Superbonus 110%, tutto quello che c'è da sapere

Superbonus 110%, tutto quello che c'è da sapere

L'agenzia delle Entrate ha rilasciato il 24 luglio 2020 una guida all'superbonus, fornendo tutte le indicazioni per comprenderlo e conoscerne tutti i requisiti per beneficiarne.

Il Superbonus è uno degli interventi per il rilancio dell'economia dopo l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e consiste nell'incremento del 110% dell'aliquota di  detrazione  delle spese  sostenute  dal  1°  luglio  2020  al  31 dicembre 2021. Ciò a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Per tutti gli interventi non rientranti nelle tipologie aventi diritto al bonus restano applicabili le agevolazioni già previste dalla normativa vigente. Qualora un intervento dovesse rientrare in differenti categorie agevolabili, il contribuente potrà avvalersi di una sola delle predette  agevolazioni. Se invece, vengono realizzati più interventi riconducibili a diverse agevolazioni, il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi.
La detrazione per i suddetti interventi spetta ai soggetti che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei  lavori o al momento del sostenimento delle spese. Quindi il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
• i condomini;
• persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
• gli Istituti autonomi case popolari (IACP), a cui il bonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022;
• le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
• dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
• dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, e come tutte le detrazioni d'imposta, tale agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
Tale detrazione può essere fruita come contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi, oppure come cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, di altri soggetti e di istituti di credito e intermediari finanziari.
Per usufruire del bonus è necessario richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta il diritto alla detrazione d'imposta. È necessario, inoltre, richiedere, sia ai fini dell’utilizzo diretto in dichiarazione del Superbonus che dell’opzione per la cessione o lo sconto l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, per gli interventi di efficientamento energetico, e l’asseverazione da parte dei professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, per gli interventi antisismici.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Cessione del credito e sconto in fattura. Scopri come riqualificare il tuo edificio o abitazione praticamente gratis

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Abbatti i costi di riqualificazione energetica grazie a Valore Energia


Grazie alla cessione del credito ed allo sconto in fattura previsto dal nuovo Ecobonus 110%, Valore Energia è in grado di abbattere i tuoi costi per l'efficientamento energetico.
I mesi di marzo ed aprile del 2020 sono stati duri per tutti i settori produttivi, anche per quello legato all’efficientamento energetico degli edifici.
L’emergenza coronavirus ha praticamente paralizzato quasi tutte le attività dell’economia italiana, costringendo il governo ad approvare misure di lockdown.
Ma dopo ogni periodo di crisi di solito si aprono delle nuove opportunità. Opportunità che nel nostro settore sono legate all’approvazione degli ecobonus del 110% che potrebbero, grazie allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, in alcuni casi, permettere anche di realizzare i lavori di efficientamento energetico praticamente gratis.
Questo ecobonus è quindi un'occasione unica per abbattere i costi di questi interventi come noi di Valore Energia sappiamo benissimo visto che siamo specializzati proprio in questi servizi al contribuente!
In questo articolo quindi proviamo a fare il punto su questi nuovi ecobonus cercando di illustrare al meglio il nostro servizio. Continua a leggere per scoprire di più!

Validità delle detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico
Le misure previste a sostegno dell’edilizia e del settore dell’efficientamento energetico saranno valide a partire dal 1°luglio 2020 e si potranno fino al 31 dicembre 2021. Se avete già iniziato questo tipo di lavori prima del lockdown non temete: a fare fede sarà infatti la data della fattura con la quale salderete questi lavori. Basterà quindi saldarla dopo il 1° luglio 2020.

Le novità principali dell’ecobonus
Le novità principali di questa misura di sostegno all’economia riguardano soprattutto l’ammontare dei contributi, gli interventi che ne possono usufruire ed i requisiti necessari ad essi. Cerchiamo di fare il punto qui di seguito.
1. L’aliquota della detrazione fiscale è del 110%; questo in pratica significa sarà possibile realizzare i lavori gratis!
2. Le modalità con cui sarà possibile riscuotere gli incentivi: sconto in fattura e cessione del credito d’imposta.
3. Gli interventi che potranno usufruire di queste detrazioni sono di più rispetto alle precedenti detrazioni fiscali.
4. Per quanto riguarda i requisiti di questi interventi è necessario che questi assicurino il miglioramento di 2 almeno classi energetiche attestate con APE salvo casi particolari. Inoltre l'intervento che effettuerete dovrà essere sempre abbinato ad interventi di rifacimento o sostituzione impianti termici invernali o raffrescamento.
Le novità previste, ovviamente non si fermano qui. Quello che abbiamo scritto fino a questo momento è solamente un breve riassunto delle novità principali previste dal DL Rilancio. Per conoscerle più in dettaglio ti invitiamo a consultare il nostro sito web valorenergia.it

A quanto ammontano questi incentivi del 110%?
Le agevolazioni previste per gli interventi prevedono una spesa massima di:

•    30.000 Euro: per gli interventi di sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici, di edifici familiari: pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo;
•    60.000 Euro: per gli interventi di isolamento termico;
•    48.000 Euro: per gli interventi sul fotovoltaico o sistemi di accumulo;

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Superbonus 110%: ecco tutte le modifiche in arrivo

Superbonus 110%: ecco tutte le modifiche in arrivo

Una sintesi operativa di tutte le novità apportate al meccanismo del c.d. “Superbonus” per gli interventi finalizzati al risparmio energetico e consolidamento antisismico, in corso di approvazione dal Parlamento in fase di conversione in legge del D.L. 34/2020.

È in corso di approvazione in Parlamento la conversione in legge del c.d. “Decreto Rilancio”, il D.L. 19/05/2020, n. 34, che - tra i tanti interventi - ha introdotto il c.d. “Superbonus” con le detrazioni potenziate al 110% sugli interventi finalizzati al risparmio energetico e al consolidamento antisismico, regolati dagli artt. 119 e 121 del D.L. 34/2020.

Dopo settimane di valutazioni e trattative, è emerso un testo che potrebbe essere quello che sarà portato alla conversione in legge (vedi allegato a questo articolo, che comprende anche il testo degli articoli in questione coordinato con le modifiche). Di seguito una sintesi delle modifiche introdotte, mentre per una Scheda tematica completa sulle agevolazioni in questione, come delineate dalla versione originale dei menzionati artt. 119 e 121 del D.L. 34/2020 (tutt’ora vigente alla data di redazione di questo articolo), vedi Superbonus risparmio energetico e consolidamento antisismico.

Si tratta comunque di indicazioni non definitive, e suscettibili di ulteriori modifiche.

UNITÀ IMMOBILIARI AUTONOME E INTERVENTI SULL’INVOLUCRO - Estensione esplicita degli interventi di tipologia 1 (Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali oppure inclinate) a edifici unifamiliari nonché unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
Gli interventi in questione appaiono conseguentemente esclusi sulle singole unità immobiliari in edifici che non rispondano alle caratteristiche indicate.

NUOVI MASSIMALI INTERVENTI SULL’INVOLUCRO - Rimodulazione dei massimali per interventi di tipologia 1 (Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali oppure inclinate) come segue:
- 50.000 Euro per edifici unifamiliari e unità immobiliari autonome
- 40.000 Euro moltiplicato il numero delle unità immobiliari dell’edificio per edifici fino a 8 u.i.
- 30.000 Euro moltiplicato il numero delle unità immobiliari dell’edificio per edifici con più di 8 u.i.

COLLETTORI SOLARI - Estensione degli interventi di tipologia 2 (Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti sulle parti comuni degli edifici) anche ai collettori solari, nonché alla sostituzione della canna fumaria esistente con sistemi multipli o collettivi nuovi.

NUOVI MASSIMALI INTERVENTI IMPIANTISTICI - Rimodulazione dei massimali per interventi di tipologia 2 (Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti sulle parti comuni degli edifici) come segue:
- 20.000 Euro moltiplicato il numero delle unità immobiliari dell’edificio per edifici fino a 8 u.i.
- 15.000 Euro moltiplicato il numero delle unità immobiliari dell’edificio per edifici con più di 8 u.i.

UNITÀ IMMOBILIARI AUTONOME E INTERVENTI IMPIANTISTICI - Estensione esplicita degli interventi di tipologia 3 (Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti in edifici unifamiliari) a unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
Gli interventi in questione appaiono conseguentemente esclusi sulle singole unità immobiliari in edifici che non rispondano alle caratteristiche indicate.

IMPIANTI A BIOMASSA - Estensione degli interventi di tipologia 3 (Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti in edifici unifamiliari) anche ai collettori solari, nonché a impianti a biomassa con classe di qualità 5 stelle ai sensi del D.M. 186/2017 (ma solo in caso di sostituzione di preesistente impianto a biomassa).

EDIFICI VINCOLATI - Disposizione che per gli edifici vincolati, nei quali sia impossibile la realizzazione delle tre tipologie di interventi di cui al c.d. “Superbonus” per via di regolamenti edilizi, urbanistici o ambientali, sono comunque agevolati al 110% tutti gli altri interventi rientranti nel c.d. “Ecobonus” (vedi Le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico (c.d. “Ecobonus”)).

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE - Esplicita ammissione all’agevolazione anche degli interventi di demolizione e ricostruzione, entro i limiti previsti per ciascuna tipologia di intervento.

SISTEMI DI MONITORAGGIO STRUTTURALE - Estensione del Sismabonus potenziato anche alla realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale a fini antisismici, se eseguiti congiuntamente all’intervento di consolidamento vero e proprio.

ASSOCIAZIONI NON LUCRATIVE - Estensione dell’ambito soggettivo di applicazione alle associazioni non lucrative.

LIMITI PER LE PERSONE FISICHE - Limite alla fruizione per le persone fisiche a due unità immobiliari autonome (nessun limite per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici). Scompare, di converso, il limite della destinazione ad abitazione principale dell'edificio unifamiliare o dell'unità immobiliare autonomma per gli interventi impiantistici.

PREZZARI - Previsione di emanazione di specifici prezzari ai fini della necessaria attestazione di “congruità” delle spese che il tecnico deve rilasciare al termina dei lavori. Nelle more, si fa riferimento ai prezzari regionali delle opere pubbliche, ai listini delle Camere di commercio oppure ai prezzi correnti di mercato.

ESCLUSIONE DI DETERMINATE CATEGORIE CATASTALI - Esclusione dal bonus delle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
- A/1 - Abitazioni di tipo signorile
- A/8 - Abitazioni in ville
- A/9 - Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici

SCONTO IN FATTURA - Con riferimento allo sconto in fattura, precisazione che il credito di imposta spettante al fornitore è pari alla detrazione originariamente spettante al beneficiario, indipendentemente dal livello dello sconto applicato. Ciò al fine di tenere conto del fatto che le detrazioni hanno una aliquota pari al 110% della spesa, mentre lo sconto non può ovviamente essere superiore all’intero importo della spesa sostenuta.

PLURALITÀ DI FORNITORI - Con riferimento allo sconto in fattura, precisazione che tale sconto può essere operato anche da una pluralità di fornitori che abbiano concorso all’effettuazione degli interventi che danno titolo alla detrazione.


Nota a cura di Dino de Paolis
Direttore Bollettino di Legislazione Tecnica

Scopri Frigo e il Sistema Fotovoltaico ITP

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Realizzazione di un sistema fotovoltaico su un edificio industriale

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Ecobonus 110%, tutte le misure per ristrutturare casa a costo zero

Ecobonus 110%, tutte le misure per ristrutturare casa a costo zero

In attesa che il Decreto Rilancio riceva i decreti attuativi, ecco chi può beneficiare della maxi detrazione e per quali interventi edilizi

Riqualificazione energetica, misure antisismiche, cappotto termico e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Sono solo alcuni degli interventi incoraggiati dal Decreto Rilancio con il superbonus del 110% per ristrutturare casa. Un incentivo volto a rimettere in moto il settore edilizio e che darà la possibilità a milioni di italiani di apportare migliorie alle proprie abitazioni. In attesa del decreto attuativo, maggiori ragguagli sono arrivati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

I beneficiari – I soggetti che potranno usufruire del superbonus 110% sono: le persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari; i condomini; gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Per quanto riguarda i condomini, essi devono essere legalmente costituiti (cioè avere almeno due proprietari e due unità immobiliari). In questo modo potranno sempre ottenere le detrazioni fiscali del 110%, anche se all’interno ci siano seconde abitazioni o unità immobiliari di proprietà di società. Nel caso invece degli edifici unifamiliari l’ecobonus sarà fruibile per le abitazioni principali. Le seconde case dovrebbero essere coperte dalla misura se non di lusso.

Gli interventi – L’articolo 119 del Decreto Rilancio spiega quali sono i lavori che possono accedere al nuovo superbonus. I più importanti vengono definiti interventi trainanti, perché oltre a usufruire di detrazione Irpef e Ires del 110%, se associati ad altri lavori di risparmio energetico “qualificato” o all’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, estendono il superbonus 110% anche a questi ultimi. Per accedere agli incentivi i lavori dovranno essere svolti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Vediamo nello specifico quali sono le migliorie che rientrano nelle detrazioni.

I lavori trainanti – I cosiddetti interventi trainanti sono tre e usufruiscono del superbonus 110%:

1.  Interventi di isolamento termico (cappotto termico) delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso. La spesa massima è di 60mila euro per unità immobiliare dell’edificio.

2.  Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati a condensazione, a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, microcogenerazione. In questo caso la spesa deve essere al massimo di 30mila euro per unità immobiliare dell’edificio.

3.  Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo e di microcogenerazione. Le spese non devono superare i 30mila euro.

Ricarica dei veicoli elettrici – Le colonnine per la ricarica delle auto elettriche sono uno degli interventi che, se svolti congiuntamente ad almeno uno dei lavori trainanti, ricadono nella detrazione del superbonus. Esse erano già agevolate al 50%, ma se verranno installate insieme agli interventi descritti sopra saranno praticamente gratuite.

Il bonus facciate – Per quanto riguarda il restauro delle facciate degli edifici, come la pulizia o la tinteggiatura esterna, esiste già un bonus del 90%, introdotto con la Legge di Bilancio 2020. Non è previsto nessun aumento dal 90% al 110%, ma chi ha intenzione di effettuare lavori sulle facciate esterne delle abitazioni potrà scegliere se passare al nuovo superbonus. Il meccanismo è sempre lo stesso: per usufruire delle nuove detrazioni bisogna agganciare i lavori a uno degli interventi trainanti. Il passaggio da un’agevolazione all’altra comporta però dei requisiti più stringenti, a cui bisogna fare attenzione. Il “vecchio” bonus facciate del 90% interessa tutti i contribuenti (anche le imprese e le società) e riguarda tutti gli immobili che si trovano in zona A e B. Il superbonus invece, come spiegato prima, si applica alle persone fisiche ma non nell’esercizio d’imprese, arte o professioni; ai condomini e agli Iapc, ma solo per lavori eseguiti sulle prime abitazioni.

Gli infissi – La detrazione fiscale del 110% riguarda ristrutturazioni pesanti e non lavori come il restauro di singoli appartamenti all’interno dei condomini. Usando però il meccanismo degli interventi trainanti, la sostituzione degli infissi potrebbe godere dell’aliquota del 110% se realizzata insieme al cappotto termico. Stesso discorso vale per esempio per la posa in opera di schermature solari, motivo per cui si consiglia a chi avrà la possibilità di attivare uno dei lavori trainanti di valutare e programmare anche altri interventi.

Il sismabonus – Il Decreto Rilancio estende la detrazione del 110% anche agli interventi antisismici per la messa in sicurezza degli edifici svolti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le abitazioni che possono beneficiare del bonus sono quelle che si trovano sulle zone sismiche 1, 2 e 3, con esclusione della zona 4. In quanto non si tratta di una nuova agevolazione, ma dell’adeguamento dell’aliquota, restano applicabili i precedenti limiti di spesa, cioè 96mila euro per ogni unità immobiliare e una nuova detrazione massima di 105.600 euro per ciascuna unità. Questo tipo di lavori non richiedono l’aggancio agli interventi trainanti per usufruire della detrazione, quindi essi potrebbero essere sempre agevolati, anche nel caso si tratti di seconde abitazioni, come ville al mare. Il dubbio riguarda invece gli immobili adibiti ad attività produttive: pur rientrando nella previsione agevolativa del sismabonus, il nuovo incentivo è concesso alle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di impresa, articoli e professioni (imprenditori individuali ad esempio). Per questo motivo si attendono comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Impianti fotovoltaici – Superbonus del 110% che spetta anche alle installazioni di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo. L’unica prerogativa è che siano eseguite congiuntamente agli interventi trainanti o a quelli riguardanti il sismabonus.

Salto di classe energetica – Tutti gli interventi descritti in precedenza devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, o se non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare attraverso l’attestato di prestazione energetica (Ape) rilasciato da un tecnico abilitato. Questa richiesta andrebbe però chiarita, in quanto l’Ape certifica la prestazione energetica delle singole unità immobiliari e non dell’intero fabbricato. Sembrerebbe quindi che tutte le singole abitazioni debbano certificare il doppio salto di classe energetica o il conseguimento di quella più alta.

Metodi di pagamento – Chi deciderà di avviare i lavori e usufruire del superbonus potrà optare per la detrazione fiscale o per un contributo sotto forma di sconto sul prezzo dovuto all’impresa. Quest’ultima anticiperà il bonus e lo recupererà dal fisco come credito d’imposta. Tale credito potrà in alternativa essere ceduto ad altri soggetti come banche, assicurazioni o altri intermediari abilitati. Un meccanismo, questo, che potrebbe però scoraggiare le piccole imprese edili, che non sempre possono permettersi un mancato incasso per poi risparmiare sulle tasse in futuro. Il rischio è che le aziende decidano di rinunciare ai lavori per non rimetterci.

 

Articolo realizzato in collaborazione con il master biennale in giornalismo della IULM, contenuto a cura di Benny Mirko Procopio.
Fonte RTI Spa

Vuoi abbattere i costi di riqualificazione energetica? Scopri come grazie a Valore Energia

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Grazie allo sconto in fattura previsto dal nuovo Ecobonus 110%, Valore Energia è in grado di abbattere i tuoi costi per l'efficientamento energetico.

Cerchi dei finanziamenti per l'efficientamento energetico degli edifici? In questo approfondimento Valore Energia ti fornirà le informazioni necessarie per usufruire dell'ecobonus del 110% che previsto dal DL Rilancio e su come funziona.

Questo ecobonus sarà infatti un'occasione unica per abbattere i costi usfruendo dello sconto in fattura e del credito di imposta per i lavori di efficientamento energetico. Due possibilità che fanno di Valore Energia un'azienda leader in questi servizi al contribuente! Come?

In questo articolo abbiamo cercato di fare il punto della situazione sugli incentivi per l'efficientamento energetico cercando di riassumerli per il beneficio di tutti. Abbiamo inoltre cercato di spiegare bene come funzionano i nostri servizi che ti permetteranno di usufruire dello sconto in fattura per abbattere i costi anche del 100%!

Continua a leggere per scoprire di più.

Quali sono le novità principali dell’ecobonus 110 %?

Le novità principali dell'ecobonus al 110% riguardano principalmente due aspetti: l'aliquota ed il numero di interventi che ne possono usufruire. Analizziamo meglio queste due questioni:

1. L’aliquota dell'ecobonus sull’efficientamento energetico degli edifici passa dal 65% al 110% del costo dei lavori sostenuti.
2. Viene ampliato il numero di interventi a cui può essere applicata. Gli interventi previsti andranno dall’installazione di pannelli solari o fotovoltaici, al rifacimento delle facciate, alla sostituzione delle finestre.

Da quando e per quanto tempo avranno validità gli Ecobonus 110% del DL Rilancio?

Sarà possibile usufruire dell'ecobonus del 110% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Farà fede la data dell'effettivo pagamento dei lavori, quindi potete già iniziare a farli se prevedete di finirli dopo il 1 luglio 2020. Il nostro consiglio è quello di cominciare fin da subito, avrete sicuramente bisogno di tempo per ricevere le autorizzazioni necessarie quindi perché aspettare?

Per quanto riguarda le spese sostenute dal 1 Gennaio del 2020 ad oggi invece dovete sapere che queste possono solo ambire alla cessione del credito.

Quali sono i requisiti  per accedere alle agevolazioni del DL Rilancio?

Per avere accesso all’ecobonus del 110% del DL Rilancio gli interventi di efficientamento energetico devono rispettare i seguenti requisiti minimi:

1. Gli interventi sostenuti assicurare almeno il miglioramento di 2 classi energetiche attestate con APE (attestato Prestazione Energetica); qualora non fosse possibile il “salto” di due classi energetiche, ne basta una, sempre che porti l'edificio a rientrare nella massima classe di efficienza energetica, sempre riconosciuta tramite Ape;
2. L'intervento deve essere sempre abbinato ad interventi di rifacimento o sostituzione impianti termici invernali o raffrescamento;
3. Gli interventi effettuati devono rispettare i requisiti minimi del decreto Mise 26 maggio 2015 che definisce l’applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.

Quali interventi danno diritto all’ecobonus?

Secondo il DL Rilancio danno diritto all’ecobonus del 110% i seguenti tipi di intervento:

•  Interventi di isolamento termico;
•  Sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici;
•  Sostituzione impianti climatizzazione (riscaldamento o raffrescamento) di edifici familiari: pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo.
•  Fotovoltaico, sistemi di accumulo;
•  Tutti gli interventi già rientranti nel precedente Ecobonus;

Qual’è l’importo massimo di spesa per cui è erogato il bonus del 110%?

Le agevolazioni massime previste gli interventi sono le seguenti:

• 30.000 Euro: per gli interventi di sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici, di edifici familiari: pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo;
• 60.000 Euro: per gli interventi di isolamento termico;
• 48.000 Euro: per gli interventi sul fotovoltaico o sistemi di accumulo;

Come sarà possibile riscuotere il bonus? Cessione del credito e sconto in fattura

Le modalità di riscossione del bonus saranno sostanzialmente due: la cessione del credito e lo sconto in fattura, due modalità già presenti nel DL Rilancio del 2019. Cerchiamo di spiegare a grandi linee il loro funzionamento.

ll contribuente che effettuerà gli interventi di efficientamento energetico potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte della ditta realizzatrice dei lavori di fatto senza sborsare un euro di tasca sua. Si, hai capito bene. Lo sconto che potrete ricevere sulla vostra fattura  potrà ammontare fino al 100 % della cifra pattuita per il pagamento!

Sarà poi l'impresa che ha realizzato l'intervento a poter recuperare la cifra che ha anticipato sotto forma di credito di imposta. Credito di imposta che a sua volta sarà cedibile ad altri soggetti, come banche e intermediari finanziari, le quali procederanno a trasformarlo in un credito di imposta da riscuotere successivamente.

Valore Energia: una garanzia per usufruire dello sconto in fattura

Proprio quest'ultimo punto è quello in cui noi di Valore Energia siamo specializzati.

La nostra azienda è stata tra le prime, ancora prima dei grandi gruppi, ad utilizzare lo sconto in fattura. Abbiamo sviluppato un modello di vendita innovativo che ci ha consentito di crescere con importanti risultati, e che ci ha permesso di garantire un'operatività capillare su tutta Italia.

E' sempre stata una nostra priorità quella di utilizzare i contributi per abbassare il costo degli investimenti.

Per questo vi consigliamo di prendere contatto con i nostri consulenti che vi guideranno nella preventivazione, scelta ed in tutte le fasi che precedono i lavori oltre che durante la loro realizzazione.

Scoprite di più su: https://www.valoreenergia.it/

Il pergolato a supporto di pannelli fotovoltaici non necessita del permesso di costruire

Il pergolato a supporto di pannelli fotovoltaici non necessita del permesso di costruire

La realizzazione di un pergolato di modeste dimensioni sul quale installare un impianto fotovoltaico rientra nell’attività edilizia libera.

Nel caso di specie il ricorrente aveva depositato una SCIA per la realizzazione sul lastrico solare di un pergolato che il Comune aveva respinto vietandone la costruzione. In particolare si trattava di un’opera aperta sui lati, costituita da quattro pilastrini in legno lamellare appoggiati sul terrazzo e sormontati da piccole travi, sempre in legno lamellare, su cui era destinato ad essere installato un impianto fotovoltaico di modeste dimensioni finalizzato a produrre energia elettrica per uso domestico a servizio esclusivo dell’abitazione del ricorrente.

Il TAR Puglia-Bari con la sentenza 23/04/2020, n. 531, ha accolto il ricorso ritenendo che il pergolato sul quale installare pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rientra nel concetto di pertinenza urbanistica per la quale non è richiesto il permesso di costruire, essendo riconducibile al concetto di attività edilizia libera di cui all’art. 6 del D.P.R. 380/2001.

Tale affermazione trova conferma, secondo i giudici, nella precedente giurisprudenza amministrativa e, da ultimo, nelle disposizioni del D. Leg.vo 25/11/2016, n. 222 che, introducendo la lettera e-quater al comma 1 dell’art. 6, D.P.R. 380/2001, ha stabilito che sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo gli interventi relativi i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A (centri storici) di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 02/04/1968, n. 1444.

Al riguardo si ricorda che le principali opere che possono essere realizzate in regime di attività edilizia libera, nel rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e di tutte le normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004) sono elencate nel D. Min. Infrastrutture e Trasp. 02/03/2018.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Fotovoltaico: è made in Italy la tecnologia per celle solari “tandem” più efficienti

Fotovoltaico: è made in Italy la tecnologia per celle solari “tandem” più efficienti

Un’innovativa cella solare “tandem” in perovskite e silicio con un’efficienza record superiore al 26% è stata messa a punto da un gruppo tutto italiano composto da ricercatori ENEA del Laboratorio di Tecnologie Fotovoltaiche, Università di Roma “Tor Vergata” (con il centro CHOSE[2]), l’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia (con Graphene Labs e il suo spin-off BeDimensional). I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Joule.

La cella sviluppata è composta da due celle solari accoppiate meccanicamente una sull’altra in modo da lavorare in tandem. La cella frontale, a base di perovskite, opportunamente dimensionata, converte bene la luce blu e verde dello spettro solare, lasciando passare la luce solare rossa ed infrarossa verso la cella posteriore realizzata in silicio.

“La combinazione dei due materiali massimizza l’assorbimento dei raggi solari e produce un'elevata foto-tensione, pari alla somma delle tensioni generate dalle due singole celle, producendo in questo modo una maggiore efficienza rispetto ad una singola cella solare”, sottolinea Mario Tucci, responsabile del Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche dell’ENEA.

Due elementi chiave nella realizzazione della cella tandem hanno permesso di ottenere alta efficienza: il grafene ha migliorato le prestazioni nella cella in perovskite, mentre l’eterogiunzione con film amorfi nella cella posteriore in silicio ha consentito di aumentarne la tensione. Finora è stata ottenuta l’efficienza record del 26,3%, ma l’obiettivo è di superare il 30%.

Grazie alla tecnica messa a punto dai ricercatori italiani nella struttura tandem delle celle, è possibile conservare i vantaggi delle singole tecniche di fabbricazione, combinando la semplicità di realizzazione di film sottili in perovskite mediante “solution process” con la produzione di celle in silicio ad eterogiunzione.

 

Fonte: Enea

Energia da fonti rinnovabili: legittimità della riduzione delle tariffe incentivanti

Energia da fonti rinnovabili: legittimità della riduzione delle tariffe incentivanti

Secondo la Corte di giustizia UE, sentenza 11/07/2019, cause riunite C-180/18, C- 286/18 e C-287/18, non contrasta con il diritto europeo la normativa italiana che prevede la riduzione o la soppressione delle tariffe incentivanti precedentemente stabilite per l’energia prodotta da impianti solari fotovoltaici.

In particolare la Corte ha ritenuto compatibili con la Direttiva 2009/28/CE (recepita dal D. Leg.vo 03/03/2011, n. 28) e con i principi del diritto europeo, i meccanismi di incentivazione previsti dal D. Min. Sviluppo econ. 05/07/2012 (Quinto conto energia) e dal D. Min. Sviluppo econ. 05/05/2011 (Quarto conto energia), entrambi adottati in attuazione dell’art. 25 del citato D. Leg.vo 03/03/2011, n. 28 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE E FATTISPECIE
Secondo il sistema istituito dal D. Leg.vo 28/2011 e dai regolamenti di attuazione di cui ai Decreti ministeriali citati, al proprietario di un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica nazionale e in possesso di una determinata potenza nominale viene applicata dal GSE (Gestore dei servizi energetici) una tariffa vantaggiosa per l’energia prodotta. La possibilità di fruire di tali tariffe dipende dalla graduatoria degli operatori economici interessati nel registro informatico in cui essi sono iscritti, e può diminuire in funzione del superamento dei limiti di costi di incentivazione concessi in occasione di un precedente periodo. Nella fattispecie le società ricorrenti hanno impugnato dinanzi al TAR del Lazio e poi al Consiglio di Stato il quinto conto energia, che ha notevolmente ridotto gli incentivi alla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici, chiedendo di fruire della tariffa incentivante più vantaggiosa prevista dal quarto conto energia, in quanto gli impianti interessati soddisfacevano le condizioni per beneficiare del sistema di incentivazione previsto da quest’ultimo.

CONSIDERAZIONI DELLA CORTE UE
Per i giudici europei, ai sensi dell’art. 3, paragrafo 3, lett. a) della Direttiva 2009/28/CE, gli Stati membri non sono obbligati, al fine di promuovere l’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ad adottare regimi di sostegno. Essi godono quindi di un potere discrezionale quanto alle misure che ritengono necessarie per raggiungere gli obiettivi nazionali generali obbligatori fissati dalla normativa europea, nel rispetto comunque dei principi di certezza del diritto e di tutela del legittimo affidamento.
A tale ultimo riguardo, la Corte UE ha rilevato:
- che le disposizioni regolamentari in discorso erano state debitamente pubblicate;
- che esse erano sufficientemente precise e idonee a indicare subito a operatori economici "prudenti e avveduti" che il regime di incentivazione applicabile agli impianti solari fotovoltaici avrebbe potuto essere adeguato, o perfino soppresso, dalle autorità nazionali per tener conto dell’evoluzione di talune circostanze e che, pertanto, le disposizioni della suddetta normativa non potevano dare fondamento ad alcuna certezza in ordine al mantenimento di siffatto regime nel corso di un determinato periodo;
- con l’adozione del quinto conto energia, il legislatore italiano sembra proprio aver previsto, tenuto conto dell’evoluzione di talune circostanze, l’adeguamento di tale regime di incentivazione.

CONCLUSIONI
Considerati gli elementi sopraesposti e fatte salve le valutazioni rientranti nella competenza esclusiva del giudice del rinvio, secondo la Corte non emerge che la suddetta normativa sia tale da violare i principi di certezza del diritto e di tutela del legittimo affidamento, né che sia incompatibile con la Direttiva 2009/28/CE. Ne deriva la legittimità del meccanismo delle incentivazioni italiano e della conseguente riduzione delle tariffe di cui al D. Min. Sviluppo econ. 05/07/2012 (Quinto conto energia) rispetto a quanto previsto dal precedente D. Min. Sviluppo econ. 05/05/2011 (Quarto conto energia).

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

I vetri fotovoltaici

I vetri fotovoltaici

Le finestre fotovoltaiche sono delle vere e proprie finestre, costituite da vetri fotovoltaici che possono assorbire i raggi solari per generare l'energia elettrica necessaria a soddisfare il fabbisogno  energetico dell’immobili a cui sono applicate.

I vetri fotovoltaici si adattano i perfettamente alle esigenze dell’uomo e dell’ambiente riducendo fortemente la necessità di compromessi estetici e funzionali, possono trasformare le vetrate degli edifici in generatori di energia pulita e rendere gli edifici da elementi passivi per l’abbattimento di dispersione energetica a elementi attivi sul piano e della produzione di energia.

I vantaggi di questo sistema sono relativi allo spazio risparmiato essendo tutto integrato nel tamponamento della finestra stessa e sicuramente l’immagine tecnologica che si conferisce all’immobile.

Svantaggi invece in termini di rendimento: un impianto fotovoltaico tradizionale può essere orientato e inclinato in base all'irraggiamento solare, mentre le finestre fotovoltaiche sono posizionate a 90 gradi in verticale e per questo la produzione  è ridotta e ne risentono quindi le prestazioni.

I vetri fotovoltaici  possono essere  confrontati con altri elementi architettonici per l’Involucro edilizio, quali pannelli di rivestimento oppure il vetro stratificato di sicurezza,  il granito e marmo, l’ acciaio, etc.. a differenza di quest’ultimi però i vetri fotovoltaici non svolgono semplicemente la funzione di rivestimento, ma producono energia e consentono il controllo della luce naturale per illuminare gli interni, diffondendo i raggi solari in modo uniforme e riducendo sensibilmente effetti di riflesso sui  terminali video. Viene quindi drasticamente ridotto il calore prodotto dall'irraggiamento con la conseguenza di abbattere in alta percentuale i costi per l'impianto di raffrescamento esistente.

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Fotovoltaico, al via progetto da 14 milioni per filiera industriale in Italia

Fotovoltaico, al via progetto da 14 milioni per filiera industriale in Italia

Sviluppare in Italia una filiera industriale in grado di produrre celle fotovoltaiche super efficienti e low costericonquistare competitività nel settore. È questo l’obiettivo del progetto europeo AMPERE - Automated photovoltaic cell and Module industrial Production to regain and secure European Renewable Energy market” - finanziato con 14 milioni di euro dal programma Ue di ricerca e innovazione Horizon 2020 e al quale partecipano in Italia ENEA, CNR-IMM di Catania, la PMI Rise Technology e 3SUN del gruppo Enel Green Power, leader nel settore in Italia e capofila di AMPERE.

Il progetto punta a creare nello stabilimento catanese della 3SUN una linea produttiva che in cinque anni sia in grado di realizzare moduli fotovoltaici ad alta efficienza bifacciali ad eterogiunzione[1] su silicio per una capacità complessiva di 1 GW/anno. Questi moduli innovativi garantiscono rendimenti che superano il 23%[2], costi di produzione inferiori a 0,42 €/Wp[3], un’affidabilità di oltre 35 anni e un basso tasso di degrado delle prestazioni (inferiore a 0,5% annuo), tutti parametri superiori rispetto a quelli delle celle fotovoltaiche che dominano il mercato attuale.

All’ENEA spetta il ruolo di supporto tecnico scientifico per la simulazione computazionale, la verifica in laboratorio e soprattutto lo sviluppo e la sperimentazione di materiali innovativi, come ossidi e metalli trasparenti, in grado di massimizzare le rese delle celle ad eterogiunzione.

“Questo progetto rappresenta un’occasione unica per ricreare nel nostro paese una filiera industriale, in un settore in cui abbiamo perso la supremazia produttiva ma non quella tecnologica”, sottolinea Mario Tucci, responsabile Laboratorio Tecnologie Fotovoltaiche dell’ENEA. “Oggi abbiamo l’opportunità di rivoluzionare il mercato sviluppando know-how per aumentare le rese e abbattere i costi, creare una filiera competitiva e attraente e favorire la competitività del sistema produttivo nazionale, anche in assenza di incentivi pubblici.”

Tra partner europei del progetto anche alcuni tra i maggiori istituti scientifici, quali Fraunhofer ISE, CEA-INES (Commissariat a l’Energie Atomique et aux energies alternatives), CSEM (Centre Suisse Electronique et Microtecnique) ed EPFL (Ecole Politecnique Fédéral de Lausanne), mentre tra le industrie figurano Meyer Burgher Research AG, NorSun, Semilab e ERM (Environmental Resource Management).

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Il pannello fotovoltaico porta fiori da arredo urbano per balconi

Il pannello fotovoltaico porta fiori da arredo urbano per balconi

Scordatevi gli ingombranti pannelli fotovoltaici collocati su tetti o nei posti più isolati. Da oggi l'energia si fa con l'arredo per la casa . Ri-ambientando, società specializzata nella produzione di energie alternative e sostenibili, ha ideato un nuovo mini sistema fotovoltaico in grado di sorprendere l'acquirente dal punto di vista estetico, senza mai dimenticare del beneficio ambientale e del conseguente risparmio energetico.

«Esistono migliaia di differenti tipologie di pannelli fotovoltaici - dice Antonio Fischetto, responsabile di Ri-Ambientando - noi cerchiamo di aggiungervi quel quid che rende l’oggetto carico di un’idea migliorativa, di una nota particolare. L’elemento, di per se innovativo, trova nuovo significato ed appeal anche quando non è inutilizzato. Così abbiamo deciso di trasformare il classico pannello FV in utile porta-fiori».Il pannello da balcone nasce infatti proprio come complemento d'arredo che coniuga desing ,tecnologia ed esigenze funzionali. Si tratta di un generatore di corrente elettrica autoprodotta grazie al sole. Questi i dati tecnici: il pannello da un metro quadro da balcone contiene una tecnologia fotovoltaica vetro/tedlar semitrasparente dotato di micro-inverter per una immissione diretta di energia elettrica auto prodotta all’ impianto domestico e realizzato con celle fotovoltaiche policristalline di colore verde che ne determinano la potenza da 135 a 180 watt.  NON necessita di  alcun tipo di autorizzazione per l’impiego da parte dei gestori energetici e NON necessita di modifiche tecniche all’ impianto elettrico. «Si applicano su tutte le superfici esterne del balcone - assicura Fischetto - offrendo una piacevolezza di integrazione archittettonica al paesaggio e al contesto urbano. Tutto ciò soddisfacendo esigenza energetica derivante da fonte alternativa e rinnovabile di tutti coloro che vivono in alloggio in condominio». I pannelli porta fiori, anche in gruppo, si connettono in un amen alla rete domestica inserendo la spina elettrica in dotazione alla prima presa a muro. Risultato: abbatte così i consumi energetici tradizionali ,azzera i costi di stand-by  e diminuisce i  prelievi dal contatore della abitazione , immettendo corrente alternata nell’impianto domestico.Il pannello è prodotto in Italia ,disponibile in piu’ taglie e con le migliori materie prime presenti sul mercato , consente un'eccellente RISPARMIO IN BOLLETTA  pur rimanendo un oggetto dal design leggero ed essenziale.

All’ENEA va in scena il fotovoltaico del futuro, con rendimenti fino al 40%

All’ENEA va in scena il fotovoltaico del futuro, con rendimenti fino al 40%

Celle fotovoltaiche superefficienti ed economiche grazie a rendimenti che possono arrivare al 40% e a materiali innovativi che costano meno delle “tradizionali” celle solari in silicio. È questo l’identikit del fotovoltaico del futuro che ha fatto tappa ieri all’ENEA, la prima di un ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico.

L’obiettivo delle attività ENEA sul fotovoltaico è lo sviluppo di tecnologie avanzate per realizzare moduli molto efficienti e a basso costo per la conversione della radiazione solare in energia elettrica, in modo da favorire l’innovazione e la competitività del sistema produttivo nazionale, anche in assenza di incentivi pubblici. Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari hanno portato allo sviluppo di materiali organici e inorganici economici, facili da smaltire e con rendimenti superiori al 20%.

"Puntare all’innovazione dei materiali e dei processi di fabbricazione per incidere sulla riduzione dei costi e sui fattori di conversione della radiazione solare in energia elettrica significa sviluppare un fotovoltaico competitivo ed attraente per l’industria", ha sottolineato Paola Delli Veneri dell’ENEA . "In questo ambito l’ENEA può vantare un’esperienza unica nella ricerca sui materiali e dispositivi fotovoltaici e la Ricerca di Sistema Elettrico può dare un contributo importante alla riduzione della bolletta", ha aggiunto.

Nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico, gli studi dell’ENEA sulle celle solari in silicio hanno portato allo sviluppo di nuovi materiali in grado di migliorare le prestazioni dei dispositivi. Vanno in questa direzione, ad esempio, le linee di ricerca sullo sviluppo di celle solari a eterogiunzione con resa superiore al 17%, che possono essere utilizzate sia come dispositivo solare a se stante che come componente posteriore di un dispositivo tandem ad altissima efficienza. In questo ambito sono stati sviluppati materiali innovativi per la componente anteriore della struttura tandem: sono un esempio le celle realizzate in CZTS, un solfuro di rame, zinco e stagno, di facile reperimento, che si distingue per proprietà, bassi costi e facilità di smaltimento. Oppure quelle basate su cristalli di perovskiti, che hanno conquistato l’attenzione della comunità scientifica perché consentono di fabbricare celle solari ibride, cioè a base di materiali organici e inorganici, con bassi costi di produzione e rendimenti superiori al 20%. Infine, nel campo delle celle solari organiche l’ENEA è riuscita ad ottenere un’efficienza superiore al 10%.

Grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca ENEA, sono state avviate collaborazioni con aziende nazionali, in particolare con la 3SUN, che attualmente realizza moduli a film sottile di silicio in Sicilia.

Fotovoltaico innovativo: a disposizione della comunità scientifica internazionale la piattaforma web SOPhi@webinar realizzata dall’ENEA

Fotovoltaico innovativo: a disposizione della comunità scientifica internazionale la piattaforma web SOPhi@webinar realizzata dall’ENEA

Oltre 40 relatori, 16 diversi eventi e più di 830 iscrizioni tra  scienziati,  ricercatori e professionisti, con una partecipazione non solo dall’Europa, ma anche dagli USA, Sud America, India, Cina, Australia: questo il bilancio delle attività di e-learning sulle tecnologie fotovoltaiche innovative realizzate nel corso del progetto europeo FP7-SOPHIAEuropean PV Research Infrastuctures che si è recentemente concluso.

Fra i temi trattati, le celle a silicio cristallino e a film sottile, il fotovoltaico organico e a concentrazione, la realizzazione e la caratterizzazione di materiali avanzati per la foto generazione, i test per l’affidabilità e la valutazione operativa delle prestazioni, applicazioni quali l’integrazione architettonica del fotovoltaico.

La piattaforma open-source SOPhi@webinar é stata sviluppata da ENEA,  in collaborazione con gli altri partner del progetto e ha consentito di migliorare lo scambio di competenze e la formazione di ricercatori, soprattutto giovani. L’attivazione di un sito  funzionale e  ricco di informazioni e la possibilità, in alcuni casi, di accedere a lezioni in streaming  hanno consentito di offrire uno strumento per molti versi unico nel contesto della ricerca energetica europea.

Fotovoltaico - I nuovi progetti di Enerventi

Fotovoltaico - I nuovi progetti di Enerventi

A seguito del recente successo ottenuto da Enerventi, che ha collocato sul mercato ExtraMot Pro di Borsa Italiana mini bond per un importo pari a 8,5 milioni di euro, l’ad spiega in questo video i nuovi progetti della società:

https://drive.google.com/file/d/0B8oqhIlW7gN7UmZFZGNLOXE1Rzg/edit?pli=1

 

Sfruttando gli aggiornamenti normativi in materia di energia rinnovabile, Enerventi - prima società italiana per numero di impianti fotovoltaici – ha infatti elaborato un nuovo modello di business semplice ma allo stesso tempo scarsamente replicabile, finalizzato a dare ai clienti finali energia pulita “senza costi” affinché ognuno faccia nascere la propria energia.

Qui di seguito il video in cui l’ad della società spiega il nuovo prodotto, ovvero SolTanto di Ener20, l’impianto fotovoltaico senza investimento:

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