AERtetto - Basilica di S. Andrea Apostolo a Mantova

AERtetto - Basilica di S. Andrea Apostolo a Mantova

La Basilica di S. Andrea Apostolo in Mantova è stata la protagonista di un complesso intervento di recupero della copertura, sia della navata principale, sia delle cappelle laterali. Oggi la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù ha un nuovo tetto: sicuro, impermeabile e ventilato, grazie anche al contributo di AERtetto.


Leon Battista Alberti l’aveva progettata secondo i dettami rinascimentali; da sempre la Basilica di S. Andrea Apostolo è il cuore religioso di una città unica, protagonista della storia d’Italia e chiamata quest’anno a rivivere, seppur in parte, gli antichi fasti dei Gonzaga con la nomina a Capitale Italiana della Cultura per il 2016. Anche per farsi trovare pronta a quest’appuntamento, S. Andrea aveva bisogno di un deciso intervento sulla copertura, di un nuovo tetto, sicuro, performante, capace di mantenere le proprie caratteristiche inalterate nel tempo ed AERetto ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo.


Il progetto di manutenzione straordinaria delle coperture di navata e cappelle laterali aveva l’obiettivo di impermeabilizzare il tetto, creando un nuovo sistema che prevedesse l’aerazione sotto il manto in coppi e che potesse garantire una maggior durabilità, sia della guaina, che dei coppi, oltre al fissaggio meccanico degli stessi.
Completato l’intervento di impermeabilizzazione è stato riposizionato il manto di copertura, utilizzando i coppi coperta di recupero preesistenti ed integrandoli con elementi nuovi, posizionati a canale, analoghi per forma, materiale e colore. I coppi sono stati posati con sovrapposizione di almeno 9 cm, utilizzando i Piedini AERcoppo®, di rialzo e bloccaggio per i coppi canale, ed i ganci in acciaio inox per i coppi coperta di recupero.

Il progetto di manutenzione straordinaria delle coperture di navata e cappelle laterali aveva l’obiettivo di impermeabilizzare il tetto, creando un nuovo sistema che prevedesse l’aerazione sotto il manto in coppi e che potesse garantire una maggior durabilità, sia della guaina, che dei coppi, oltre al fissaggio meccanico degli stessi.
Completato l’intervento di impermeabilizzazione è stato riposizionato il manto di copertura, utilizzando i coppi coperta di recupero preesistenti ed integrandoli con elementi nuovi, posizionati a canale, analoghi per forma, materiale e colore. I coppi sono stati posati con sovrapposizione di almeno 9 cm, utilizzando i Piedini AERcoppo®, di rialzo e bloccaggio per i coppi canale, ed i ganci in acciaio inox per i coppi coperta di recupero.

Concorso Internazionale di idee per la valorizzazione di Corte Grande

Concorso Internazionale di idee per la valorizzazione di Corte Grande

CereaBanca1897, bandisce il concorso internazionale di idee “La corte ideale” per la valorizzazione del complesso di Corte Grande situato in Canedole di Roverbella (Mn), emblematico esempio di corte rurale il cui impianto originale risale tra il XV e XVI secolo, recentemente acquisito dall’Istituto. Il concorso mira alla valorizzazione di questo sito che per anni è stato un vero e proprio modello sociale ed organizzativo del lavoro di campagna e oggi può diventare un luogo di opportunità, un laboratorio dove sperimentare nuovi format e idee per far rivivere in forma e con funzioni contemporanee la corte.

Il concorso è partito ufficialmente il 31/10/2017 e terminerà il 16/03/2018; in questo arco temporale sono previste visite in sito per i concorrenti ed una campagna mediatica sul web rivolta ad una platea internazionale. Sono già stati presi contatti con l'università di architettura di Baku (Azerbaijan) e con alcuni stakeholder di Vilnius (Lituania).  Compatibilmente con i tempi serrati delle attività del bando, Cerea Banca ha previsto di presentare il progetto in alcune importanti location internazionali; in affiancamento all'istituto alcune aziende partner avranno modo di accompagnare la delegazione all'estero ed intraprendere relazioni commerciali con i territori in cui verrà presentato il bando.

In tal senso l'obiettivo della Banca è quello di facilitare l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese che hanno la necessità di essere accompagnate nella fase di start-up delle loro esperienze all'estero.

Questo argomento unitamente alla valorizzazione del Sito ricade precipuamente nella strategia mutualistica dell'Istituto che sposta parte del suo impegno nel campo sociale, orientandosi a creare le condizioni per rifertilizzare il tessuto commerciale e produttivo dei territori in cui è radicata.

La segreteria del concorso è posta presso la Sede di CereaBanca 1897, via Paride 30 – 37053 Cerea (Vr), email : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il bando del concorso, redatto in italiano, inglese e russo, è disponibile sul presente sito.

I concorrenti dovranno realizzare elaborati e schemi grafici atti a spiegare l’dea progettuale.

Sarà possibile:

-Accedere ai luoghi del concorso, previa richiesta di appuntamento nelle giornate del 10/11/2017, 24/11/2017,15/12/2017;
-Formulare domande o chiedere informazioni fino al 31/12/2017, che verranno pubblicate in forma anonima sul presente sito ;
-Accedere a materiali digitali (disegni, foto, video, notizie storiche), previa richiesta via email alla segreteria del concorso.

La partecipazione è libera e gratuita ed è rivolta a progettisti, studenti, operatori del real estate e del settore turistico-ricettivo, non sono presenti limitazioni territoriali relative alla provenienza dei partecipanti.

La giuria del concorso è presieduta dal coordinatore, Arch. Luca Bezzetto, che si avvarrà dell’ausilio di un comitato tecnico composto da:

-Dott. Luca Paolo Mastena, presidente di CereaBanca1897;

-Dott.sa Antonella Annibaletti, sindaco di Roverbella (Mn)

-Arch. Vittorio Merlo, collaboratore dello Studio Bezzetto;

-Arch. Nicoletta Tosco, Vice Presidente di Appio Spagnolo;

-Alberto Rino Chezzi, artista di San Marino;

-Enrico Fiorini, sommelier e professionista della ristorazione;

-Cristina Fraccaroli, esperta di progettazione internazionale e finanza agevolata;

La valutazione dei progetti avverrà sulla base dei seguenti criteri:

-Originalità dell’idea proposta;

-Tutela dei valori morfologici, storici ed architettonici del complesso;

-Sostenibilità ambientale del progetto;

-Sostenibilità economica del progetto.

I lavori della giuria termineranno entro il 06/04/2018 e la premiazione avverrà il 15/04/2018, presso la sede di CereaBanca1897.

I premi ai vincitori sono così stabiliti:

-Primo premio: € 5.000,00;

-Secondo premio: € 3.000,00;

-Terzo premio: € 1.000,00.

L'evento gode del patrocinio del Comune di Roverbella (Mn), dell'Associazione Appio Spagnolo e vede la collaborazione con alcune aziende del territorio in cui Cerea Banca opera; l'elenco delle aziende partner e dei patrocini sarà costantemente aggiornato sull'apposita sezione del sito di Cerea Banca 1897 dedicata al Concorso.

Per ogni informazione rivolgersi alla segreteria del concorso: email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Michelini e Gola, giovani architetti mantovani pronti al decollo con l’Albania

Michelini e Gola, giovani architetti mantovani pronti al decollo con l’Albania

MANTOVA - Architetti under 30 hanno riprogettato il centro di Fier, capitale mercantile dell'Albania. Ecco il loro progetto e la loro società, la Mau.
"È il nostro primo lavoro importante. L’obiettivo è portare gli abitanti a vivere la città".

Determinati nel raggiungere il loro obiettivo, consapevoli che per chi parte da zero la strada è inevitabilmente, ma non eternamente, in salita. Ecco perché Andrea Michelini e Giacomo Gola non hanno paura di mettersi in gioco e per diventare architetti hanno deciso di investire su loro stessi. Lavorare per crearsi un lavoro. «Entrambi ci siamo sempre dati da fare con occupazioni che non c’entrano con la nostra professione – confida Michelini – per autofinanziare il nostro sogno di diventare architetti». E un mattoncino alla volta quel desiderio sta diventando realtà.

Mettersi in gioco e allargare le proprie prospettive è il passo successivo. D’altronde di prospettive vivono gli architetti, no? E così il destino li ha spinti all’estero per il primo progetto importante della loro carriera. «Più precisamente in Albania», racconta Michelini, che ha vissuto a Tirana per sei mesi e ha collaborato prima come assistente e poi come project manager per Mam foundation of contemporary art, la più importante fondazione di arte contemporanea albanese. «Grazie a una compagna d’università albanese, Amarda Velçani, conosciuta tramite un coinquilino con cui faceva un laboratorio, abbiamo saputo dei progetti di rigenerazione urbana in corso e abbiamo deciso di partecipare a un bando per la cittadina di Fier – racconta – È nato tutto quasi per scherzo. Si è trattato della nostra prima occasione per pesare e l’abbiamo fatto in gruppo». Otto persone, per la precisione. Cinque ex compagni di università, un “jolly” e due senior, «fondamentali per le loro conoscenze e per garantire competitività alla nostra formazione: sono Giancarlo Franchini, presidente dell’ordine degli architetti di Verona e Giuseppe Cappochin, presidente dell’ordine nazionale degli architetti, anche il figlio Davide è con noi». Il gruppo di architetti ha così fondato una società, la Mau Architecture . «Metabolismo architettonico urbano – specifica Andrea – un nome trovato in tempi strettissimi, su due piedi, che però rispecchia bene quello che siamo», sorride. Sono un gruppo eterogeneo di architetti, con competenze e capacità diverse. «Gola è stato chiamato da Mau in occasione del progetto di Fier – lo introduce Michelini – ho pensato immediatamente a Giacomo, caro amico e bravissimo architetto, che con estrema intelligenza e passione ha preso parte al lavoro dimostrando grande professionalità tanto da essere fagocitato nel gruppo che oggi si è consolidato».

Michelini ci guida allora nel progetto Fier. «È stato un percorso lungo. Grazie ad Amarda abbiamo proposto il nostro modello al comune, dopodiché abbiamo tenuto tutto in stand by per un anno prima di partecipare alla Biennale di Venezia con la fondazione albanese per aggiudicarci il padiglione dell’Albania. Siamo arrivati in finale superati solo da un gruppo di Harvard. Purtroppo e per fortuna, visto che ci ha permesso di consolidare i rapporti con l’Albania e la Mam. Il lavoro per Fier vero e proprio è iniziato a febbraio di quest’anno, eravamo tre studi selezionati per la fase finale del concorso».

La mission era immaginare il nuovo centro storico della città. I giovani di Mau, ispirandosi a linee guida di respiro europeo sul modello delle riqualificazioni di Lubiana o Bristol hanno sviluppato la loro idea. «In Albania non si è mai pensato in passato alla qualità architettonica e la qualità sociale degli edifici è pressoché inesistente. Il percorso di crescita spontanea che si è sviluppato dal 1997, con la nascita di moltissime abitazioni illegali, ha peggiorato la situazione ed è stato un primo problema da superare nella progettazione». Fier poi è un agglomerato commerciale, il polo fieristico dell’Albania durante il comunismo, senza un centro storico di particolare interesse. «Così abbiamo deciso di valorizzare il fiume che divide la città in due. Un corso d’acqua particolarmente inquinato che una volta ripulito potrà diventare elemento di dialogo tra le parti e non un limite. Nel nostro progetto la pedonabilità del centro è stato un punto di forza determinante. Abbiamo ridisegnato la zona con un anfiteatro naturale che permetta di avvicinarsi al fiume e valorizzarlo. L’edificio multifunzionale è pensato come landmark che interagisce con i diversi assi direzionali permettendo l’accesso a un livello più alto dove le persone possono godere del nuovo paesaggio urbano». Il progetto è ambizioso, visto il punto di partenza davvero complesso da cui si parte, ma il via ai cantieri è previsto per il prossimo anno.

L’Albania vuole crescere e proiettarsi sempre più al centro dell’Europa. Nel suo futuro ci sarà un po’ di Mantova, il lavoro di Michelini e Gola e le competenze dell’assessore di via Roma Lorenza Baroncelli, alle prese con la riqualificazione di Tirana. Del resto anche a Mantova il ripristino di aree dismesse è d’attualità, con il progetto San Nicolò. Chissà che un domani non possa toccare anche ad Andrea e Giacomo di ripensare la loro città.

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