Venerdì, 04 Dicembre 2020 17:46

Design minimalista. Massimo controllo.

Testo presenta sul mercato un sistema di monitoraggio appositamente sviluppato per musei e archivi. Il nuovo testo 160 vi permette controllare in modo completo e discreto le condizioni climatiche delle opere esposte o archiviate, ovunque vi troviate.

testo 160

Esattamente come l’uomo, anche l’opera d’arte ha bisogno del clima giusto per sentirsi a suo agio. Se questo clima non viene garantito durante l’esposizione o la conservazione, la preziosa opera può subire danni e perdere parte del suo valore. I quadri, le sculture o le stampe possono essere danneggiati non solo dall’intensità luminosa, ma anche dalle oscillazioni di temperatura e umidità.

Completi e senza fili: la tecnologia
Il sistema di monitoraggio testo 160 misura, sorveglia e documenta temperatura, umidità, illuminamento, radiazioni UV, concentrazione di CO2 e pressione atmosferica senza interruzioni, con la massima precisione e in modo automatico. Ciò permette di mantenere inalterato il valore dell’opera e, ai responsabili, di rispondere agli obblighi di documentazione.
I data logger trasmettono i valori di misura tramite la rete WiFi direttamente all’archivio online: il Testo Cloud. Da qui possono essere consultati con un PC, tablet o smartphone in qualsiasi luogo in cui è disponibile una connessione internet e senza installare alcun software. Quanto le soglie minime o massime impostate vengono superate, viene immediatamente inviato un allarme via SMS e/o e-mail. Per l’illuminamento è possibile l’invio di un allarme, anche quando la quantità di energia luminosa accumulata in un giorno, una settimana o un mese supera una delle soglie impostate.

Discreti e personalizzabili: il design
I data logger, che sono stati appositamente sviluppati da Testo per essere impiegati nelle sale di esposizione, si presentano con la massima discrezione e senza dare nell’occhio. Grazie alla cover decorativa, si adattano perfettamente in qualsiasi ambiente. Questa copertura, disponibile come opzione, può infatti essere disegnata, ricoperta con adesivi o verniciata. Esattamente come lo richiede lo sfondo con il quale deve mimetizzarsi.

I data logger dispongono di sensori interni e/o esterni. Questi ultimi, grazie alla loro forma e dimensioni, sono la soluzione ideala per tenere sotto controllo piccole vetrine nelle quali, anche per questioni estetiche, non può essere integrato un data logger di tipo tradizionale.

 

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Pubblicato in Comunicati stampa

Investimenti superiori a 378 milioni di euro per la ricostruzione e riparazione di opere pubbliche e edifici di interesse storico e artistico del centro Italia danneggiati dagli eventi sismici dell’ultimo anno. E’ quanto previsto dalle ordinanze siglate dal Commissario straordinario di Governo per la Ricostruzione sisma 2016, Vasco Errani, operative dopo il via libera della Corte dei Conti.
In particolare, con l’ordinanza 38 è stato approvato il primo piano di lavori sui beni del patrimonio artistico e culturale finanziati dallo Stato con circa 170,6 milioni di euro di investimenti. Al via 16 cantieri nel Lazio per un totale di 16 milioni di euro, 70 nelle Marche per complessivi 84,1 milioni di euro, 15 in Abruzzo per 13,7 milioni di euro e 15 in Umbria per circa 19,5 milioni di euro. Infine sono previsti altri 33 milioni di euro di investimenti per il recupero del complesso don Minozzi di Amatrice, il castello Pallotta di Caldarola , la cattedrale di Santa Maria Assunta di Teramo e la chiesa di San Benedetto da Norcia.
L’elaborazione dei progetti spetta al ministero dei Beni culturali che può provvedere anche mediante conferimento di incarico nel rispetto delle norme previste dal codice degli appalti (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50). Entro 6 mesi i progetti esecutivi devono essere presentati al Commissario per la Ricostruzione che, previa verifica economica e parere della Conferenza permanente, li approva e adotta il decreto di concessione del contributo. In seguito la Centrale unica di committenza porta a termine le gare d’appalto per la scelta delle imprese destinate a realizzare i lavori con la supervisione dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Ugualmente rilevante, il piano degli interventi sulle opere pubbliche definito dall’ordinanza 37. L’elenco degli edifici da recuperare comprende ospedali, strutture sociosanitarie, sedi comunali, biblioteche, teatri, musei e cimiteri. In totale, superano 208 milioni di euro le risorse economiche dello Stato per finanziare l’apertura dei cantieri nelle 4 regioni: poco meno di 20 milioni di euro in Abruzzo, 28,5 milioni di euro nel Lazio, 128,9 milioni di euro nelle Marche e 30,9 milioni di euro in Umbria. L’elaborazione dei progetti spetta agli enti istituzionali proprietari dei beni, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane e Unioni di Comuni. Previa intesa con le Istituzioni proprietarie, la progettazione può essere realizzata anche dagli Uffici speciali regionali. Entro 6 mesi i progetti devono essere trasmessi al Commissario straordinario per la Ricostruzione che li approva, verificata la congruità economica e ottenuto il parere della Conferenza permanente. Concesso il contributo, il commissario trasferisce i progetti alla Centrale unica di committenza che provvede alla gara d’appalto per selezionare le imprese esecutrici dei lavori. Anche in questo caso, con la supervisione di Anac.
Attraverso report trimestrali, i presidenti di Regione–Vicecommissari informano il Commissario straordinario sui progetti ammessi a contributo, appalti già aggiudicati e quelli in corso di aggiudicazione, nonché sullo stato di avanzamento dei cantieri avviati.
Sotto i testi completi delle ordinanze 37 e 38, con l’elenco di tutte le opere oggetto di intervento.

Fonte gov.it

enea FERRARA FranceschiniCheck-up energetico per efficientare musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori anti-sismici e batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative per la tutela del patrimonio artistico e ridurre la spesa per l’energia che l’ENEA presenta al XXIII Salone del Restauro di Ferrara (6 - 8 aprile). In particolare, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile dedica il suo spazio espositivo (Padiglione 3 – A7) e un seminario in programma l’8 aprile alle attività di diagnosi energetica già in corso, ad esempio su alcuni edifici storici di Roma: Palazzo Montecitorio, Palazzo del Seminario e la Piccola Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco.

Il tema dell’efficienza così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano sono stati anche alcentro dell’incontro fra il Presidente dell’ENEA, Federico Testa con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini per approfondire le possibilicollaborazioni in questi settori.

Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro.

"Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto ENEA può fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storicicon elevati consumi energetici. Da qui l’importanza -ha spiegato Testa -della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico". La riqualificazione energetica, ha aggiunto Testa, può essere applicata anche ai centri storici: è il caso, ad esempio di Serravalle, nel comune di Vittorio Veneto, dove l’ENEA ha recuperato in chiave green un intero nucleo urbano di novantamila metri quadrati.

A Ferrara l’ENEA ha presentato anche altre tecnologie avanzate di seguito descritte.

Sicurezza antisismica e monitoraggio vibrazioni ambientali

Per contrastare il rischio sismico, l’ENEA dispone di unatask-force di ingegneri e geologi e di attrezzature uniche in Italia come le due tavole vibranti del Centro Ricerche Casaccia (Roma), tra le più grandi in Europa e tali da consentire prove sperimentali e di testare materiali e dispositivi innovativi. In questo modo è stato possibile, ad esempio, realizzare gli speciali basamenti antisismici a tutela dei Bronzi di Riace.

L’Agenzia ha anche eseguito una campagna diagnostica per valutare lo stato di conservazione delle coperture nella Villa dei Misteri di Pompei; è impegnata a Orvieto nel monitoraggio sismico del Duomo; con il Politecnico di Torino ha brevettatoun sistema di isolamento sismico per gli edifici storici.

La sensoristica per rilevare vibrazioni ambientali è stata anche applicata a Roma sulle Colonne Traiana e Antonina, nel Tempio di Minerva Medica e sugli obelischi Flaminio e Lateranense.

 

Tecnologie laser per diagnosi e restauro

I laser rappresentano la nuova frontiera per la conservazione dei beni culturali: l’ENEA dispone di otto tecnologie di diagnostica e due di restauro. Il sistema laser a tre colori RGB-ITR ad esempio - utilizzato per la “Cappella Sistina” permette di rilevare a distanza (da 3 a 30 metri) le caratteristiche morfologiche e di colore di un’opera d’arte e di ricostruirne un’immagine fedelissima in 3D, con risoluzioni superiori rispetto ai dispositivi convenzionali, offrendo anche la possibilità di individuare eventuali danneggiamenti. Il laser 2D LIFScanning permette l’analisi non invasiva delle superfici grazie allo studio dell’emissione di fluorescenza indotta dalla radiazione laser. Il prototipo ILS (Integrated Laser System) è un altro esempio di tecnologia laser che l’ENEA ha utilizzato con successo per analisi microdistruttive di ceramiche dipinte.

Il biorestauro, ovvero i batteri  “pulitori”

Il biorestauro - una tecnologia tutta italiana perfezionata dall’ENEA – permette di restaurare le opere d’arte utilizzando batteri e sostanze naturali invece di prodotti chimici. Questo metodo di pulitura bio-based prevede l’uso di microrganismi capaci di rimuovere depositi di varia natura, con indubbi vantaggi in termini di selettività dell’intervento, sicurezza per l’opera d’arte, non tossicità per i restauratori, basso costo e ridotto impatto ambientale. Applicazioni di biorestauro sono state eseguite con successo su parte delle logge affrescate della rinascimentale Casina Farnese sul Palatino, nella Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese, presso un’opera dei Musei Vaticani, con cui c’è anche un accordo per applicazioni su statue e fontane dei Giardini stessi. Tante le collaborazioni in corso: il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, la Domus Aurea, la Galleria Nazionale di Arte Moderna.

Un network internazionale per proteggere il cultural heritage

L’ENEA, insieme ad altri partner italiani, è entrata a far parte di E-RHIS, network internazionale della ricerca sui beni culturali nato per collegare risorse e laboratori di tutta Europa. Nell’infrastruttura Ue, i suoi centri di ricerca nell’area di Roma (Casaccia e Frascati) formeranno il primo nodo ENEA dell’hub Lazio e Abruzzo. A fare da apripista il progetto regionale COBRA (COnservazione dei Beni culturali attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti) con il quale l’Agenzia ha aperto i suoi laboratori a restauratori e imprese per offrire infrastrutture e tecnologie d’avanguardia per la diagnostica e il restauro del patrimonio culturale; primo banco di prova la cinquecentesca chiesta di San Costanzo a Ronciglione (Viterbo), dove sono stati utilizzati sistemi di diagnostica laser per il recupero dell’affresco della cupola.