Ambiente: via libera alla riscrittura del Codice

La mossa è resa necessaria dall’introduzione dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione, che sottolineano l’importanza della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Questo impegno legislativo si pone in linea con le sfide globali legate al cambiamento climatico e alla necessità di preservare le risorse naturali per le generazioni future.
La responsabilità della redazione di tali provvedimenti è stata affidata a una Commissione interministeriale composta da 33 esperti, nominata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, e dalla Ministra delle Riforme e della Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
A capo di questa Commissione è stato designato il Professor Eugenio Picozza, mentre il ruolo di Copresidente è affidato all’Avvocato Generale Pasquale Fimiani. Tra i membri figurano magistrati, giuristi, accademici, ingegneri e rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, nonché esponenti di associazioni di protezione ambientale come Italia Nostra, Legambiente e WWF.
L’obiettivo della Commissione è quello di coinvolgere un ampio spettro di competenze al fine di garantire una visione complessiva e articolata della normativa ambientale, considerando sia gli aspetti giuridici che quelli tecnici e scientifici.
Per assicurare la massima trasparenza e inclusività, su questioni specifiche la Commissione potrà consultare il parere di istituzioni e enti specializzati come la Commissione VIA-VAS, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nonché i reparti specializzati delle Forze dell’Ordine.
Inoltre, per favorire un dialogo costruttivo con gli attori interessati, potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro anche rappresentanti di stakeholder, associazioni di categoria, enti e società vigilate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
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