100 Italian Architectural Conservation Stories, una filiera di storie made in Italy sul restauro

100 Italian Architectural Conservation Stories, una filiera di storie made in Italy sul restauro

Il rapporto, presentato da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, e Paolo Fassa, presidente Fassa Bortolo; rappresenta una visione completa di tutto il settore. In particolare, risalta il tema dello sviluppo di materiali e tecnologie innovative per la messa in sicurezza degli edifici storici.

Realacci interviene affermando che i restauri italiani sono apprezzati e premiati in tutto il mondo, e ciò è dimostrato anche dal più prestigioso riconoscimento europeo, l’European Heritage Award, assegnato all'intervento sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio distrutta durante il terremoto de L’Aquila. L'intervento in questione è stato interamente sostenuto da Eni Spa.

Il rapporto inoltre, illustra  alcuni materiali e tecnologie innovative utilizzate nel campo del restauro, come ad esempio il progetto WeACT3 di CIVITA. Questo progetto, grazie all'utilizzo del laser scanner 3D a colori sviluppato da ENEA, ha consentito di scannerizzare la volta di Pietro da Cortona a Palazzo Barberini. L'innovazione consiste nell'essere riusciti a restituire, a 18 metri di altezza, un modello 3D ad altissima risoluzione e nel rispetto dei colori originali. Questo ha permesso di verificare i precedenti interventi di restauro, l’eventuale presenza di infiltrazioni e micro-fessure, e pianificare i lavori di restauro per gli anni successivi.
Un altra innovazione riportata dal rapporto è l'illuminazione della Cappella degli Scrovegni a Padova a cura di iGuzzini illuminazione. Tramite tale intervento si è ottenuto un restauro percettivo degli affreschi e un risparmio energetico del 60% rispetto al precedente impianto attraverso la pionieristica applicazione di IoT.

Tra le eccellenze italiane, il rapporto nomina anche la Green Building Council Italia, realizzatrice del primo protocollo al mondo che certifica la sostenibilità nel recupero dell’edilizia storica. Il primo edificio soggetto a recupero ad essere certificato sostenibile è il complesso delle ex scuderie del Monastero benedettino della Rocca di Sant’Apollinare nei pressi di Spina (PG).

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