Riqualificazione smart degli edifici, benefici per 19 miliardi di euro all’anno
Il ritardo dell’Italia nel raggiungere gli obiettivi “Fit for 55” e le recenti direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici sottolineano l’urgente necessità di interventi mirati nel settore edilizio. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari & intelligence di The European House – Ambrosetti, sottolinea che per far fronte a questa sfida è essenziale investire in competenze smart&green e rafforzare i programmi di formazione per professionisti qualificati.
La trasformazione verso gli Smart Building non solo richiede competenze tecniche avanzate, ma anche un approccio innovativo alla formazione e allo sviluppo professionale. La mappatura dei profili chiave necessari per il settore evidenzia la richiesta di 200.000 nuovi posti di lavoro qualificati e specializzati, che spaziano dall’installazione alla progettazione, dall’ingegneria alla gestione degli interventi di efficientamento energetico.
Fortunatamente, l’Italia gode di una posizione privilegiata, con una forte propensione all’innovazione nell’ingegneria civile e una posizione di rilievo nella richiesta di brevetti nell’UE. Tuttavia, per capitalizzare su questo vantaggio, è essenziale un impegno continuo verso la formazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per guidare questa trasformazione.
Le aziende del settore si stanno già attivando con programmi di formazione e upskilling della forza lavoro, collaborando con partner esterni e istituzioni accademiche per garantire che i professionisti del settore siano pronti ad affrontare le sfide e le opportunità offerte dagli Smart Building.
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