Di Simona Serpino su Sabato, 03 Luglio 2021
Categoria: Architettura

La Rete Professioni Tecniche chiede concorsi di progettazione per le opere con valore architettonico

La richiesta è contenuta in una proposta di emendamento di emendamento all'art. 48 del DL Semplificazioni e Governance del PNRR (DL 77/2021), predisposta dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) su input del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC).

L'emendamento chiede di modificare le regole che riguardano gli appalti integrati, per le opere in cui è prevalente la componente architettonica.

Francesco Miceli, Presidente CNAPPC e componente RPT, spiega che finora le procedure degli appalti integrati hanno dimostrato non poche criticità. Le modifiche presentate oggi, e fortemente volute, aggiunge, possono superare queste stesse criticità, rimettendo la qualità dell'architettura al centro del progetto. Conclude augurandosi che si possa aprire un confronto su questi temi anche con le istituzioni parlamentari.

I tecnici, in particolare, chiedono che l'incarico del progetto di fattibilità tecnico-economico venga affidato esclusivamente attraverso il concorso di progettazione. Il progetto vincitore sarà posto a base di gara per la scelta del contraente per la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori. Oltre all'affidatario dell'appalto, partecipa il professionista vincitore del concorso a cui viene affidato anche l'incarico di Direzione dei lavori.

Il progetto di fattibilità tecnico economica (FTE) - secondo la proposta - dovrà contenere tutti gli elementi in grado di rappresentare l'opera architettonica nella sua interezza e negli elementi di dettaglio in modo da poterne valutare il livello di qualità e garantire il risultato finale in fase di esecuzione dei lavori.

L'obiettivo è quindi quello di indicare una procedura diversa per le opere pubbliche in cui è prevalente la ricerca della qualità dell'architettura.

La richiesta dei progettisti, inoltre, è quella di istituire un fondo di rotazione per il finanziamento della progettazione di fattibilità tecnico economica in modo da consentire alle stazioni appaltanti di potere disporre di adeguate risorse destinate all'attività di progettazione da affidare a professionisti esterni.

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