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A Roma il gotha del solare termico a concentrazione

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Fino al 3 marzo a Roma si svolgerà l’evento ENEA’s perspective on the development of Concentrating Solar Thermal (CST) technologies sui progressi e le novità più rilevanti nel campo del solare termico a concentrazione. Organizzato dall’ENEA nell’ambito del progetto NESTER (Networking for Excellence in Solar Thermal Energy Research) per una rete di eccellenze nella ricerca in questo settore, la manifestazione vede riuniti i maggiori esperti della ricerca internazionale, tra cui oltre a ENEA, Università di Aachen (Germania), Roma “La Sapienza” e Firenze, Ciemat-PSA (Spagna) Cyprus Institute (Cipro) e Fondazione Bruno Kessler, e rappresentanti dell’industria nazionale, come Archimede Solar Energy, Eni e Astroflex .

Solare a concentrazione ENEAIl workshop si svolge tra la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza” e il Centro Ricerche ENEA Casaccia, dove venerdì 3 marzo partecipanti e ospiti potranno visitare gli impianti sperimentali.

ENEA, leader mondiale nella ricerca sul solare termico a concentrazione, è da anni impegnata nella sfida per sfruttare la luce del sole per produrre energia pulita, su scala industriale e a costi competitivi: nei suoi laboratori hanno visto la luce numerosi brevetti, molte le competenze esclusive, le collaborazioni con l’industria, le iniziative nazionali e internazionali per il miglioramento e la diffusione di questa tecnologia.  Ed è proprio nei laboratori ENEA che nasce la tecnologia su cui si basa Archimede, la prima centrale elettrica  al mondo in grado di integrare la tecnologia solare termica a concentrazione con un impianto a ciclo combinato a gas naturale, realizzato dall’Enel presso la centrale di Priolo Gargallo (Siracusa).

In questo contesto l’impegno dell’ENEA va dalla progettazione, realizzazione e dimostrazione di impianti solari per la produzione di energia elettrica o per dissalazione dell’acqua, anche integrati con altre fonti rinnovabili, e di componenti innovativi come tubi ricevitori e collettori solari. Ma l’ENEA punta a sviluppare anche nuove applicazioni della tecnologia solare termodinamica, tra cui la produzione di idrogeno attraverso processi termochimici e l’utilizzazione industriale dell’energia termica ad alta temperatura da fonte solare.

Grazie a laboratori e impianti di ultima generazione e infrastrutture sperimentali specifiche presso i propri centri della Casaccia e di Portici, si avvale di una rete di collaborazioni industriali italiane e internazionali e di accordi con diversi Paesi per lo sviluppo della tecnologia, tra cui Egitto, Libia e Cina.

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