Con URSA TERRA 70 SPRING, il pannello isolante “green” conforme ai CAM …è straordinario isolare

Con URSA TERRA 70 SPRING, il pannello isolante “green” conforme ai CAM …è straordinario isolare

La gamma URSA TERRA è conosciuta e affermata sul mercato dei prodotti isolanti in lana minerale grazie alle sue straordinarie prestazioni termiche e acustiche, alle indiscusse qualità e sicurezza nonché alla vocazione 100% green.

URSA TERRA 70 SPRING è il prodotto che i nostri laboratori di ricerca e sviluppo hanno specificamente studiato per l’edilizia dei sistemi a secco: la soluzione ideale ed efficace per realizzare interventi di isolamento termico e acustico di pareti esterne, pareti interne di separazione e divisorie, controsoffitti, garantendo anche un ottimo livello di protezione passiva al fuoco.

Sicuri per l’uomo e per l’ambiente, i pannelli in lana minerale URSA TERRA 70 SPRING fanno parte dell’ultima generazione di prodotti isolanti URSA TERRA, sempre più performante ed ecofriendly grazie a URSA BiOnic performance, frutto di moderne tecnologie unite ad un legante ecocompatibile di formulazione innovativa, a base organica di origine vegetale.

Tutti i prodotti della gamma URSA TERRA sono certificati secondo i massimi standard di riferimento internazionale in merito ai parametri sanitari più severi in vigore:
- la completa biosolubilità (Certificazione EUCEB) delle fibre consente un utilizzo ed uno smaltimento pratico e sicuro dei materiali
- l’assenza di concentrazioni in ambiente di VOC (Composti Organici Volatili) e di formaldeide (certificazione ecologica Der Blaue Engel) garantiscono la salubrità dell’ambiente indoor ed un elevato comfort abitativo.

URSA TERRA 70 SPRING risulta conforme ai CAM (Criteri Ambientali Minimi) rispettando i criteri di conformità alla nota Q (biosolubilità) e di contenuto certificato di materia prima riciclata.

Il prodotto risponde inoltre ai principali protocolli ambientali e sistemi di rating internazionali sulla base di parametri e requisiti tra cui:
- Prestazioni termiche e acustiche
- Contributo fornito alla riduzione dei consumi energetici
- Miglioramento della qualità dell'aria interna
- Composizione certificata e selezione di materie prime sicure
- Contenuto di riciclato
- Modalità di smaltimento e gestione dei rifiuti
- Riciclabilità
- Assenza di emissioni di sostanze nocive e gas serra durante tutto il ciclo di vita
- Impatto ambientale associato al ciclo di vita del prodotto.

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Coronavirus: da un brevetto ENEA distanziatori ecosostenibili per la spiaggia

Coronavirus: da un brevetto ENEA distanziatori ecosostenibili per la spiaggia

Dal mondo della ricerca una soluzione green per assicurare il corretto distanziamento sulle spiagge nella fase post-emergenza COVID-19. L’idea è di utilizzare la Posidonia oceanica, una pianta marina che si deposita in grandi quantitativi sugli arenili mediterranei, per realizzare barriere di sicurezza ecologiche.

L’innovazione - sviluppata da ENEA in collaborazione con l’azienda Ecofibra - consiste in pannelli divisori imbottiti con Posidonia, raccolta ed essiccata, per separare gli ombrelloni e creare dei percorsi di accesso all’acqua, in linea con l’attuale normativa sanitaria.

“L’utilizzo durante la stagione estiva di questi dispositivi economici, facilmente riutilizzabili e che possono essere realizzati anche con materiali 100% naturali, consentirebbe di rendere fruibili in sicurezza superfici di costa altrimenti non balneabili e di ridurre la dispersione di aerosol a beneficio della ricettività turistica”, spiega Sergio Cappucci del Laboratorio ingegneria sismica e prevenzione dei rischi naturali ENEA, che ha inventato e brevettato il sistema utile anche per stuoie, sdraio, cuscini e altri arredi, in un’ottica di economia circolare, protezione dell'ambiente e tutela della biodiversità, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico.

Questi prototipi di “separè” ecologici, alti circa 120 cm e larghi 200 cm, sono dotati di telai in acciaio e fodera in plastica riciclata o in materiali naturali; a fine stagione l’imbottitura può essere semplicemente svuotata sulla spiaggia dove torneranno a svolgere l’originaria funzione di protezione dall’azione erosiva provocata dalle onde.


I dispositivi rappresentano inoltre una soluzione al problema della corretta gestione della Posidonia spiaggiata che occupa molta superficie, generando cattivi odori: se raccolti insieme ad altri rifiuti, infatti, i cumuli devono essere smaltiti, con costi ingenti per operatori e amministrazioni locali che devono provvedere alla loro rimozione.

La Posidonia oceanica è un importante indicatore dello stato di salute del mare in grado anche di ridurre i fenomeni di erosione costiera, produrre ossigeno, contribuire alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità. La loro rimozione, oltre a sottrarre quantità elevate di sabbia alle spiagge, privandole della naturale protezione dalle mareggiate, sottrae biomassa e nutrienti importanti per gli ecosistemi costieri, con conseguente impoverimento della biodiversità. Un recente studio ha calcolato che la rimozione meccanica di Posidonia spiaggiata, la cosiddetta “banquette”, in 19 spiagge ha fatto perdere in 9 anni (2010-2018) un volume di sabbia di oltre 39.000 mc, equivalenti a circa 30.000 tonnellate di sabbia.

Al fine di promuovere l'importanza della Posidonia oceanica e valorizzare la "banquette", dal prossimo giugno presso il Parco Nazionale del Circeo e il Monumento Naturale Palude di Torre Flavia saranno realizzati due "laboratori a cielo aperto" nell'ambito del progetto BARGAIN, realizzato da ISPRA, Università di Tor Vergata ed ENEA, con il contributo della Regione Lazio.