Appalti pubblici: come funziona l’anticipazione del prezzo in caso di consegna parziale dei lavori

Il chiarimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul calcolo dell’anticipazione nei contratti pubblici
Nel panorama complesso della normativa sugli appalti pubblici, continua a generare dubbi l’applicazione dell’anticipazione del prezzo, in particolare nei casi di consegna parziale dei lavori. Per fare chiarezza, è intervenuto il servizio di supporto giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), rispondendo a una richiesta di chiarimento da parte di una Stazione Appaltante.
Il nodo della consegna parziale
La questione posta riguardava se, in caso di consegna parziale dei lavori, l’anticipazione del prezzo debba essere calcolata sull’intero valore del contratto d’appalto o solo sulla quota effettivamente consegnata. Il tema tocca un punto sensibile del rapporto contrattuale tra stazione appaltante e appaltatore, ovvero la distinzione tra obbligazione di pagamento e obbligazione di esecuzione.
La posizione del Mit
Il servizio giuridico del Mit ha chiarito che l’anticipazione del prezzo, generalmente pari al 20% e fino al 30%, va calcolata sull’intero valore del contratto d’appalto e non solo sulla parte dei lavori consegnata. Tale importo deve essere erogato all’appaltatore entro quindici giorni dall’effettivo avvio delle prestazioni contrattuali.
Il Mit ha inoltre sottolineato che la consegna parziale dei lavori non incide sul diritto dell’appaltatore a ricevere l’anticipazione, poiché questa rappresenta un obbligo di pagamento in capo alla stazione appaltante e non è direttamente connessa alla porzione di lavori effettivamente avviati.
Eccezioni per i contratti pluriennali
Unica eccezione riguarda i contratti pluriennali. In questi casi, l’anticipazione deve essere calcolata sul valore delle prestazioni previste per ciascuna annualità contabile, secondo quanto indicato nel cronoprogramma dei pagamenti. Si tratta di una misura volta a garantire coerenza tra gli impegni finanziari della pubblica amministrazione e l’effettivo avanzamento delle opere.
Il chiarimento del Mit contribuisce a dissipare le incertezze interpretative sulla materia, confermando che, fatta eccezione per i contratti pluriennali, l’anticipazione del prezzo va sempre calcolata sull’intero valore del contratto. Una precisazione importante per garantire uniformità di applicazione e maggiore certezza giuridica nei rapporti tra le parti contrattuali.
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