In Italia partecipano al progetto l'amministrazione comunale di Milano e la Città Metropolitana di Bologna, oltre all'amministrazione comunale di Madrid in Spagna. Le prime azioni messe in campo partiranno da una conoscenza approfondita dello stato attuale del verde e della qualità dell'aria nelle tre realtà urbane, con un approccio integrato che prenderà in considerazione il trasporto, la formazione degli inquinanti in atmosfera e la presenza degli edifici. "Oggi le amministrazioni pubbliche in Europa non dispongono di informazioni o strumenti di decisione sulla quantità di vegetazione, le specie da utilizzare e la loro distribuzione nelle aree urbane per migliorare la qualità dell'aria e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici", spiega la ricercatrice ENEA Mihaela Mircea, responsabile del progetto.
Il progetto mira anche ad approfondire se il verde urbano, in alcune condizioni meteorologiche, può comportare rischi per la salute, in quanto la vegetazione ha sì la capacità di raffreddare e filtrare l'aria, ma anche di emettere composti organici volatili (BCOV) che contribuiscono alla formazione di alcuni inquinanti, come l'ozono (O3), e del particolato atmosferico (PM10).
"I risultati del progetto forniranno le basi per anticipare gli effetti di diverse soluzioni ambientali come infrastrutture verdi, agricoltura urbana e cinture verdi e altre nature based solutions, promuovendo una visione integrata nello spazio e nel tempo dei cambiamenti della vegetazione urbana e, conseguentemente, dell'aria nella città", conclude Mircea.