Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Iva case prefabbricate con aliquota agevolata

casa-prefabbricata-iva_rid.jpg
L’acquisto di una casa prefabbricata è una soluzione sempre più popolare per chi cerca un’abitazione rapida da installare e dal design moderno. Tuttavia, l’aliquota IVA applicabile può variare sensibilmente a seconda della tipologia di operazione contrattuale. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 246/2024, ha chiarito le differenze normative e fiscali, distinguendo tra l’acquisto di componenti prefabbricati da assemblare e l’acquisto di una casa “chiavi in mano”.

Iva sulla casa prefabbricata: cosa dice la normativa
L’aliquota IVA applicata dipende dal tipo di contratto stipulato tra il cliente e l’impresa. Esistono due principali scenari:

1. Acquisto di componenti da montare
Se il cliente acquista singoli pezzi della casa prefabbricata (come pareti, tetto o strutture modulari) senza che vi sia un contratto che includa la costruzione e la consegna della casa finita, si applica l’IVA ordinaria al 22%. Questo accade perché il contratto è qualificato come una normale compravendita di beni e non come prestazione di servizi o costruzione.

2. Acquisto di una casa prefabbricata “chiavi in mano”
Quando il contratto prevede che l’impresa non solo fornisca i componenti prefabbricati ma anche realizzi e consegni l’abitazione completa, si applicano le aliquote IVA agevolate al 4% o al 10%, a seconda delle condizioni previste dalla normativa edilizia e fiscale. In questo caso, il contratto riguarda la cessione di un’abitazione vera e propria, che beneficia delle agevolazioni previste per il settore immobiliare.

Il caso pratico esaminato dall’Agenzia delle Entrate
Un recente quesito presentato da una società estera ha messo in evidenza le differenze tra i due approcci. La società, registrata nel regime One Stop Shop (OSS) per le semplificazioni IVA a livello europeo, ha venduto a un privato italiano una casa prefabbricata da montare. La domanda verteva sulla possibilità di applicare le aliquote IVA ridotte (4% o 10%).

L’Agenzia delle Entrate ha concluso che, in questo caso, l’acquisto riguardava solo i componenti della casa prefabbricata, come specificato nella risoluzione ministeriale 503351/1974. Di conseguenza, la vendita doveva essere assoggettata all’aliquota IVA ordinaria al 22%. La motivazione risiede nel fatto che il cliente stava acquistando esclusivamente i pezzi della casa prefabbricata, senza che l’impresa si fosse impegnata a realizzare e consegnare l’abitazione completa.

Differenza tra IVA al 22% e IVA agevolata
– IVA al 22%: si applica alla compravendita di componenti prefabbricati non destinati alla consegna di una casa completa.
– IVA agevolata (4% o 10%): si applica quando il contratto prevede la realizzazione e la consegna di un’abitazione finita, in linea con le disposizioni per la prima casa o edifici abitativi.

L’acquisto di una casa prefabbricata può beneficiare di aliquote IVA agevolate solo se il contratto con l’impresa prevede la costruzione e la consegna dell’abitazione finita. Diversamente, quando il cliente acquista semplicemente i componenti prefabbricati, l’operazione rientra nella compravendita di beni e deve essere assoggettata all’aliquota IVA ordinaria al 22%. Questo chiarimento consente ai consumatori di comprendere meglio il trattamento fiscale applicabile e alle imprese di conformarsi correttamente alla normativa vigente.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte