Riqualificazione energetica nel settore edilizio: il Rapporto di Legambiente
Legambiente, nel suo Rapporto "Civico 5.0: Vivere in Classe A", segnala come l'Italia registri un forte ritardo nella riqualificazione del suo patrimonio edilizio definito vecchio, energivoro e climalterante. Attualmente, su 12 milioni di edifici da riqualificare, solo il 3,1% ha subito lavori di riqualificazione attraverso il Superbonus.
La percentuale è troppo bassa. L'Italia dovrà provvedere a spingere la riqualificazione nei prossimi anni, vista la Direttiva Case Green prevista a livello europeo: l'adeguamento alla Direttiva, prevedrebbe un intervento entro il 2030, su almeno 6 milioni di edifici residenziali, cioè il 7,2% del patrimonio residenziale e il doppio dei lavori eseguiti tramite il Superbonus.
Secondo Legambiente, occorre che in Italia vengano adottate delle misure in merito all'efficienza energetica del settore edilizio, che siano stabili e durature fino quantomeno al 2030, con uno sguardo fino al 2035. Gli interventi dovrebbero prevedere:
-un nuovo sistema incentivante unico che si focalizzi sui singoli interventi e soprattutto sulla riqualificazione complessiva degli edifici che investano in riqualificazioni verso classi energetiche elevate;
-il raggiungimento della classe energetica D come soglia minima per accedere agli incentivi;
-un nuovo sistema incentivante che tenga in considerazione la prestazione energetica ottenuta grazie all'intervento, il reddito delle famiglie, misure antisismiche, l'abbattimento delle barriere architettoniche, il recupero delle acque piovane e l'impiego di materiali innovativi e sostenibili;
-l'eliminazione di ogni tecnologia a fonti fossili dal sistema incentivante e l'introduzione del blocco delle installazioni a partire dal 2025;
-il ripristino della cessione del credito, anche se riservata solo agli interventi di efficientamento energetico e a quelli relativi agli interventi antisismici.
Questi interventi, potrebbero evitare che si incorra in nuove situazioni, caratterizzate da speculazioni che hanno caratterizzato il mercato edilizio 2020/2022 e potranno dare una spinta alla riqualificazione del patrimonio edilizio. "Una riforma di efficienza energetica del settore edilizio come quella tracciata in questa road map fornirebbe un valido strumento per rispondere a quanto ci potrà chiedere l'Europa da qui ai prossimi anni con la Direttiva Case Green, ossia almeno la classe E al 2020 per tutti gli edifici, ad esclusione di quelli tutelati e protetti in Classe D al 2033, ma anche con la proposta di innalzare al 115% il livello di efficienza minima degli apparecchi dedicati alla produzione termica", afferma Legambiente.
"Ѐ evidente che all'Italia serve con urgenza una nuova e lungimirante politica di efficienza energetica per il settore edilizio che sia al tempo stesso anche una grande politica di welfare per imprese e famiglie. Gli ingredienti ci sono tutti: un grande numero di edifici a disposizione, tecnologie e competenza e una grande disponibilità, non economica, delle famiglie agli interventi" dichiara Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente.
Legambiente fa anche presente che i dati sul Superbonus proveniente dall'Osservatorio di Nomisma Energia mostrano che il 2% delle riqualificazioni del patrimonio edilizio ha ridotto le emissioni di CO2 in atmosfera di 1,42 milioni di tonnellate. Inoltre, il risparmio medio in bolletta, è risultato essere pari a 964 euro all'anno, pur considerato il periodo straordinario di rincari nei costi dell'energia.
"Oggi vivere in Classe A oltre ad essere un diritto universale, è un'operazione tecnicamente fattibile per tutti, o quasi tutti, i nostri edifici residenziali. Per questo è importante continuare a riqualificare quel patrimonio edilizio che non ha avuto modo di usufruire del Superbonus, uno strumento che con tutte le sue imperfezioni ha però permesso di muovere passi importanti verso la decarbonizzazione di questo settore" spiega Katiuscia Eroe, Responsabile Nazionale Energia di Legambiente.
"Da qui ai prossimi anni sarà importante consentire soprattutto alle famiglie in difficoltà un accesso garantito a questi strumenti a costo zero, differenziando percentuali e mantenendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per chi non ha capacità di anticipo ed eliminando dai sistemi incentivanti tutte le tecnologie a fonti fossili, come le caldaie a gas, oltre a spingere, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni l'utilizzo di materiali innovativi e sostenibili" conclude Eroe.
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