Economia circolare ed Edilizia: Inutilizzato il 50% dei materiali riciclati
Passi avanti per l'adozione dell'Economia Circolare con l'81% dei rifiuti riciclati. Prossimo ostacolo da affrontare è lo scetticismo nel loro utilizzo nel settore.
Sempre più frequente è il tema dell'Economia Circolare e, specialmente nel settore Edilizio, si punta ad evitare lo spreco dei materiali, riutilizzando i materiali riciclati.
Questo nella teoria, ma nella pratica l'ANPAR (Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati) ha constatato che almeno la metà dei materiali reciclati non vengono riutilizzati, creando spreco nel settore edilizio.
Durante il convegno "Riciclo rifiuti inerti, traino dell'economia circolare" l'ANPAR e Nadeco (Ass. Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni) hanno approfondito la questione.
Durante l'evento l'ISPRA (L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha condiviso dei dati secondo i quali in Italia in un anno, su 78,7 milioni di tonnellate di rifiuti, l'81% viene riciclato ma non viene poi completamente riutilizzato nel settore. Il "guasto", quindi, non riguarda la fase di riciclo: pare che una delle cause più importanti e che causa una interruzione nella circolarità del processo sia grandemente determinata dal poco interesse delle ditte nell'implementare materiali riciclati. Basti pensare alla ricostruzione con bonus sismici in cui il 50% di tali prodotti non viene utilizzato.
Durante il convegno si è poi puntato a fornire delle valide soluzioni al governo italiano per annullare questo spreco ed utilizzare i materiali di scarto per: aeroporti, ferrovie, manutenzione stradale, porti e via dicendo.
Il presidente ANPAR Paolo Barberi chiede di limitare l'uso "di materiali inerti provenienti da attività estrattive ottenendo un prodotto ad elevate prestazioni con un basso costo ambientale".
C'è da dire che anche per le associazioni di categoria la messa in opera dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono di difficile implementazione soprattutto nel settore edile. Nel mentre il Regolamento DM 152/22 si pensa potrà fornire chiarimenti per facilitare l'applicazione dell'economia circolare.
Vannia Gava, vice Ministro del MASE, ha detto in merito al decreto: " giunge all'esito di una lunga fase di ascolto degli stakeholder e di monitoraggio delle criticità. Le nuove disposizioni allargano il campo di applicazione delle norme e semplificano gli adempimenti in capo agli operatori nell'ottica di un più ampio e migliore utilizzo dell'aggregato, sempre salvaguardando le esigenze ambientali e di tutela della salute. Siamo convinti che, così facendo, il riciclo degli inerti consentirà davvero al settore di affermarsi come traino per lo sviluppo dell'economia circolare, garantendo più volumi recuperati e reimmessi sul mercato e meno discarica, a vantaggio di molteplici filiere che hanno un peso importante in Italia.".
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