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ENEA partecipa alla prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia

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Il progetto StoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System) prevede la creazione di quella che è la prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia, che punta a favorire la diffusione e l’utilizzo sempre più capillare delle fonti di energia rinnovabili. A tale progetto, prendono parte ENEA, CNR ed Eni, insieme ad altri 43 partner appartenenti a 17 Paesi europei, incluso il Centro di ricerca tedesco Karlsruhe Institut Fur Technologie, come coordinatore. Il progetto ha durata quadriennale e va ad essere finanziato dal programma europeo Horizon 2020 per un ammontare complessivo di 7 milioni di euro. Ad essere coinvolti saranno enti di ricerca, istituti tecnologici, università, industrie, associazioni, tra cui l’EASE (Associazione Europea per lo Stoccaggio dell’Energia) e membri dell’EERA (European Energy Research Alliance).

ENEA prenderà parte al progetto con 8 infrastrutture, tra cui un laboratorio hi-tech per lo sviluppo di materiali innovativi di accumulo termico a media temperatura, un parco solare fra i più grandi al mondo per la ricerca e la realizzazione di impianti a concentrazione a sali fusi e un supercomputer capace di effettuare fino ad un massimo di 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo.

Giorgio Graditi, Direttore Generale dell’ENEA, commenta così il progetto: “StoRIES è un progetto strategico per l’ENEA e per l’Italia, in quanto permetterà di approfondire e declinare il concetto di ibridizzazione delle diverse forme di stoccaggio, chimico, termico ed elettrotermico, in sinergia con numerosi gruppi di ricerca europei. In questo contesto, come ENEA, metteremo a disposizione, il nostro supercomputer CRESCO, secondo per potenza e velocità di calcolo in Italia, la piattaforma sperimentale dedicata allo sviluppo e alla caratterizzazione di nuovi materiali e componenti per l’accumulo termico, il laboratorio dedicato allo studio e ai test delle tecnologie power-to-gas, idrogeno e metano ed altre facility uniche in Italia.”

Claudia Paoletti, la referente del progetto per ENEA, della divisione di Produzione storage e utilizzo dell’energia, commenta così: “La sfida di StoRIES consiste nel riuscire ad integrare le numerose infrastrutture e competenze nel settore dell’accumulo di energia in Europa, coniugando ricerca e industria con l’obiettivo ambizioso di creare un vero e proprio ecosistema ‘condiviso’ per lo sviluppo di una filiera.”

I partner lavoreranno allo sviluppo e alla diffusione dei sistemi di accumulo di energia, alla resa più accessibile delle infrastrutture e dei servizi di ricerca in un contesto europeo, alla realizzazione di nuovi materiali sostenibili, alla riduzione dei costi delle tecnologie e alla diffusione sociale grazie attività di formazione e informazione. Verrà dedicata grande attenzione alla tematica dell’ibridizzazione, cioè l’integrazione fra diverse tecnologie e sistemi di accumulo, finalizzata ad aumentare la flessibilità e l’efficienza del settore, con successiva definizione di una roadmap.

Gli 8 laboratori avanzati ed impianti che ENEA mette a disposizione del progetto sono:
CRESCO6, seconda infrastruttura HPC in ambito pubblico per rilevanza in Italia, operativa presso il Centro Ricerche ENEA di Portici (Napoli); concretamente, nel progetto sarà utilizzata per la modellazione di materiali per applicazioni nel campo dell’energia.
TCS, sistema su scala di laboratorio dedicato al collaudo di sistemi reattivi solidi gassosi per applicazioni termotecniche ad alta temperatura;
SOLTECA, impianto sperimentale da banco di circa 20 kW, utilizzato per la creazione di materiali e sistemi innovativi di accumulo a media temperatura fino al tetto massimo di 400°;
ATES, struttura in scala di laboratorio di circa 5 kW, che ha come obiettivo l’analisi e la caratterizzazione dei fenomeni di trasporto del calore che si verificano in materiali e componenti per sistemi di accumulo di energia termica;
ZECOMIX, un’infrastruttura di ricerca per lo studio e la valutazione di un insieme complesso di processi che vanno dalla gassificazione del carbone alla pulizia del syngas, dalla cattura e sequestro della CO2 fino alla combustione dello stesso syngas, contenente idrogeno in turbina a gas;
PCS (Prova Collettori Solari), è il primo impianto mondiale utilizzato per la sperimentazione dell’utilizzo dei sali fusi come fluido termovettore nella tecnologia solare dei collettori parabolici lineari. Si trova presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia a Roma e costituisce un’infrastruttura dall’apporto fondamentale per la ricerca e lo sviluppo di impianti solari a concentrazione a Sali fusi.
HotLab, un laboratorio per lo studio e la caratterizzazione di celle a combustibile ad alta temperatura dotato di un sistema che testa le celle a combustibile a ossidi solidi e a carbonati fusi;
MENHIR, impianto dedicato allo studio della produzione di idrogeno e metano sintetico insieme a fonti rinnovabili per applicazioni del power-to-gas.

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