Piano Transizione 4.0: le detrazioni per le imprese
Come funziona il piano Transizione 4.0? Cosa sono i beni strumentali nuovi? Quali sono i principali vantaggi?
Tuttavia, soprattutto le aziende, sono restie ad affrontare questo tipo di investimento. D'altronde, ricorrere al fotovoltaico per ridurre i propri consumi energetici, soprattutto per il settore manifatturiero, significa affrontare un notevole investimento.
Proprio per questo motivo, lo stato Italiano sta sempre di più, ricorrendo ad incentivi volti a sostenere iniziative di riqualificazione come ad esempio il Piano di Transizione 4.0. Incentivi che, visto il particolare momento dell'economia italiana, sono stati recentemente rafforzati ed ampliati.
La Legge di Bilancio 2021 ha infatti diversificato le aliquote agevolative previste del credito di imposta previste per gli investimenti in beni strumentali nuovi. Nei fatti, la legge di bilancio 2021, ha incrementato le spese ammissibili ampliandone l'ambito applicativo prorogandolo fino al 31 dicembre 2022. Misure che erano già state previste nel già citato Piano di Transizione 4.0.
Ma cosa è di preciso il Piano di Transizione 4.0?
Il Piano Nazionale Transizione 4.0 agevola tutti quegli investimenti che hanno stretta relazione con la transizione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Nelle intenzione dei legislatori, grazie all'approvazione di questa misura, sarà più semplice e vantaggioso per le aziende con sede in Italia promuovere il proprio sviluppo green.
Sostanzialmente il Piano Transizione 4.0 subentra a misure come l'iper-ammortamento e super-ammortamento, ampliandone l'applicazione. Sarà infatti possibile usufruirne per investimenti in beni i beni strumentali materiali fra i quali rientrano appunto gli impianti fotovoltaici per le aziende.
Ma in cosa consistono questi incentivi per il fotovoltaico per le aziende nel 2021 di preciso?
Sostanzialmente queste misure riguardano tre punti principali:
- Potenziamento dell'aliquota di ammortamento degli incentivi per il fotovoltaico per le aziende nel 2021. Questa passa infatti dal 6% del 2020 al 10% nel 2021 per un massimale di spesa non superiore ai 2 milioni di euro.
- Fruizione del credito d'imposta. In particolare, gli investimenti in beni strumentali e in beni immateriali non rientranti nel Piano Industria 4.0, potranno fruire del credito d'imposta in un anno. L'acquisto dei beni strumentali materiali potrà generare un credito fruibile nei successivi 3 anni.
- Estensione della durata del credito d'imposta. Il credito d'imposta potrà essere richiesto per ben 2 anni: 2021 e 2022! Si potrà richiedere solo per interventi e acquisti di beni strumentali contrattualizzati dal 16 novembre 2020 al 31/12/2022.
Cosa sono i beni strumentali nuovi?
La definizione di beni strumentali nuovi prevista nel Piano di Transizione 4.0 identifica qui beni di uso durevole atti ad essere utilizzati all'interno del processo produttivo dell'impresa. Sono pertanto beni che un'impresa acquista ed utilizza per un uso pluriennale in quanto contribuiscono all'attività per un periodo superiore all'esercizio.
Ad esempio rientrano fra i beni strumentali macchinari, computer ed accessori. L'utilizzo questi strumenti per l'attività d'impresa riguarda un periodo di tempo pluriennale. Per questo motivo, il costo inizialmente sostenuto, magari in un'unica soluzione, deve essere ammortizzato negli anni.
Alla luce di questa definizione è facile capire come mai, in casi specifici, è possibile che gli impianti fotovoltaici per le aziende possano godere degli incentivi del Piano di Transizione 4.0. Per ottenerli infatti è necessario verificare il rispetto di alcuni requisiti particolari perché non in tutti i casi è possibile ottenere questa agevolazione!
I vantaggi del credito d'imposta del Piano di Transizione 4.0
Abbiamo già visto come il programma "transizione 4.0" estenda a dicembre 2022 la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi. Ma non solo questo. Per effetto della Legge di Bilancio 2021 infatti potenzia e diversifica le aliquote agevolative, incrementando le spese ammissibili e ampliandone l'ambito applicativo.
In realtà però il Piano di Transizione 4.0 non è nulla di incredibilmente nuovo. Il Piano di Transizione 4.0 infatti riceve in eredità le modalità tecniche ed operative dell'ex "Piano Industria 4.0" che prevedeva la possibilità, per le imprese di accedere al tax credit 4.0.
Ma perché è così vantaggioso il credito di imposta individuato dal Piano di Transizione 4.0?
- non concorre alla formazione del reddito;
- è al di fuori del calcolo della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive;
non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e dei componenti negativi;
- è cumulabile con altre detrazioni come il Bonus Sud.
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