale (IMU) né alla tassa sui rifiuti (TARI) per tutta la durata del progetto, riducendo così il peso economico per i proprietari e incentivando gli investimenti nel recupero degli edifici.

Semplificazione delle procedure


L'approvazione dei piani di rigenerazione urbana comporterà la dichiarazione di pubblica utilità degli interventi, snellendo le procedure amministrative e urbanistiche. La legge prevede, inoltre, la modifica del Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001), facilitando ulteriormente la realizzazione degli interventi in linea con gli obiettivi di rigenerazione urbana.

Il disegno di legge sulla rigenerazione urbana rappresenta un passo fondamentale per la trasformazione sostenibile delle città italiane. Con un approccio che unisce la tutela ambientale, l'efficienza energetica, il miglioramento sociale e la semplificazione burocratica, il Senato si propone di rendere le città più vivibili, sicure e sostenibili. Questo testo normativo si inserisce in un quadro di riforme necessarie per rispondere alle sfide ambientali e sociali del futuro, mettendo al centro la qualità della vita urbana e la protezione del territorio.

Messaggi correlati

Rimuovi Commenti