Tre Nuove Scuole Per Tirana

Tre Nuove Scuole Per Tirana
Una Scuola Aperta: alla base del progetto di Stefano Boeri Architetti, l'idea che la scuola del futuro possa costituirsi come un epicentro nella vita urbana dei quartieri, come un luogo aperto a tutti, a tutte le età, tutti i giorni dell'anno.Questo il concept che ha guidato la realizzazione delle tre nuove scuole progettate a Tirana da Stefano Boe...
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Pietro Lingeri, l'architetto razionalista alla Triennale Milano

Architetto Pietro Lingeri
Triennale Milano presenta la mostra Pietro Lingeri. Astrazione e costruzione, uno speciale percorso espositivo dedicato all'architetto Pietro Lingeri (1894-1968), a cura di Gabriele Neri e con progetto di allestimento di Onsitestudio, sviluppato nell'ambito di un lavoro di digitalizzazione e valorizzazione dei materiali dell'Archivio Pietro Lingeri...
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Milano Arch Week, una settimana dedicata all’architettura

Milano Arch Week, una settimana dedicata all’architettura

Torna Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicati all’architettura e al futuro delle città, in programma da mercoledì 23 a domenica 27 maggio 2018.
Un fitto palinsesto di eventi aperti a tutti, workshop, installazioni, mostre, performance, lecture con alcuni tra i più prestigiosi vincitori del premio Pritzker: Jacques Herzog, Toyo Ito, Kazuyo Sejima, Wang Shu, ai quali si aggiungono nomi di grande importanza nel panorama internazionale come Bjarke Ingels, David Adjaye, Sou Fujimoto, Massimiliano Fuksas, Andrea Boschetti, Alberto Campo Baeza, Jeanne Gang, Patrick Blanc, Carrilho Da Graça, Ecosistema Urbano, Iñaqui Carnicero, The Decorators, Ensamble Studio.

L’edizione 2018 della manifestazione ha come titolo Urbania, uno sguardo sul futuro delle città, proponendosi come un articolato momento di riflessione sul futuro delle dinamiche dell’architettura e della complessità urbana contemporanea. Una riflessione che avrà luogo in tre delle istituzioni più rappresentative per la formazione del pensiero e del dibattito sulla città: il Politecnico di Milano, la Triennale di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico, ospitando le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens.
Un ricco programma di talk, dibattiti, spettacoli e proiezioni che prenderà il via giovedì 24 con una lecture pubblica di Jacques Herzog. Dal confronto tra Milano e altre città internazionali, il programma – con la curatela scientifica di Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis – si articolerà attorno a tre sfide principali: la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; l’imperativo della sostenibilità e di approcci resilienti e green-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura.
Amministratori, Policy maker, scienziati, filosofi, architetti, scrittori, urbanisti e studiosi di fama internazionale, come Cino Zucchi e Alberto Rollo, si confronteranno per indagare il nesso tra sviluppo sostenibile e inclusivo, trasformazione urbana e cittadinanza. Sabato 26 e domenica 27 maggio, dalla panoramica Sala di Lettura al quinto piano, sarà possibile partecipare a Veduta, performance artistica dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano di mk, una delle compagnie più interessanti della coreografia internazionale, in collaborazione con Triennale Teatro dell’Arte.

Il programma di Milano Arch Week sarà arricchito dalla collaborazione con alcune delle istituzioni più rilevanti del panorama architettonico e culturale italiano e internazionale: dall’Ordine degli Architetti di Milano alla Fondazione Prada, da Artlab – la piattaforma promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo –, fino allo Strelka KB di Mosca.
La seconda edizione di Arch Week è promossa dal Comune di Milano, il Politecnico di Milano e la Triennale di Milano, in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Il Bosco Verticale di Eindhoven, l'edilizia innovativa è popolare

Il Bosco Verticale di Eindhoven, l'edilizia innovativa è popolare

ROMA - Costruita per fornire alloggi a basso reddito, la torre avrà 19 piani con 125 appartamenti, tutti coperti in una foresta verticale lussureggiante

Ogni appartamento avrà un albero al suo interno, ben 20 cespugli e più di quattro metri quadrati di terrazzo. Stefano Boeri ha progettato e costruito foreste verticali in tutto il mondo, ma il suo ultimo progetto, realizzato per Eindhoven nei Paesi Bassi, sarà diverso da tutto ciò che è stato fatto prima. Questo perché, per la prima volta in assoluto, la torre forestale è stata finanziata da un progetto di edilizia popolare, e fornirà alloggi a basso reddito, in particolare alle giovani coppie. La Foresta Verticale di Trudo sembra essere un esempio di come una buona architettura possa affrontare sia i cambiamenti climatici che le problematiche abitative urbane.

Stefano Boeri ha realizzato progetti forestali verticali a Milano, Utrecht, Nanjing, Tirana, Parigi e Losanna, ma la Foresta Verticale di Trudo sarà unica nel suo genere. Costruita per fornire alloggi a basso reddito, la torre avrà 19 piani con 125 appartamenti, tutti coperti in una foresta verticale lussureggiante che dispone di un'ampia varietà di piante e alberi. Il tutto reso possibile dal primo prototipo, quello realizzato a Milano, migliorato di volta in volta grazie alla ricerca e alle nuove tecnologie

«Il grattacielo di Eindhoven conferma che è possibile combinare le grandi sfide del cambiamento climatico con quelle della mancanza di alloggi. La silvicoltura urbana è necessaria non solo per migliorare l'ambiente delle città del mondo, ma anche per migliorare le condizioni di vita degli abitanti meno fortunati», ha dichiarato Stefano Boeri. Il costo di realizzazione del Bosco Verticale di Eindhoven è di circa 1200 euro a metro quadrato, ma l’affitto che diranno pagare le giovani coppie che andranno a vivere in questo grattacielo sarà molto più basso. Il progetto, infatti, è stato pensato per uso popolare e il canone massimo non potrà superare le 681 euro.

La caratteristica degli edifici della famiglia di Boschi Verticali è quella di concepire la vegetazione e la natura vivente come elementi costitutivi - non più solo ornamentali - dell’architettura. La foresta verticale «creerà all’interno dell’ambiente metropolitano un habitat verde per lo sviluppo della biodiversità, un vero e proprio ecosistema con oltre 70 specie vegetali differenti in grado di contrastare l’inquinamento atmosferico, grazie alla capacità degli alberi di assorbire oltre 50 tonnellate di anidride carbonica ogni anno».

Biennale di Architettura a Pisa

Biennale di Architettura a Pisa

Seconda edizione della Biennale di Architettura di Pisa, dal 19 al 28 novembre 2017, ideata e curata dall’Associazione LP. Saranno 10 giorni di esposizione, eventi e workshop che vedranno coinvolti studi internazionali, studenti, critici ed esperti del settore, per affrontare il tema del rapporto delle città europee e mediterranee con l’acqua.

In mostra alla Biennale 2017 saranno infatti i lavori e le idee di prestigiosi studi d’architettura di rilievo internazionale: Atelier(s) Alfonso Femia, BIG, Stefano Boeri, EMBT, Carlos Ferrater, Bernard Khoury, Francisco Mangado, Renzo Piano Building Workshop, Rudy Ricciotti, Alvaro Siza, Tamassociati, Topotek e molti altri provenienti da tutta Europa e Paesi del Mediterraneo.

Dopo il successo della prima edizione tenutasi a Pisa nell’ottobre 2015, alla quale il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto destinare la Medaglia del Presidente della Repubblica come suo premio di rappresentanza, la seconda biennale di architettura, con la direzione scientifica di LP e la collaborazione del Comune di Pisa, porrà al centro dei dibattiti le prospettive socio economiche e i nuovi paesaggi urbani nelle loro connessioni con l’acqua. Del comitato scientifico fanno parte, insieme ai membri dell’Associazione LP, Massimo Pica Ciamarra (Presidente Onorario), Alfonso Femia, Luca Lanini, Luca Molinari e Luigi Prestinenza Puglisi. La manifestazione ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa, CNAPPC, Università di Pisa, Ordine Architetti PPC di Pisa, INARCH, BIO Architettura, Le Carré Bleu.

La mostra-laboratorio costituirà un focus sulle idee e sulle soluzioni adottate dai protagonisti dell’architettura contemporanea e si svilupperà in 4 Padiglioni espositivi, messi a sistema in un percorso nel cuore della città, lungo le due sponde dell’Arno, per un confronto tra esperienze italiane e internazionali.

Il 'Padiglione Internazionale' agli Arsenali Repubblicani, curato da Luca Molinari, ospiterà una selezione di opere realizzate nell’ultimo decennio in Europa e nel bacino del Mediterraneo suddivise in 4 sezioni tematiche: Acqua come fonte del Paradiso Terrestre; Architettura come landmark che dialoga con l’acqua; Acqua come paesaggio: fronti marini, lacustri e fluviali; Acqua come magia, come sogno, riflesso ipnotico.

Al Bastione Sangallo, all’interno del 'Padiglione Pisa', a cura di Luigi Prestinenza Puglisi, saranno esposte le idee del workshop nato dalla collaborazione tra LP e l’Università di Pisa sul tema del fiume e litorale. Saranno in mostra inoltre i progetti della chiamata aperta 'Refresh – Energie e Nuovi Paesaggi', riguardante la tecnologia applicata al fabbisogno idrico per uno sfruttamento sostenibile della risorsa acqua negli edifici e nei sistemi, urbani e di paesaggio. Un’ulteriore sezione sarà dedicata alla tecnologia riguardante l’uso dell’acqua; all’interno del padiglione sarà infine allestita una mostra fotografica sulla città di Pisa.

fonte: pisatoday.it

Amatrice: si riparte con il Polo della Ristorazione

Amatrice: si riparte con il Polo della Ristorazione

Inaugurata sabato 29 luglio, il nuovo Polo della Ristorazione di Amatrice progettato da Stefano Boeri Architetti. L’opera, prima tappa del progetto “Amate Amatrice” finalizzato all’aiuto delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso agosto, è stata resa possibile grazie ai fondi – circa 8 milioni di euro, di cui 5 milioni impegnati nella costruzione del Polo – raccolti da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso l’iniziativa solidale “Un aiuto subito. Terremoto Centro Italia 6.0”, con il contributo fondamentale delle aziende dalla filiera del legno friulana.

Con il Polo della Ristorazione si completa l’iniziativa di solidarietà che restituisce alla comunità della città laziale una nuova piazza, «un posto in cui gustare i prodotti tipici. Ma anche un posto in cui incontrarsi, per giocare e stare insieme, in uno spazio polifunzionale aperto, con una grande vetrata con vista sulle montagne». Parola dell’architetto Boeri, che sul sito ha realizzato la mensa scolastica inaugurata lo scorso dicembre e consegnata alla popolazione ad aprile, insieme a un bar e altri sette ristoranti che daranno lavoro a più di 100 cittadini di Amatrice e dintorni per rilanciare l’economia del territorio.

Un modello da esportare nelle altre zone terremotate? «Sì – conferma l’architetto – è una formula valida per tutte le zone colpite da un’emergenza o da una crisi perché si basa su un incontro virtuoso tra privato e pubblico, pragmatismo, una visione chiara del futuro di questi territori così fragili. E' fondamentale metterein campo  un'architettura nuova, che sia in grado di consolidare quello che è già stato costruito e dare sicurezza a chi deve e dovrà convivere con il rischio sismico».

Il Polo, che occupa una superficie di 2.500 mq, si articola in un insieme di strutture realizzate con elementi modulari prefabbricati in legno massiccio di abete con elementi di tamponamento in larice, materiali e tecnologie forniti dalla Filiera del legno del Friuli Venezia Giulia e dall’ATI DomusGaia e Legnolandia che hanno provveduto alla costruzione. La piazza si integra nel territorio grazie a uno spazio centrale con verde, sedute, illuminazione e un “bosco artificiale”, un’installazione di 350 colonne di legno ideato dallo studio Boeri. Inoltre tutti gli edifici sono dotati di grandi vetrate che affacciano sui Monti della Laga, ristabilendo una connessione visiva con il paesaggio, come prima del disastro.

È un momento di svolta per Amatrice, un primo passo nella ricostruzione del tessuto urbano ma anche della comunità che potrà trovare nel Polo un nuovo punto di incontro e un luogo sicuro per far incontrare e giocare i bambini. Un intervento importante per due motivi: il primo è che crea aggregazione perché ricostruisce la comunità prima ancora degli edifici, e in secondo luogo riparte dal genius loci di quel territorio, quello legato alla gastronomia. «Ancora più importante, si riparte soprattutto dal lavoro – afferma Boeri – che è il vero collante tra la gente e il suo territorio ed è la condizione essenziale per convincere le famiglie e cittadini a tornare nei luoghi che sono stati così tragicamente trasfigurati dal terremoto». Ma ad oggi sono ancora molti gli interventi necessari, decine i cantieri aperti (38 quelli registrati ad aprile dal Corriere). La raccolta fondi promossa da Corriere della Sera e TgLa7 prosegue su unaiutosubito.org.

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