ENEA, Intelligenza Artificiale per una maggiore sicurezza sul lavoro

ENEA, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ha recentemente introdotto nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale (IA) per valutare e migliorare la sicurezza e l’efficienza nei luoghi di lavoro. Questi strumenti, implementati e testati con successo in contesti industriali diversi, rappresentano un passo significativo verso l’innovazione nella gestione della sicurezza sul lavoro.

I risultati dei primi test sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Industrial Information Integration”. Il progetto è stato realizzato nell’ambito dell’iniziativa internazionale denominata “Human-Centred Safety Crowd-Sensitive Indicators”. Un consorzio di esperti ha collaborato attivamente a questo progetto, con ENEA che ha svolto un ruolo di coordinamento. La Sapienza Università di Roma, la Middlesex University di Londra, l’azienda Human Factors Everywhere e l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) hanno contribuito al progetto, finanziando la parte italiana.

Intervista al Ricercatore Antonio De Nicola:

Antonio De Nicola, ricercatore presso il Laboratorio ENEA di Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche, condivide che “la metodologia e gli strumenti software sviluppati sono progettati per garantire efficienza e sicurezza in aziende moderne, dove i processi produttivi coinvolgono interazioni complesse tra persone, strumentazione fisica e componenti tecnologiche, inclusi robot, droni, software e sensori. In termini tecnici, ci riferiamo a questi sistemi come cyber-socio-tecnici“.

L’indicatore di resilienza:

Il team di esperti ha introdotto un nuovo indicatore di resilienza, progettato per identificare il divario tra le procedure formali stabilite e il lavoro effettivamente svolto dagli operatori sul campo. Questo divario, noto come “Work-As-Imagined” e “Work-As-Done”, può mettere a rischio sia l’efficienza che la sicurezza, poiché i lavoratori possono spesso adattarsi alle circostanze operative reali, comportando deviazioni dai protocolli previsti.

De Nicola spiega che “il disallineamento tra procedure lavorative formali e il lavoro concreto può minacciare la sicurezza quando si verificano cambiamenti non previsti. Questi cambiamenti possono essere necessari, ma devono essere monitorati attentamente, specialmente in contesti ad alto rischio come centrali elettriche o cantieri edili“.

Metodologia di valutazione e ruolo dell’IA:

La metodologia di valutazione è stata implementata attraverso questionari dinamici, in grado di rilevare le differenze tra le aspettative formali e le reali operazioni sul campo. L’intelligenza artificiale è stata utilizzata per analizzare e quantificare il divario tra queste due modalità lavorative, fornendo così un’analisi più approfondita e obiettiva.

I risultati nei contesti industriali:

Nei test condotti in una azienda di produzione di semilavorati in alluminio, l’indicatore ha identificato le funzioni critiche che richiedono maggiore attenzione per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nell’impianto di produzione farmaceutica, l’analisi ha evidenziato le azioni chiave per migliorare l’efficienza operativa.

Implicazioni pratiche:

Il ricercatore ENEA conclude che “la diversità di prospettive tra le procedure formali e il lavoro effettivo può causare tensioni organizzative e comportare bassi livelli di prestazione o, in casi estremi, incidenti legati al mancato rispetto delle procedure di sicurezza“. Questi strumenti innovativi, basati sull’IA, offrono un approccio più preciso e proattivo alla gestione della sicurezza sul lavoro, consentendo alle aziende di identificare e affrontare i potenziali rischi in tempo reale, migliorando così la sicurezza complessiva nei luoghi di lavoro moderni. L’implementazione diffusa di tali tecnologie promettenti potrebbe rappresentare un passo significativo verso luoghi di lavoro più sicuri ed efficienti a livello globale.