Manca poco al via libera del Decreto Bollette (decreto legge 17/2022), dopo l'approvazione della Camera il provvedimento è passato all'attenzione del Senato che, in tempi brevi, dovrà convertirlo in legge entro il 30 aprile. Possono, dunque, essere ritenute ufficiali le misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Nello specifico, le misure principali riguarderanno varie tematiche fra cui gli impianti rinnovabili, gli impianti di riscaldamento e condizionamento degli edifici pubblici, i bonus, gli oneri di sistema e il credito di imposta a favore delle imprese più innovative e sostenibili. Per quest'ultime, è confermato il credito di imposta, riconosciuto solo alle imprese a forte consumo di energia elettrica che abbiano subito un significativo incremento del relativo costo, un contributo pari al 20% delle spese sostenute. Le industrie energivori potranno godere, fino al 60% dell'energia verde ritirata dal Gse (Gestore dei servizi energetici) mediante contratti di ritiro e vendita di almeno tre anni, con prezzi agevolati prioritariamente e con particolare attenzione alle imprese localizzate in Sicilia e Sardegna. Per quanto riguarda l'istallazione degli impianti, con il decreto Bollette e con il decreto del ministero della Transizione ecologica, vengono concesse le istallazioni per autoconsumo entro 10 chilometri dall'utenza interessata attraverso procedure più semplificate anche per installare impianti fotovoltaici in aree a destinazione industriale e per gli impianti di biogas e di biometano.
Tra gli interventi previsti dal Decreto Bollette, molti riguardano il riscaldamento e la luce energia. In riferimento a quest'ultima, il provvedimento implica che l'illuminazione pubblica dovrà essere ottenuta da tecnologie più avanzate, introducendo sensoristica ad hoc, ammodernando o sostituendo gli impianti o i dispositivi esistenti e individuando le aree, urbane ed extraurbane più idonee. L'obiettivo è avviare un percorso innovativo per ridurre le bollette dei Comuni. Nel tema "riscaldamento", si legge l'obbligo di scendere di un grado la temperatura di riscaldamento negli edifici pubblici che, dal 1° maggio fino al 31 marzo 2023, dovrà essere dai 19 gradi (+ 2 di tolleranza) ai 27 gradi (-2 di tolleranza). Dalla misura sono, però, esclusi: ospedali, cliniche, strutture di ricovero o di cura per minori o anziani, strutture di assistenza e recupero dei soggetti affidati servizi pubblici sociali.
Molta attenzione è stata posta sulle misure contro la povertà energetica per cui è stata approvata la strategia nazionale in seguito all'entrata in vigore del decreto Mite. Per questo scopo, sono stati rafforzati i bonus sociali per l'energia elettrica e il gas e il bonus per il disagio fisico per l'energia elettrica con l'obiettivo di aiutare le persone più svantaggiate. Inoltre, l'IVA gas è stata ridotta al 5% applicabile alle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali dei mesi aprile, maggio e giugno 2022. Sempre nel secondo trimestre 2022, è rinnovato l'azzeramento delle aliquote relative agli oneri sulle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Si è pensato anche di sostenere le imprese che abbiano esigenze di liquidità, causa degli aumenti dei prezzi dell'energia, per le quali viene estesa la concessione delle garanzie straordinarie fino al 30 giugno 2022.
Altre misure di intervento riguardano:
- l'apertura di un apposito conto corrente di tesoreria centrale dello Stato intestato al ministero dello Sviluppo Economico su cui far confluire le disponibilità dei fondi sottoscritti dallo stesso Mise (fino a due miliardi di euro;
- l'aumento di 25 milioni di euro complessivi per l'anno 2022 per l'autotrasporto. Le imprese italiane di logistica e di trasporto potranno acquistare mezzi e metano attraverso un credito d'imposta;
- una disposizione transitoria per il recupero dei rifiuti nei cementifici;
- nuovi vincoli per la quarta cessione dei crediti nell'ambito dei bonus edilizi: il cessionario dovrà necessariamente essere un correntista, e il cedente dovrà essere per forza un istituto di credito (si veda anche Il Sole 24 Ore del 12 aprile).