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Incentivi alle rinnovabili innovative: entra in vigore il Decreto FER 2

Via libera agli incentivi per biogas, biomasse, eolico off-shore, fotovoltaico floating e altre tecnologie all'avanguardia. Obiettivo: 4,6 GW di nuova capacità rinnovabile entro il 2028.

Il 12 agosto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto FER 2, che è entrato in vigore il giorno successivo. Questo nuovo provvedimento promuove la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili innovativi o caratterizzati da alti costi di esercizio, segnando un passo importante verso gli obiettivi energetici dell'Italia.

Il decreto si concentra sul sostegno a impianti alimentati da biogas e biomasse, impianti solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici off-shore e fotovoltaici floating, sia in mare che su acque interne. Vengono inoltre incentivati gli impianti che sfruttano l'energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina. Questi impianti si distinguono per caratteristiche innovative e per il ridotto impatto ambientale e territoriale.

Obiettivi e ambito di applicazione

Il Decreto FER 2 ha fissato un obiettivo chiaro: la realizzazione di una capacità di 4,6 gigawatt (GW) di nuovi impianti da fonti rinnovabili entro il 31 dicembre 2028. Questa capacità verrà sviluppata attraverso un'ampia gamma di tecnologie, tra cui:

- Impianti eolici off-shore
- Impianti geotermoelettrici a emissioni zero
- Impianti geotermoelettrici tradizionali e alimentati a biomassa e biogas
- Impianti fotovoltaici floating su acque interne e in mare
- Impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina
- Impianti solari termodinamici

Poiché questi incentivi rappresentano un aiuto di Stato, il governo italiano ha dovuto ottenere il via libera dalla Commissione Europea prima di dare il via alla loro attuazione.

Come funzionano gli incentivi

I progetti verranno selezionati tramite una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, nella quale i partecipanti presenteranno un'offerta relativa alla tariffa incentivante (i costi operativi) necessaria per realizzare i singoli impianti. L'aiuto sarà erogato sotto forma di un "contratto bidirezionale per differenza" per ogni chilowattora (kWh) di energia elettrica prodotta e immessa in rete, e gli incentivi saranno versati per l'intera durata della vita utile degli impianti.

Per finanziare questi incentivi, i costi saranno coperti attraverso un prelievo sulle bollette elettriche dei consumatori finali, stimato dalla Commissione Europea in un totale di 35,3 miliardi di euro fino alla fine del periodo di incentivazione, previsto per il 31 dicembre 2028.

Prossimi passi

Entro metà settembre, ossia entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto, il Ministero, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dovrà approvare le regole operative che disciplineranno le modalità e le tempistiche per il riconoscimento degli incentivi.

Il Decreto FER 2 rappresenta un impegno concreto dell'Italia verso l'energia rinnovabile e si prevede che attrarrà investimenti nelle tecnologie energetiche emergenti, fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei nei prossimi anni.

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