Edilizia sostenibile: torna Klimahouse Puglia

La mostra-convegno alla Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari

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Sicurezza nei Cantieri edili. L’analisi dei parapetti provvisori

Le caratteristiche funzionali e di resistenza di differenti tipi di parapetti provvisori prefabbricati utilizzati nei cantieri temporanei o mobili sono stati analizzati dall'INAIL e disponibili online.

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Un edificio con energia positiva che sfrutta le risorse di due materiali fondamentali: DuPont™ Corian® per la facciata e DuPont™ Tyvek® come barriera alle intemperie

Un edificio con energia positiva che sfrutta le risorse di due materiali fondamentali: DuPont™ Corian® per la facciata e DuPont™ Tyvek® come barriera alle intemperie

Un progetto degli architetti Fassio e Viau

Luglio 2014 - Somiglia a un elegante transatlantico bianco la Cité Régionale de l’Environnement, il nuovo edificio regionale ambientale di grande impatto visivo, ubicato al numero 90 dell’avenue du Général Leclerc a Pantin.  La combinazione di una scintillante facciata in DuPont™ Corian® Glacier White con la membrana traspirante DuPont™ Tyvek® applicata al di sotto di essa, massimizza i molteplici vantaggi di entrambi i materiali ad alte prestazioni di DuPont per la creazione di un progetto architettonico originale, durevole e sostenibile.
 
Altamente indicati per un edificio che necessita di produrre più energia di quanta ne consumi, sono stati installati 2200 mq di DuPont™ Corian® e DuPont™ Tyvek®, al fine di migliorare l'efficienza termica della struttura e contribuire in modo significativo a tale obiettivo.
 
In virtù della sua composizione unica e di alta qualità, la membrana DuPont™ Tyvek® è naturalmente permeabile al vapore ma ermetica ad aria e acqua.  Robusta, facile da installare e resistente ai raggi UV, la membrana traspirante avanzata DuPont™ Tyvek® fornisce un’eccezionale protezione per l’edificio, sia durante la fase di costruzione che nel lungo termine.  Il colore bianco della membrana Tyvek® rende inoltre la barriera alla pioggia completamente invisibile dietro i giunti aperti tra i pannelli della facciata in DuPont™ Corian®, nei battenti e nei telai delle finestre.

Le proprietà versatili e altamente tecnologiche di DuPont™ Corian® hanno consentito di rispettare le precise tolleranze e le complesse specifiche tecniche richieste per questo progetto, tra cui la termoformatura in cinque diverse angolazioni.  In totale, sono stati realizzati 584 pannelli di 3 diverse dimensioni (fino a 4.10 metri di lunghezza) e dello spessore di 12 mm, lavorati in laboratorio per ridurre al minimo gli sprechi.
 
La società A.E.A facente parte del Corian® Quality Network, (rinomata rete internazionale di laboratori certificati per la lavorazione della tecno-superficie) e specializzata nell’installazione di DuPont™ Corian® sulle facciate (con una dozzina di progetti all’attivo), è stata incaricata della realizzazione di questo innovativo progetto architettonico.  Tra le tecniche esperte messe in atto dall’azienda vi sono la termoformatura di grandi pannelli angolari, l’applicazione senza giunti visibili e il taglio digitale.  A.E.A., quando necessario, ha effettuato interventi in loco per apportare modifiche ai pannelli pretagliati, al fine di soddisfare alcuni vincoli specifici del sito (ad esempio, la pendenza della strada) e anche per consentire il montaggio dei nei battenti e dei telai delle finestre.
 
Secondo Patrick Péberay, direttore di A.E.A, la termoformatura dei pannelli ha costituito la sfida più importante, in particolare per le varie ampiezze dei raggi richieste, "Per questo progetto, abbiamo dovuto fabbricare elementi piani ed elementi curvi.  Per applicare i pannelli alla struttura, abbiamo usato telai in alluminio Etanco (con inserti KEIL ) che ci hanno permesso di ottenere una rottura dei ponti termici tra i punti di fissaggio della facciata (profili in alluminio flessibile) e la sua struttura in cemento armato, soddisfacendo l’esplicita richiesta dell'architetto e in modo che questo sistema fornisse all’edificio energia positiva."
 
Attualmente, DuPont™ Corian® è l'unica superfice solida ad aver ricevuto una valutazione tecnica dal CSTB, Centre Scientifique et Technique du Bâtiment. (n. 02/11 1472) per il suo utilizzo sulle facciate.  Ha inoltre ottenuto L’European Tehnical Approval (ETA-13/0377).
 
Alcune cifre:
2200 m² di DuPont™ Corian®, ovvero 584 pannelli di diverse dimensioni
2200 m² di DuPont™ Tyvek® bianco, ovvero 32 rotoli
112 rotoli da 30 metri di adesivo, usato come impermeabilizzante per la barriera contro la pioggia
90 doppi rulli bi-adesivi per legare la membrana Tyvek ® ai binari in alluminio
9 mesi per fabbricare e installare i pannelli - consegnati alla fine del 2013
 
Cliente: PRD Office + semip (società semi-pubblica di Pantin.)
Appaltatore: Studio di architettura DPLG di Olivier Fassio e Jean-Brice Viaud.
 
Struttura: 4 piani, 6.000 mq di uffici, 2.200 mq di DuPont™ Corian® per la facciata, ottimizzazione della percentuale di esposizione (con finestre non apribili), tetto coperto da pannelli fotovoltaici e da una pompa di calore geotermica. 70 posti auto semi-interrati al piano terra, coperti da una struttura in vetro per ricevere illuminazione naturale.
 
Certificazioni: HQE, BREEAM (certificazione internazionale) e BEPOS (building with positive energy, edificio con energia positiva), medaglia d'oro della nuova scala di carbonio.
 
Previsione livello di consumo di circa 40 kWhEP/anno/m².
 
Laboratorio certificato per la lavorazione di DuPont™ Corian®:
Membro del Corian® Quality Network, A.E.A. fornisce la sua competenza nella lavorazione di DuPont™ Corian® a professionisti e privati.  Nel campo delle applicazioni per esterni, A.E.A è leader nell’installazione di facciate in DuPont™ Corian®.  In quest’ambito, A.E.A ha raggiunto un primato a Bordeaux con il Seeko'o hotel; da allora ha acquisito competenze tecniche esclusive realizzando una dozzina di progetti dello stesso genere.
 
A.E.A (Atelier Européen d'Agencement ) - RD 7-47.310 Moncaut Tel:. 05 53 97 14 54
Patrick Péberay: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.aea-47.com
 
DuPont™ Corian® (www.corian.it) – Inizialmente utilizzata come soluzione ad alte prestazioni per piani e arredi di cucina e bagno, la tecno-superficie DuPont™ Corian®, un materiale avanzato che può assumere praticamente ogni forma, è oggi un marchio leader globale nel campo del design, dell’architettura e dell’arredamento, un prodotto scelto in tutto il mondo da decine di migliaia di architetti, designer e aziende e da milioni di consumatori. DuPont™ Corian® è uno strumento di design che offre eccezionale versatilità e pressoché illimitate possibilità nello sviluppo di soluzioni di alta qualità tecnica ed estetica, funzionali e affidabili per ambienti residenziali, pubblici e contract, tanto in interni che in esterni, dalle cucine alle lampade, dal bagno al rivestimento esterno di edifici, dalle sedute ai sistemi domotici, dai radiatori alle superfici touch-control, dai tavoli agli accessori per arredamento e moda.
 
Per saperne di più su DuPont™ Corian®, per rimanere in contatto con DuPont™ Corian®:
www.corian.it / www.endlessevolution.corian.com / Facebook.com/CorianDesign
Twitter.com/CorianDesign / Youtube.com/CorianDesign / Pinterest.com/CorianDesign
 
DuPont (www.dupont.com) porta sul mercato globale dal 1802 conoscenze scientifiche e ingegneristiche di classe mondiale sotto forma di prodotti, materiali e servizi innovativi. L'azienda ritiene di potere, grazie alla collaborazione con clienti, governi, organizzazioni non governative e leader all'avanguardia, contribuire a trovare soluzioni alle più importanti sfide planetarie: la disponibilità di cibo sano e in quantità sufficiente per ogni essere umano, la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e la protezione della vita e dell'ambiente.

 

 

“SEISMIC ACADEMY”: al via la 2a edizione del Convegno Nazionale dedicato alla prevenzione e al rischio sismico organizzato da Hilti Italia.

“SEISMIC ACADEMY”:   al via la 2a edizione del Convegno Nazionale dedicato alla prevenzione e al rischio sismico organizzato da Hilti Italia.

Un appuntamento nazionale, di carattere fortemente accademico, che rappresenta il momento di incontro più importante in Italia per confrontare e dibattere sullo stato della ricerca, approfondire i recenti cambiamenti normativi e
condividere le soluzioni innovative.

Milano, 15 luglio 2014 - Dopo il successo riscosso nel primo appuntamento tenutosi nel 2013 a Bologna, Hilti - leader nel mondo nel settore dell’edilizia - rinnova il prossimo 6 novembre a Roma l’appuntamento nazionale nel quale verranno trattati numerosi temi legati alla vulnerabilità e al rischio sismico in Italia.

Il Convegno “Seismic Academy” ha l’obiettivo di sensibilizzare professionisti ed istituzioni sull’importanza di prevenire e diminuire radicalmente, attraverso una buona progettazione ed un corretto approccio al design di componenti strutturali e non strutturali, il rischio di crolli e cedimenti di abitazioni e strutture pubbliche nelle aree italiane con un elevato rischio sismico. E’, infatti, indispensabile che tutti in Italia prendano coscienza di un problema di cui deve farsi carico l’intera comunità.

Il prossimo appuntamento, dal forte messaggio accademico, tratterà temi rilevanti che porteranno a confronti, dibattiti e riflessioni approfondite sull’importanza di una buona progettazione in Italia, affinché si possa convivere con più sicurezza e serenità i fenomeni sismici che colpiscono il nostro Paese.

Dopo un breve saluto introduttivo dell’Amministratore Delegato di Hilti Italia Joaquim Sardà, “Seismic Academy” proseguirà con interventi di Istituzioni ed Enti Pubblici Italiani che metteranno in risalto, attraverso un’analisi approfondita, il rischio sismico in Italia, focalizzando l’attenzione dei presenti sullo stato dell’edilizia pubblica ed in particolare delle strutture scolastiche. Lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni hanno avviato una serie di iniziative per lo sviluppo di una efficace azione di prevenzione, mettendo a frutto le esperienze già fatte ed in corso. Sono state, infatti, fissate regole antisismiche per le nuove costruzioni e per l’adeguamento o il miglioramento di quelle esistenti. Proprio il miglioramento sismico e la messa in sicurezza degli edifici, oltre alla progettazione di strutture in zona sismica occuperanno gli interventi successivi da parte di docenti universitari e studiosi in materia.

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Breda lancia la sfida sul web con il contest “Giro d'Italia a Sequals”

Breda lancia la sfida sul web con il contest “Giro d'Italia a Sequals”

Un concorso on line per celebrare il passaggio della gara ciclistica in Friuli.

L'azienda coinvolge il popolo della rete con un gioco in occasione della penultima tappa della competizione per aggiudicarsi la maglia rosa. In palio i simpatici Kit Gadget Breda 2014.

SEQUALS (Pordenone) 29 MAGGIO 2014 – È partito il divertente contest on line “Giro d'Italia a Sequals” ideato dal reparto marketing di Breda Sistemi Industriali, punto di riferimento in Italia nella produzione dei portoni sezionali per abitazioni e industrie.

L'iniziativa è nata in occasione della ventesima e penultima tappa della celebre gara ciclistica, che sabato 31 maggio gli atleti percorreranno da Maniago al Monte Zoncolan passando davanti al quartier generale Breda, situato a Sequals. È facile e divertente partecipare al contest e lo si può fare - attraverso il proprio profilo Facebook - fino al 31 maggio: è sufficiente diventare fan della pagina Breda di questo social media, “partecipare all’evento” e, dopo aver invitato almeno 5 amici, scrivere “Partecipo al BredaContest del Giro d'Italia!" sulla bacheca dell'evento stesso.

Compiendo queste semplici mosse si potrà partecipare all'estrazione e vincere uno dei tre Kit Gadget Breda messi in palio.

E chi ama la competizione può tentare la fortuna e indovinare il nome del vincitore della tappa, partecipando attraverso Twitter, Google+ e Instagram: in questo caso è necessario cercare il post con l'hashtag#BredaContest e - rispettivamente – retwittarlo, esprimere il proprio +1 oppure il proprio “Mi piace” avendo cura di aggiungere la propria previsione sul primo arrivato. Il Kit Gadget Breda, verrà assegnato alle prime tre risposte esatte.

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La Sicurezza Cantieri via WEB

La Sicurezza Cantieri via WEB

Il nuovo sistema WEB per il monitoraggio e la gestione della sicurezza nei cantieri edili

SICUREZZA CANTIERI CLOUD è il nuovo sistema WEB per il monitoraggio e la gestione della sicurezza nei cantieri edili ai sensi del D. Lgs 81/08 e s.m.i.

Nessun costo di Licenza, Aggiornamenti sempre garantiti e Libertà di utilizzo da qualunque postazione fanno di SICUREZZA CANTIERI CLOUD il sistema ideale per Consulenti della Sicurezza, Imprese Edili e Coordinatori sia in fase di Progettazione che Esecuzione.

LA SICUREZZA CANTIERI É PIÙ SEMPLICE SE FATTA ONLINE 

Con l'innovativo strumento avrai sempre a tua disposizione i documenti redatti potendoli visionare o modificare sul PC o sul PALMARE grazie all'APP dedicata 

Non sopporterai costi di licenza aggiuntivi ma un semplice canone annuale per utilizzare il sistema, avere diritto agli aggiornamenti, usufruire dello spazio CLOUD e gestire in piena libertà l'applicativo da qualsiasi postazione ed in contemporanea con altri colleghi del tuo studio.

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Lea Ceramiche e gli appuntamenti americani

Lea Ceramiche e gli appuntamenti americani

Importanti novità di prodotto per il 2014!

New York, 20 maggio 2014 – Si chiude ICFF, il più importante appuntamento americano con il design contemporaneo e con esso l'edizione 2014 dei due precedenti avvenimenti fieristici americani (Coverings dal 29 aprile al 2 maggio e HD Expo Hospitality Design dal 14 al 16 maggio, entrambi a Las Vegas) cui Lea Ceramiche ha preso parte con molte importanti novità di prodotto.

Protagonisti dello spazio di Lea North America, il marchio che dal 2004 promuove e commercializza Lea Ceramiche nel mercato statunitense, tante nuove collezioni, continue sperimentazioni sulla materia. Tra le novità più importanti si segnalanoTimeless Marble e Absolute: superfici super levigate e lastre effetto marmo nel formato extra large, evoluzione della serie sottile Slimtech.

All'insegna della ricerca estetica e della più avanzata tecnologia, le due nuove collezioni della serie Slimtech 5Plus esaltano la forza espressiva ed emotiva del materiale ceramico. Timeless Marble propone lastre rivoluzionarie ed imponenti che amplificano e fanno rivivere la preziosità del marmo. Le varianti grafiche, risaltano sui grandi moduli e sorprendono per la precisione e la riproduzione del minimo dettaglio dei disegni.

Sorprendenti superfici in versione lucido brillante o matt intenso, proposte in soli due colori primari puri (bianco e nero) danno origine ad Absolute: è l'evoluzione della tecnica che consente lavorazioni su spessori ridotti, impensabili fino a qualche anno fa, con incredibili effetti visivi. Una vera rivoluzione. 

Dopo la presentazione durante la Milano Design Week di aprile, la nuova collezione Pixel disegnata da HOK Produc Design è stata presentata anche nell'ambito di ICFF: i moduli rettangolari ed ultrasottili Slimtech, proposti nella vivace gradazione cromatica, restituiscono superfici in movimento in cui predominano colore, luce, forma e materia.

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Bologna Water Design 2014 - Save the date

Bologna Water Design 2014 - Save the date

Cinque giornate dedicate al tema dell'acqua

Martedì 17 giugno alle 18.30 presso la Design Library via Savona 11, Milano si terrà la conferenza stampa per il Bologna Water Design. Per il terzo anno consecutivo verranno presentati i migliori progetti dedicati al design dell'acqua.

Fonte: Cavalleri Comunicazione

Rigenerazione Urbana, rilancio concreto delle nostre città

Un Documento di proposte al convegno AUDIS

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Valorizzare le tecnologie manifatturiere in Europa come in Italia

Valorizzare le tecnologie manifatturiere in Europa come in Italia

Depressione mercato domestico. Per l'Italia c'è solo l'export

Parma, 20 maggio 2014 – Oggi Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA e di Orgalime, apre i lavori del convegno inaugurale della Fiera SPS illustrando l'andamento dell'industria manifatturiera. 

Per il secondo anno consecutivo, l'industria rappresentata da Orgalime (Industria meccanica, elettromeccanica, elettronica e articoli in metallo di 22 paesi europei) subisce una contrazione pari all'1,8% per un ammontare di circa 1800 miliardi di fatturato. Di conseguenza, l'occupazione ha subito un leggero decremento (-1,1%). Secondo le previsioni 2014, il livello degli addetti rimarrà stabile.

Sandro Bonomi, Presidente di Orgalime e di ANIMA, dichiara: “Secondo le previsioni 2014, conosceremo un lieve incremento a livello economico (+2,1%), un miglioramento che non soddisfa comunque la crescita media della nostra industria, equivalente a circa il +3%. Ci sono vari fattori di incertezza che influiscono come l'alto debito pubblico e privato che caratterizza l'Eurozona, l'incertezza della solidità dell'economia cinese, l'instabilità ucraina e, di conseguenza, le relazioni con la Russia, un partner fondamentale per il business dell'industria”.

Scenario Italia:

L'indagine qualitativa del IV trimestre 2013, realizzata dall'Ufficio studi ANIMA, dà voce al sentiment dell'andamento economico da parte dell'industria meccanica nazionale. Le imprese evidenziano un calo del fatturato domestico, tanto che il 33% degli intervistati dichiara che il periodo ha registrato un peggioramento, determinato dalla mancata crescita e dalla stretta creditizia. Dall'indagine il fatturato estero risulta in leggera crescita secondo il 40% del campione che lo ritiene migliorato rispetto al periodo precedente. Il mercato estero traina i fatturati delle aziende del settore. Il livello degli ordini risulta stabile, mentre l’occupazione decresce, nonostante il continuo e forte incremento degli ammortizzatori sociali.

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PMI: EMIRATI, PERCHÈ SÌ

PMI: EMIRATI, PERCHÈ SÌ

Giornata informativa riservata alle piccole e medie imprese al Superstudio Più

Mercoledì 11 Giugno 2014

9.00/12.30 - 14.00/18.30

Superstudio Più -Via Tortona 27

I NUOVI MERCATI DEL MIDDLE EAST PER IL MADE IN ITALY 

Al Superstudio Più una giornata di incontri tra piccole-medie imprese e operatori italiani già insediati negli Emirati, per conoscerli, capirli, esplorare le reali possibilità aperte alle piccole e medie imprese italiane nei settori dell'italian-style, dalla moda, al design, all'artigianato, all'oggettistica, al luxury, al life-style, ma anche al well-ness, al food e ai servizi. Da Expo a Expo il momento è questo.  

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Greenpeace, scandalo tossico nel marchandising dei Mondiali

Greenpeace, scandalo tossico nel marchandising dei Mondiali

Nel pallone, negli scarpini e nei guanti di note marche

Il pallone ufficiale 'Brazuca' e le scarpe da calcio 'Predator' della Adidas per i Mondiali di calcio 2014 ma anche altri prodotti delle linee ufficiali e del merchandising di Nike e Puma conterrebbero una serie di sostanze chimiche pericolose. Lo afferma Greenpeace sulla base dei risultati di nuove analisi.

In particolare, negli scarpini 'Predator' "sono stati rilevati livelli di Pfc (perfluorocarburi) 14 volte superiori ai limiti stabiliti dalla stessa azienda". Cartellino rosso, quindi, per questi marchi, "che vestono i più grandi calciatori del mondo e promuovono i prossimi Mondiali di calcio con toni quasi eroici" mentre "le nostre analisi dimostrano che giocano sporco" denuncia Chiara Campione, responsabile campagna Detox di Greenpeace Italia.

L'associazione ambientalista spiega che "laboratori indipendenti hanno trovato sostanze chimiche pericolose come perfluorocarburi (Pfc), nonilfenoletossilati (Npe), ftalati e dimetilformammide (Dmf) nei prodotti di Adidas, Nike e Puma" che "vengono rilasciate nell'ambiente e risalgono la catena alimentare. Alcune sono considerate potenzialmente cancerogene, interferiscono con il sistema ormonale e hanno effetti negativi sulla riproduzione", aggiunge Greenpeace.

Dai test "su 17 delle 21 scarpe da calcio e sulla metà dei guanti da portiere sono stati trovati Pfc ionici come l'acido perfluoroottanoico una delle categorie più tossiche" osserva l'associazione che punta l'indice anche contro le scarpe 'Tiempo' prodotte dalla Nike. Un paio di guanti da portiere 'Predator' della Adidas "contenevano livelli di Pfoa nettamente superiori a quelli stabiliti dalla stessa azienda nella propria lista delle sostanze ristrette. Il pallone ufficiale della Coppa del Mondo 'Brazuca' - prosegue Greenpeace - è risultato contaminato da nonilfenoletossilati (Npe), una sostanza che, rilasciata nell'ambiente, degrada in nonilfenolo conosciuto per essere tossico per i pesci e altri organismi acquatici. Gli Npe sono stati trovati anche in oltre due terzi delle scarpe analizzate e nella metà dei guanti". Altre sostanze tossiche (ftalati e dimetilformammide) sono "state rilevate in tutte le 21 scarpe da calcio analizzate".

Il Dmf, sostanza utilizzata come solvente nella produzione di scarpe sportive, spiega Greenpeace, "interferisce con la riproduzione ed è nocivo se viene a contatto con la pelle". Livelli molto elevati di ftalati (15%) "sono stati riscontrati nella stampa al plastisol di una maglietta da calcio Adidas realizzata e venduta in Argentina e sul cinturino di un paio di guanti da Puma (6%) prodotti in Ucraina e venduti in Italia. Livelli così alti - sottolinea Greenpeace - suggeriscono l'uso intenzionale di plastificanti, in contrasto con le politiche aziendali di entrambe le aziende e decisamente superiori ai limiti fissati nei loro programmi di gestione delle sostanze chimiche pericolose".

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Anbi, burocrazia frena difesa idrogeologica

Anbi, burocrazia frena difesa idrogeologica

Da ogni euro speso in prevenzione 7 nuovi posti di lavoro

"Le risorse per la salvaguardia idrogeologica non solo sono insufficienti ma, causa lentezze e lacci burocratici, non si riescono neppure a spendere". La denuncia arriva da Massimo Gargano, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), dopo una due giorni di confronto organizzata a Firenze dall'Unione Regionale Bonifiche.

Annualmente, ha ricordato, l'Italia spende tre miliardi e mezzo di euro per riparare le conseguenze del dissesto idrogeologico. Se si passasse dall'emergenza alla prevenzione basterebbe il 20% di tale cifra per mettere in sicurezza il territorio. Secondo l'Anbi, inoltre, ogni euro speso in prevenzione consentirebbe di creare 7 nuovi posti di lavoro. Da qui la rinnovata richiesta di una 'alleanza di filiera' affinché venga posto in atto il Piano di Riduzione del Rischio Idrogeologico, annualmente presentato dall'Anbi, che attualmente prevede 3.383 interventi cantierabili, per un investimento di 7.795 milioni di euro. "Sono progetti esecutivi – ha concluso Gargano – ma, risorse a parte, il loro avvio dovrà scontrarsi con una selva burocratica fatta di oltre 10 mila norme".

Fonte: Redazione ANSA

Expo 2015: gli Architetti "pronti a dare una mano"

Expo 2015: gli Architetti "pronti a dare una mano"

Leopoldo Freyrie risponde a Matteo Renzi

"Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l'appello lanciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare "quello sforzo in più" che il Premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015.

Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l'immagine dell'Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese".

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Non possiamo non tacere tuttavia che da tre anni abbiamo messo a disposizione il talento e il sapere tecnico degli architetti italiani, avendo avuto, però, come unico esito l'indifferenza da parte di Expo e risposte arroganti di Infrastrutture Lombarde, che ci ha chiarito che i concorsi di architettura non sarebbero mai stati fatti - nonostante una risoluzione del Parlamento - e che gli Studi di architettura e di ingegneria italiani non avevano le capacità di progettare e dirigere la realizzazione delle opere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti! Del resto è assolutamente evidente, nella storia italiana, che quando si affida la realizzazione di opere a soggetti para-pubblici, con poteri assoluti, il risultato è sempre di pessima qualità e spesso di malaffare".

"Possiamo concorrere a selezionare in brevissimo tempo professionisti capaci e onesti, con adeguati curricula, coadiuvati da giovani colleghi pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità. Immaginare (di nuovo!) che un super Direttore dei Lavori, come un eroe dei fumetti, possa gestire tale complessità significa non avere contezza delle cose."

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Rigenerazione Urbana, rilancio concreto delle nostre città

Rigenerazione Urbana, rilancio concreto delle nostre città

Un Documento di proposte al convegno AUDIS 

La grandissima partecipazione, a Modena, di oltre 200 addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, appartenenti sia al settore privato che pubblico, ha dimostrato il notevole interesse che suscitano le varie problematiche dell'attuale situazione urbana.

Si è concluso con soddisfazione, infatti,venerdì scorso, il Convegno Nazionale di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse – www.audis.it) "Rigenerare Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città", organizzato anche con la collaborazione del Comune di Modena. 

Significative le parole di Gabriele Giacobazzi, Assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena: "nonostante l'evidente condivisione generale delle strategie sulle rigenerazione urbana, le difficoltà economiche creano problemi all'avvio delle singole iniziative già programmate. È necessario l'impegno dei comuni, ma anche che a livello centrale si ponga finalmente mano alla revisione della legislazione urbanistica generale e l'auspicio è che il cosiddetto Piano Città sia effettivamente rifinanziato".

Duranre il Convegno è stata inquadrata la situazione italiana, presentando dati, strumenti adeguati, soluzioni puntuali, per dare indicazioni concrete a chi si occupa di rigenerazione nelle città.

In particolare Lorenzo Bellicini, Direttore Cresme ha affermato "che non è vero che manchino le risorse: la realtà è che non le allochiamo bene. Ci sono circa 800 miliardi di spese pubbliche all'anno di cui 753 destinati all spesa corrente e solo 23 agli investimenti in opere pubbliche".

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Riforma del Codice appalti: le proposte di Unionsoa e USI

Uno studio Nomisma rileva che il sistema di qualificazione SOA convince il 69% delle imprese

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Un terzo dei consumi elettrici italiani nel 2013 coperti dalle rinnovabili

Un terzo dei consumi elettrici italiani nel 2013 coperti dalle rinnovabili

Presentato il Rapporto ‘Comuni Rinnovabili 2014’ di Legambiente, la mappa dell’energia verde

Oggi le rinnovabili sono presenti in tutti gli 8.054 comuni italiani. Nel 2013, infatti, è aumentata la diffusione per tutte le fonti - dal solare fotovoltaico a quello termico, dall’idroelettrico alla geotermia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore - e sono ormai più di 700mila gli impianti diffusi nel 100% dei Comuni d’Italia: un articolato sistema di generazione distribuita che lo scorso anno ha prodotto la cifra record di 104 TWh e garantito il 32,9 % dei consumi elettrici del Paese e il 15% di quelli com­plessivi.Ad analizzare la mappatura delle rinnovabili in Italia e la loro crescita costante sul territorio negli ultimi anni (i comuni dove si trova almeno un impianto erano 7.937 nel 2013 e solo 356 nel 2006) è il Rapporto “Comuni Rinnovabili 2014” di Legambiente, realizzato con il contributo del GSE e presentato ieri alla Fiera Solarexpo di Milano.
 
Alla presentazione del dossier, che mette in luce la capacità delle rinnovabili di produrre energia in rapporto ai consumi, in particolare delle famiglie, e i profondi cambiamenti avvenuti nel nostro sistema energetico, hanno partecipato tra gli altri Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente, Silvia Velo, sottosegretario ministero dell’Ambiente, Guido Bortoni, presidente Autorità per l’energia, Francesco Sperandini, direttore direzione operativa GSE, Francesco Ferrante, vicepresidente KyotoClub.
 
“I risultati raggiunti dalle rinnovabili nel nostro Paese in termini di produzione e distribuzione nel territorio erano semplicemente inimmaginabili solo 10 anni fa - dichiara Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente - e dimostrano come gli impianti sono affidabili e competitivi. Ora però non dobbiamo fermarci, perché la crisi economica e i problemi energetici italiani - costi crescenti in bolletta, dipendenza dall’estero e quindi insicurezza, emissioni inquinanti e di gas serra - possono trovare risposta proprio attraverso un modello di generazione distribuito, efficiente e da fonti rinnovabili. L’Italia ha tutto l’interesse a percorrere questa direzione, che permette a famiglie e imprese di risparmiare autoproducendo l’energia termica e elettrica di cui hanno bisogno e gestendola in maniera più efficiente”.
 
I premiati 2014
Il premio Comuni Rinnovabili 2014 va a un gruppo di 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, un territorio con oltre 10 mila abitanti di cui fanno parte Canal di San Bovo, Fiera di Primiero, Imèr, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua. Questa unione informale di Comuni, denominata “Il Primiero” attraverso un mix di 5 tecnologie diverse soddisfa l’intero fabbisogno termico e elettrico dei Comuni.
 
Attraverso due reti di teleriscaldamento (lunghe 45 km) e una rete elettrica di proprietà pubblica, la Società Municipalizzata ACSM distribuisce alle utenze l’energia prodotta da impianti di varie taglie idroelettrici (145 MW) e fotovoltaici (4 MW) per la parte elettrica, da impianti solari (con 996 mq di pannelli), e da biomassa (22 MW) per la parte termica.
 
Il premio Buona Pratica di Comuni Rinnovabili 2014 va alla Comunità del Parco Eolico di Rivoli Veronese (VR) ovvero a tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di uno dei parchi eolici più interessanti in Italia. L’impianto, realizzato sul Monte Mesa in un area Sic tutelata per l’habitat di prati aridi e orchidee, è composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno, e permette di soddisfare i fabbisogni di circa 5.000 famiglie.
 
L’impianto nasce su iniziativa del Comune ed è stato realizzato da AGSM, ed è premiato proprio per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell’area che sarà collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d’Adige.
 
Un premio Buona Pratica va inoltre al Comune di Albino (BG), che con un investimento di 1,6 milioni di euro, ha installato 552 kW di pannelli solari fotovoltaici. Attraverso un bando pubblico ha installato sui tetti di 113 famiglie pannelli solari fotovoltaici, per una potenza complessiva di 380 kW. Sono stati inoltre realizzati impianti solari su 10 edifici pubblici, per una potenza complessiva di 172 kW.
 
Premiato, per le buone pratiche, anche il Comune di Maiolati Spontini (AN) dove è presente una discarica per rifiuti solidi urbani e per rifiuti speciali derivanti da lavorazioni industriali, certificata Emas e gestita dalla Società pubblica SOGENUS, che in 25 anni di attività ha saputo fare della gestione dei rifiuti una risorsa per il territorio.
 
La discarica infatti è stata trasformata in un “piccolo polo energetico” grazie alla presenza di 2 centrali a biogas per complessivi 4,2 MW di potenza, in grado di produrre circa 17 milioni di kWh/anno di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 4.000 famiglie ogni anno, e le risorse generate sono state investite nel realizzare diversi interventi nel Comune, dalla riqualificazione e solarizzazione di scuole e edifici pubblici, alla copertura della ex discarica con un impianto solare fotovoltaico da 584 kW, a cui presto verrà affiancato un orto botanico.
 
Il futuro delle rinnovabili in Italia
I risultati prodotti da solare, eolico, biomasse, idroelettrico in Italia vanno compresi in tutta la loro portata. In questi anni si è ridotta la produzione da impianti termoelettrici, ossia quella degli impianti più inquinanti, e con questa sia le importazioni dall’estero per le fonti fossili, che le emissioni di CO2, con indubbi vantaggi anche economici legati al protocollo di Kyoto.
 
Nel 2013 si è ridotto ancora il prezzo unitario nazionale dell’energia alla borsa elettrica, e non solo per via della contrazione della domanda dovuta alla crisi, ma anche per la concorrenza legata all’irruzione sul mercato di 49TWh da rinnovabili dal 2000 ad oggi. Le potenzialità per continuare in questa direzione, creando anche vantaggi per le bollette di famiglie e imprese, sono oggi rilevantissime.
 
Ma serve una politica che accompagni le diverse tecnologie che producono energia pulita verso la prospettiva, sempre più vicina, della grid parity rispetto all’energia prodotta dalle centrali termoelettriche. Con scelte lungimiranti si può arrivare nel 2020 a 250mila occupati nelle energie pulite (in Germania sono 400mila) e a 600mila nel comparto dell’efficienza e della riqualificazione in edilizia.
 
“A Governo e Autorità per l’energia chiediamo di aprire la strada all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili - aggiunge Zanchini - Oggi è infatti possibile ridurre significativamente la spesa energetica di famiglie e imprese, attraverso impianti da fonti rinnovabili e efficienti che utilizzano in modo innovativo le reti elettriche e di teleriscaldamento.
 
Nei Comuni rinnovabili che raccontiamo nel Rapporto, da Primiero a Prato allo Stelvio, sono cooperative e aziende locali a gestire le reti energetiche e gli impianti, vendendo l’energia agli utenti, con risultati significativi nelle bollette. È questa direzione di cambiamento che occorre rendere possibile in tutta Italia”.
 
Legambiente indica nel suo Rapporto anche una serie di proposte per continuare a far crescere le rinnovabili. A partire proprio dal premiare tutti coloro che si rendono autonomi attraverso impianti rinnovabili ed efficienti, togliendo ogni limite allo scambio sul posto dell’energia con la rete e aprendo ai contratti di vendita diretta di energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili e in cogenerazione, rendendo possibile la gestione delle reti da parte di cooperative e Esco.
 
Servono poi regole chiare e trasparenti per l’approvazione dei progetti da rinnovabili che sono la condizione per uno sviluppo integrato nel territorio e libero da appetiti della criminalità. In molte Regioni è di fatto vietata la realizzazione di nuovi progetti mentre in altre non sono garantite trasparenza e tutela e l’incertezza delle procedure è ancora oggi una delle principali barriere alla diffusione degli impianti da fonti rinnovabili in Italia (per l’eolico offshore siamo ancora a 0 impianti in Italia).
 
Serve introdurre, come in Germania, un sistema di incentivi per le famiglie e le piccole e medie imprese per impianti fotovoltaici sui tetti integrati con sistemi di accumulo che prevedano almeno il 60% della produzione di autoconsumo; e reintrodurre incentivi in conto energia per la sostituzione di coperture in amianto con tetti fotovoltaici. Infine, occorre spingere la riqualificazione energetica in edilizia con nuove politiche per aiutare a ridurre le bollette, in particolare quella la spesa più consistente che riguarda il riscaldamento, di case, condomini, uffici, edifici pubblici e privati (pari al 5,2% della spesa media una famiglia a fronte dello 0,3 di quella per gli incentivi alle rinnovabili su cui si concentra tutta l’attenzione mediatica e politica). 

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