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Fondo da 160 milioni di euro per il recupero del suolo: operativo il decreto

 

Il contrasto al consumo di suolo compie un passo decisivo con l’entrata in operatività del Fondo da 160 milioni di euro, destinato alla rinaturalizzazione dei suoli degradati in ambito urbano e periurbano. La pubblicazione del decreto ministeriale sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) segna l’avvio della fase istruttoria e di programmazione degli interventi.

Il ruolo di Regioni e Province autonome
In vista dell’apertura ufficiale delle richieste di finanziamento, le Regioni e le Province autonome possono ora proporre le prime ipotesi di intervento. Secondo la Viceministra Vannia Gava, la rigenerazione delle aree compromesse rappresenta un investimento strategico per il futuro del territorio, contribuendo al miglioramento della qualità ambientale e della sicurezza nelle città.

Criteri per la ripartizione delle risorse
Il decreto definisce i criteri per la distribuzione dei 160 milioni di euro, rendendo possibile la programmazione e il finanziamento di interventi finalizzati alla rinaturalizzazione dei suoli degradati. La ripartizione delle risorse è basata su parametri quali:
– La superficie territoriale interessata da problematiche ambientali;
– La popolazione residente;
– La densità del suolo già consumato.
Per agevolare la programmazione degli interventi, il decreto prevede la stipula di accordi di programma tra le Direzioni generali regionali e la Direzione del Mase competente in materia di consumo di suolo. Questo permetterà di apportare modifiche e aggiornamenti con maggiore rapidità.

Le fasi della programmazione
L’iter per la realizzazione degli interventi si articola in due fasi principali:
– Valutazione regionale: le Regioni esaminano l’ammissibilità delle richieste di finanziamento presentate dagli enti locali.
– Istruttoria tecnica: le Autorità di bacino distrettuali conducono la valutazione tecnica delle proposte.

Il Fondo contro il consumo di suolo
Il Fondo da 160 milioni di euro è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2023 e prevede una distribuzione delle risorse su più anni:
– 10 milioni di euro per il 2023;
– 20 milioni di euro per il 2024;
– 30 milioni di euro per il 2025;
– 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Dopo quasi due anni di attesa, il decreto ministeriale ha finalmente definito i criteri di ripartizione, consentendo di avviare concretamente il processo di rinaturalizzazione e recupero dei suoli compromessi dal consumo eccessivo di territorio. Questo intervento rappresenta un’opportunità cruciale per il miglioramento della sostenibilità ambientale e della resilienza dei territori italiani.

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