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Comunità Energetiche Rinnovabili: regole operative e incentivi

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Pubblicate modalità e tempistiche per accedere agli incentivi.  Via alle domande dall’8 aprile 2024

Avanti a ritmo serrato

Ministro Gilberto Pichetto

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha varato le regole operative per accedere agli incentivi dedicati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), aprendo la strada a un nuovo capitolo nell’ambito della transizione energetica del Paese. Le disposizioni, approvate dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), delineano chiaramente le modalità e i tempi per ottenere supporto finanziario nell’ambito di progetti di energia rinnovabile.

Secondo quanto comunicato dal Ministero, l’apertura dei portali per presentare le domande di accesso agli incentivi è fissata all’8 aprile 2024, segnando così un momento cruciale per coloro che intendono partecipare a questa iniziativa.

Il decreto, in vigore dal 24 gennaio, stanzia una consistente somma di 5,7 miliardi di euro per favorire la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e promuovere l’autoconsumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Questa misura è supportata da una doppia modalità di incentivazione:

Tariffa incentivante a livello nazionale:
– Estesa a tutto il territorio italiano, indipendentemente dalle dimensioni del comune o della città.
– Offre un risparmio sui costi energetici per i membri delle Comunità.
– Implementa una tariffa agevolata sull’energia condivisa.

Il finanziamento, che ammonta complessivamente a 3,5 miliardi di euro, sarà sostenuto attraverso un prelievo sulle bollette energetiche di tutti i consumatori. Si prevede di agevolare una potenza massima di 5 Gigawatt entro il 31 dicembre 2027.

Contributo a fondo perduto per i comuni sotto i 5.000 abitanti:
– Destinato esclusivamente ai territori dei comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
– Copre fino al 40% delle spese sostenute per la creazione di una Comunità Energetica.
– Utilizza risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) pari a 2,2 miliardi di euro, con l’obiettivo di agevolare almeno 2 Gigawatt entro il 30 giugno 2026.
– Cumulabile con l’incentivo in tariffa.

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili si estendono a tutte le tecnologie rinnovabili, tra cui il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse, promuovendo così una diversificazione del mix energetico nazionale.

Le opportunità offerte da questo provvedimento non sono riservate esclusivamente a singoli cittadini, ma si estendono anche a condomini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. È importante sottolineare che la potenza massima degli impianti non può superare 1 Megawatt.

Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa e ha manifestato la determinazione del governo nel consolidare il ruolo delle Comunità Energetiche nel panorama energetico nazionale attraverso regole chiare e misure di sostegno concrete. La campagna di informazione che accompagnerà il lancio di questi incentivi mira a coinvolgere il più ampio numero possibile di potenziali beneficiari, rendendo così accessibile e diffondendo conoscenza su questa importante opportunità di transizione verso un sistema energetico sostenibile.


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