Forum Tagliafuoco, l’evento biennale di riferimento delle chiusure tecniche, organizzato da Chemolli Fire

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Mancano ormai poche ore al Forum Tagliafuoco, l'evento biennale di riferimento delle chiusure tecniche, organizzato da Chemolli Fire, testing and certification specialist. Eros Chemolli, Ceo dell'omonima azienda, ha coinvolto i maggiori esperti di settore per dare ai partecipanti il quadro completo su ciò che sta accadendo nel mondo della protezion...
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Alberghi: chiudiporta e serrature "antipanico" su porte tagliafuoco

Alberghi: chiudiporta e serrature "antipanico" su porte tagliafuoco

Intervista a Eros Chemolli, CEO Chemolli Fire.

Sovente mi chiedono se sia obbligatorio che le porte hotel tagliafuoco abbiano chiudiporta e serratura antipanico.
In relazione al chiudiporta il D.M. 10/03/1998 nell'Allegato III (“Misure relative alle vie di uscita in caso di incendio”), Paragrafo 3.9 (“Porte installate lungo le vie di uscita”) stabilisce che:
"Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere munite di dispositivo di autochiusura. Non possono, inoltre, essere tenute aperte con zeppe, fermi o altri mezzi meccanici che impediscano il corretto funzionamento dei chiudiporta, questo per far sì che le porte possano svolgere la loro funzione di compartimentazione in caso di incendio.
In caso di necessità, è possibile mantenere aperte le porte tagliafuoco solo tramite dispositivi elettromeccanici che si sblocchino in modo automatico in caso di incendio, consentendo la chiusura della porta."
"L'utilizzo di porte resistenti al fuoco installate lungo le vie di uscita e dotate di dispositivo di autochiusura, può in alcune situazioni determinare difficoltà sia per i lavoratori che per altre persone che normalmente devono circolare lungo questi percorsi. In tali circostanze le suddette possono essere tenute in posizione aperta, tramite appositi dispositivi elettromagnetici che ne consentano il rilascio a seguito:

  • dell'attivazione di rivelatori di fumo posti in vicinanza delle porte;
  • dell'attivazione di un sistema di allarme incendio;
  • di mancanza di alimentazione elettrica del sistema di allarme incendio;
  • di un comando manuale.

L'unica condizione in cui il chiudiporta non è obbligatorio è il caso in cui le porte siano localizzate in corrispondenza di locali adibiti a depositi. In tale circostanza le porte possono non essere dotate di dispositivo di autochiusura, purché' siano tenute chiuse a chiave."
Ricordo che questa condizione è possibile solo se, in porte testate con la EN1634-1, il chiudiporta sia stato testato disattivato. Il produttore dovrebbe darne informazione, a far bene, nel libretto di installazione, uso e manutenzione o comunicarlo in caso di richiesta.
In relazione alle serrature, il D.M. 09/04/1994 nell'Allegato II ("Regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere"), TITOLO II DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE ATTIVITÀ RICETTIVE CON CAPACITÀ SUPERIORE A 25 POSTI LETTO, dispone al Paragrafo 7.3 "Sistema di vie di uscita" che:
Le porte delle camere per ospiti devono essere dotate di serrature a sblocco manuale istantaneo delle mandate dall'interno, al fine di facilitare l'uscita in caso di pericolo.
Normalmente le "antipanico" per hotel sono quelle che premendo la maniglia dall'interno, sbloccano la mandata oltre che lo scrocco. Le virgolette perchè è una definizione più adatta ai maniglioni.
Quindi le serrature "antipanico" sono obbligatorie solo per più di 25 posti letto.
Anche il Codice di Prevenzione Incendi (DM 03/08/2015 e DM 09/08/2016) chiede l'autochiusura alle porte per:
S.3.5.2 Filtri
S.3.5.3 Filtri a prova di fumo
S.3.7.2 Compartimentazione in generale
S.4.5.6 dove specifica il tipo di accessorio per le porte lungo le vie di esodo:

Il Codice nasce come alternativa alle regole tecniche da applicare per alcune attività elencate nel campo di applicazione; il DM 12/04/2019 modifica questo aspetto eliminando il doppio binario per le attività riportate all'interno del codice.
Dal 20/10/2019 le attività all'interno del codice si potranno fare solo con il codice le altre con il "vecchio" sistema. Alberghi con esclusione di Rifugi e strutture all'aria aperte rientrano nel codice.
A mio giudizio ognuno deve fare il proprio lavoro. Il produttore di porte non può assumere anche la responsabilità di committente e di progettista, in particolare antincendio. Quindi raccomando di fare dei contratti chiari stabilendo cosa si fornisce ed attenersi a questo.
Non è dato sapere al produttore delle porte se il committente ha l'obbligo o meno di determinate provvisioni: in linea teorica potresti anche ordinare porte per 4 alberghi diversi. Comunque nulla vieta una bella e-mail al cliente, dicendo, "non è che hai l'obbligo di serrature antipanico?"
Altre questioni sensibili, l'altezza della maniglia a 900 oppure il passaggio netto di una certa misura: ma di questo cercherò di parlare in un altro articolo.

Chemolli Fire per Oikos

Chemolli Fire per Oikos

"Oikos" è un sostantivo di origine greca che significa casa e richiama l’habitat naturale dei prodotti dell’azienda, che, nel 2015 ha festeggiato i 25 anni della sua fondazione.

Oikos Venezia progetta, produce e testa porte blindate su misura e dagli alti standard qualitativi nella sua sede di Gruaro, a 50km da Venezia. Tutta la produzione è certificata e le fasi di lavoro vengono svolte in azienda, punto di forza che permette la realizzazione di un prodotto unico, interamente made in Italy e dal design ricercato.

Intervista rilasciata dal Sig. Fabio Buscato, titolare di Oikos

Quale lavorazione o consulenza ha svolto Chemolli Fire per la Sua azienda?
La Chemolli Fire ci ha seguito nell’iter certificativo EI120 per due linee di porte della nostra gamma produttiva, supportandoci sia nelle scelte tecniche che in tutta la parte documentale.

Che valore aggiunto ha portato per la Sua azienda l’intervento di Chemolli Fire?
Il supporto di un interlocutore di così elevate competenze tecniche e operative ha sicuramente arricchito il nostro staff tecnico di elevate conoscenza in materia difficilmente reperibili in modo autonomo.

L’intervento di Chemolli Fire ha migliorato il rapporto di fiducia qualità – prodotto con i Suoi clienti?
Diventa logica conseguenza al raggiungimento di alti valori prestazionali elevare sempre di più il rapporto fiducia qualità-prodotto con il mercato.

Riesce ad aprirsi a nuovi clienti o mercati dopo l’intervento di Chemolli Fire?
L’incrementare i valori prestazionali del prodotto ha come obiettivo principale l’arricchire la proposta commerciale di contenuti che contribuiscono a dare un valore aggiunto al prodotto. La finalità dell’intervento fatto in collaborazione con la Chemolli aveva questo obiettivo e mi sembra che l’abbia raggiunto.

Le novità ECLISSE presentate a Batimat

Le novità ECLISSE presentate a Batimat

Appuntamento fisso dal 1994, Batimat di Parigi si conferma essere una vetrina di altissimo livello per ECLISSE. Qui dal 6 al 10 novembre presso il Parc des Expositions di Veillepinte sono state rivelate le più importanti innovazioni e novità dal mondo delle costruzioni.

“L’edizione di quest’anno ha visto una partecipazione di visitatori specializzati senza precedenti, con una massiccia percentuale di operatori provenienti dall’estero” ha detto Laurence Renevot, direttore di ECLISSE France.

ECLISSE ha riproposto a Batimat il concept espositivo che già aveva caratterizzato la sua presenza alla scorsa edizione della fiera BAU di Monaco, espressione del nuovo posizionamento e payoff aziendale “Vediamo Oltre”. La struttura, composta da un’area ospitality centrale e quattro portali con video wall integrati comunica l’immagine innovativa e futuristica dell’azienda. “In questo stand il visitatore è invitato a vedere da vicino e riconoscere i prodotti nella loro versione grezza, così può coglierne tutte le caratteristiche esclusive che li rendono diversi dalla concorrenza. Questi dettagli sono fondamentali tanto nella fase di posa in opera quanto nella resa estetica finale” ha dichiarato Luigi De Faveri, presidente di ECLISSE.

ECLISSE ha ricevuto la nomination al concorso innovazione 2017 di Batimat nella categoria espositore per il prodotto Unique 32 dB. Il prodotto, presentato in esclusiva mondiale è la prima soluzione acustica per porta scorrevole a scomparsa dell’azienda. Grazie a speciali materiali fono assorbenti, questo prodotto è in grado di ridurre il rumore tra le stanze garantendo un abbattimento acustico pari a 32 dB. Il prodotto (soluzione controtelaio e pannello porta) è disponibile sia con prestazioni 32 dB che 35 dB (certificata da PV n°144-2016-IAP rev.1). Tutti i vantaggi di una porta a scorrevole a scomparsa ora hanno in più il benessere del comfort acustico.

Ogni elemento è stato progettato per garantire l'insonorizzazione della porta. Quando la porta è chiusa, si attivano apposite guarnizioni che sigillano l'intero perimetro, insonorizzando l'intero foro porta. La particolare stratigrafica del pannello garantisce alte prestazioni fonoisolanti. Gli stipiti acustici sono già fresati e pronti per l’applicazione delle guarnizioni acustiche. Applicati sulla porta e sugli stipiti, sigillano il perimetro della porta, chiudendo tutti gli interstizi fra porta e stipiti sia nello spazio della battuta che nello spazio all’interno della bocca del cassone.

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Posatori e manutentori di porte tagliafuoco: certificazione professionale con ICIM, primo ente italiano accreditato secondo la norma UNI 11473-3

Posatori e manutentori di porte tagliafuoco: certificazione professionale con ICIM, primo ente italiano accreditato secondo la norma UNI 11473-3

Arriva la certificazione professionale per gli operatori della sicurezza: ICIM, ente di certificazione indipendente, ha ottenuto l’accreditamento per la certificazione dei posatori e manutentori di chiusure resistenti al fuoco e/o per il controllo del fumo, primo organismo di certificazione italiano ad essere accreditato da Accredia secondo la UNI 11473-3. E’ una delle norme sviluppate in base alla legge 4/2013 per disciplinare le figure professionali non regolamentate, ovvero i moltissimi professionisti che non hanno albi, collegi o un riconoscimento a livello legislativo e per i quali la UE sta sviluppando un sistema condiviso di riconoscimento delle competenze e delle professionalità che consenta la libera circolazione tra gli stati membri.

Sono le stesse imprese del comparto a chiedere che i propri operatori siano riconosciuti come figure professionali. La certificazione secondo la UNI 11473-3 completa e integra la legislazione in materia antincendio, è volontaria e costituisce un’importante novità per gli operatori che ora dispongono di una norma di riferimento per i loro interventi su questi importanti dispositivi di sicurezza che, per essere efficaci, devono essere regolarmente manutenuti oltre che correttamente posati e accessoriati.

Ma cos’è una certificazione secondo la UNI 11473-3? Di fatto è un esame – per quattro diversi profili professionali - che verifica i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’installatore e del manutentore di chiusure resistenti al fuoco e/o per il controllo del fumo: conoscenza delle caratteristiche dei serramenti, tecniche di montaggio e fissaggio “a regola d’arte”, controlli periodici di legge e manutenzione straordinaria, cura delle fasi documentali, rendicontazione delle procedure, requisiti formativi (oltre alla comprovata esperienza professionale, infatti, l’esame richiede un attestato di formazione specialistica nel settore delle chiusure resistenti al fuoco).

La certificazione volontaria di manutentore di chiusure tagliafuoco riguarda una figura professionale che diversamente non ha “patenti” da esibire e che in questo modo può vedere riconosciuto il proprio ruolo:offre un importante strumento di valutazione a tutti i fruitori civili e industriali dei servizi antincendio: le grandi utenze pubbliche - a partire da scuole, ospedali e P.A. - le aziende - che restano, oltretutto, corresponsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro - e tutti i privati che ovunque si trovino devono poter avere garanzie di sicurezza e di tutela dei propri investimenti, affidandosi a professionisti la cui competenza è garantita dalla certificazione.

“Se garantire la sicurezza è un ‘must’ che passa anche attraverso le porte tagliafuoco, la competenza certificata di installatori e manutentori è la testimonianza di tale garanzia – dice Gaetano Trizio, amministratore delegato ICIM S.p.A. – La certificazione, oggi ancora volontaria, marca la differenza di quelle figure professionali che hanno fatto della competenza il proprio segno distintivo. In questo contesto ICIM sottolinea la forte leadership nel settore della sicurezza perché primo in Italia, è accreditato per una norma il cui obiettivo è regolamentare le professioni che operano nel comparto a garanzia delle prestazioni e a tutela dell’utenza finale. ”.

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