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L’Intelligenza Artificiale nei cantieri: opportunità e sfide per il settore edile

L’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come un’opportunità strategica per il settore delle costruzioni, in grado di migliorare i tempi di realizzazione delle opere, ottimizzare i costi e garantire maggiore sicurezza nei cantieri. Tuttavia, per cogliere appieno i benefici della digitalizzazione, è necessario un impegno congiunto tra imprese e Pubblica Amministrazione (PA).

Questi temi sono stati al centro del convegno “La sfida dell’intelligenza artificiale per le costruzioni: strategie e opportunità”, organizzato dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) presso la Camera di Commercio di Roma. Durante l’evento, Ance ha presentato un’analisi dettagliata sull’impatto dell’IA nella filiera delle costruzioni, evidenziando vantaggi e criticità da affrontare.

IA in cantiere: un cambiamento necessario
La Presidente di Ance, Federica Brancaccio, ha sottolineato come l’Europa abbia investito significativamente nella doppia transizione green e digitale. Tuttavia, l’Italia ha dato priorità alla sostenibilità ambientale, destinando il 54% delle risorse del PNRR al green e solo il 7% alla digitalizzazione.
“Questo divario evidenzia la necessità di una strategia nazionale per l’intelligenza artificiale nelle costruzioni, superando approcci frammentari e garantendo un supporto concreto alle imprese” ha affermato Brancaccio. “L’IA consente di ridurre i tempi, abbattere i costi e aumentare la precisione nella progettazione e nella realizzazione delle opere. Tuttavia, non si può chiedere alle imprese di fare questo salto senza che la Pubblica Amministrazione faccia lo stesso”.

I vantaggi dell’intelligenza artificiale nel settore edil
Secondo lo studio presentato da Ance, l’adozione dell’IA nel comparto edilizio potrebbe generare un impatto economico compreso tra i 100 e i 150 miliardi di dollari. Alcuni dei benefici concreti includono:
– Riduzione dell’80% dei tempi di preparazione delle offerte per gli appalti pubblici;
– Taglio del 20-30% dei costi di manutenzione;
– Diminuzione del 30-50% dei tempi di sviluppo della progettazione;
– Riduzione del 50-70% delle tempistiche di consegna delle opere;
– Maggiore precisione nel controllo della qualità e del design (oltre l’80%);
– Monitoraggio in tempo reale delle condizioni di sicurezza per prevenire incidenti.

Massimo Angelo Deldossi, vicepresidente Ance Tecnologia e Innovazione, ha evidenziato come le aziende che hanno investito nell’IA fin dal 2017 siano riuscite a recuperare rapidamente l’investimento iniziale, mentre le realtà che hanno avviato tardi questo processo dovranno attendere il 2030 per rientrare nei costi. Inoltre, ha sottolineato l’assenza di un percorso standardizzato per l’implementazione dell’IA, con aziende che adottano approcci differenti a seconda delle necessità.

Un confronto tra Europa e Stati Uniti
Deldossi ha analizzato le differenze tra il modello europeo e quello statunitense nell’adozione dell’IA nel settore delle costruzioni. Mentre in Europa le aziende introducono l’intelligenza artificiale in modo graduale e per risolvere problemi specifici, negli Stati Uniti il processo è più strutturato e basato sulla raccolta sistematica di dati, che permette di sviluppare soluzioni più integrate e scalabili.
Secondo il rapporto Ance, per vincere la sfida dell’IA sarà fondamentale un cambiamento culturale del management (80%) e un adeguamento tecnologico (20%). Le aziende dovranno investire in formazione e aggiornamento delle competenze, mentre le istituzioni dovranno creare un contesto normativo e infrastrutturale adeguato per sostenere l’innovazione.

Verso una strategia nazionale per l’IA nelle costruzioni
Il Sottosegretario di Stato all’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, Alessio Butti, ha partecipato al convegno, evidenziando la necessità di abbinare l’innovazione tecnologica alla formazione del personale del settore edile. “Il governo sta monitorando attentamente gli sviluppi dell’IA e sta valutando le sue ricadute economiche”, ha dichiarato Butti.
Per accelerare l’adozione dell’IA nei cantieri, il governo ha proposto la creazione di un tavolo di lavoro con le imprese, le associazioni di categoria e le big tech, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni concrete e implementabili su larga scala.
L’intelligenza artificiale rappresenta una svolta per il settore delle costruzioni, offrendo strumenti per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e aumentare la sicurezza nei cantieri. Tuttavia, per trarne il massimo beneficio, è necessaria una sinergia tra imprese e Pubblica Amministrazione, con investimenti mirati alla digitalizzazione e alla formazione. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile affrontare con successo la sfida dell’IA e garantire una crescita sostenibile e competitiva del settore edilizio italiano.

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