IBIMI ed AIST lanciano il “Manifesto dell’openBIM”

L’interoperabilità è diventata fondamentale per favorire la flessibilità, l’efficienza, l’innovazione e la conformità normativa nel settore delle costruzioni. Riconoscendo questa esigenza, IBIMI ed AIST si sono unite per promuovere un percorso di sviluppo che favorisca la coesione, la collaborazione e l’integrazione tra le software house attive nel settore.
Il “Manifesto dell’openBIM” è il risultato tangibile di un tavolo interassociativo, nato a valle del protocollo di intesa che unisce le due associazioni dal 2021, ed avviato nel mese di ottobre. Sottoscritto da IBIMI, AIST e 16 software house leader nel settore, il documento sancisce un impegno collettivo per promuovere la collaborazione e l’adozione di standard aperti nel BIM, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei progetti, degli edifici e delle infrastrutture costruite.
E’ interessante notare che le software house coinvolte nel progetto sono specializzate in diversi settori e discipline nel vasto campo delle costruzioni, sviluppando soluzioni software per la modellazione, analisi, simulazione, verifica e collaborazione in domini differenti: dalla progettazione architettonica, all’ingegneria strutturale, all’impiantistica sino alle infrastrutture. L’obiettivo è che le loro soluzioni siano interoperabili e possano lavorare insieme, a beneficio dei professionisti e dell’intero ciclo di vita di un progetto edilizio.
Unendosi a questa iniziativa, le software house riconoscono l’importanza di una collaborazione aperta e trasparente per plasmare un futuro del settore delle costruzioni all’insegna dell’efficienza, della sostenibilità e dell’innovazione.
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