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Le materie prime scarseggiano? I prezzi aumentano e le consegne rallentano i cantieri? Scegli Isotex.

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Aumento dei prezzi delle materie prime e difficolta nelle consegne

Incertezza dovuta al Covid-19, condizioni climatiche sfavorevoli, carenza di container…Fattori questi che stanno mettendo in forte difficoltà il settore edile.

Ci sono, in particolare, tre problemi da affrontare:
– La scarsità delle materie prime
– Dilatazione dei tempi di consegna
– Rincaro di tutti i prezzi.

Il settore edile: la situazione attuale
Partiamo con un inquadramento storico: la pandemia ha inciso profondamente sull’economia e sui mercati, catapultandoli in una situazione di assoluta incertezza e con un conseguente rallentamento di tutti i settori. Il post pandemia, invece, ha visto un’inversione di rotta: stiamo vivendo una decisa ripresa, che ha portato a un aumento vertiginoso della domanda di beni di ogni tipo.

Come si traduce ciò per il mercato edile? Prima di tutto, quello che si sta registrando maggiormente, è una scarsità delle materie prime. Acciaio, ferro e isolanti, fondamentali per le costruzioni, sono introvabili e molte fabbriche produttrici non sono ancora tornate a pieno regime. Sul fronte asiatico si sta registrando una disponibilità limitata a causa di una domanda sempre maggiore proveniente dalla Cina, dove l’economia è decollata. A ciò si aggiunge l’ondata di gelo negli USA che ha bloccato per mesi la produzione chimica.

Poi c’è la questione dei trasporti: i container non si trovano o costano il doppio, sono quadruplicati i prezzi per lo spostamento di merci tra Cina e Europa e l’incidente registrato al Canale di Suez ha messo in luce la fragilità dei trasporti internazionali. Tutto ciò sta imponendo una dilatazione dei tempi, una continua riorganizzazione della produzione a seconda dell’arrivo delle materie con conseguenti spostamenti delle consegne per moltissime aziende.

Infine l’aumento dei prezzi. Come afferma l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili): “il caro materiali non è più sostenibile per le imprese. Con un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% dei polietileni, del 17% del rame e del 34% del petrolio e, di conseguenza, anche la difficoltà di approvvigionamento, tanti cantieri pubblici e privati rischiano di bloccarsi con gravi ripercussioni economiche e sociali”.

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