Un nuovo speciale materiale di silice amorfa creato da due ricercatrici svedesi: si chiama Algica ed è stato scoperto dalla professoressa di ecologia marina Angela Wulff e l'ingegnere biotecnico Sofie Allert; è multiuso.
Può, essere utilizzato nella cosmesi naturale, migliorare l'efficienza del fotovoltaico o aumentare la capacità delle batterie agli ioni di litio. È realizzato a partire dalle pareti cellulari delle diatomee, alghe microscopiche che si trovano nell'ambiente marino e d'acqua dolce.
Nel 2018, in Svezia, l'azienda Swedish Algae Factory ha lanciato il progetto SUNALGAE for LIFE, finanziato dal programma Life della Commissione Europea con 1,6 milioni di euro. Attraverso il progetto, si stanno studiando le potenzialità dell'algica nel miglioramento dell'efficienza fotovoltaica e si otterranno dei risultati concreti probabilmente ufficialmente il prossimo anno.
La Swedish Algae Factory realizza questo materiale estraendo le pareti cellulari delle diatomee, strutture costituite da biossido di silicio e dotate di pori nanoscopici ottenendo una silice amorfa con una struttura mesoporosa ordinata e dotata di proprietà di manipolazione della luce uniche.
L'algica, inoltre, aggiunta direttamente all'incapsulante o al rivestimento antiriflesso, può aumentare l'efficienza delle celle solari in silicio almeno del 4% e quella delle celle di Gratzel del 36%.
Inoltre, considerato che le pareti cellulari delle diatomee bloccano la luce UV, potrebbero anche portare ad una riduzione del degrado dei pannelli solari causato dalle radiazioni ultraviolette. L'azienda stima anche una riduzione dei costi del 3,9% rispetto agli attuali moduli solari all'avanguardia.