Bonus edilizi ed efficienza energetica: ENEA fotografa il presente e anticipa il futuro del sistema incentivante

Il Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali conferma l’importanza degli incentivi per l’efficientamento energetico. Ma il quadro normativo è destinato a cambiare con il Testo Unico dei bonus edilizi.
L’efficienza energetica degli edifici italiani è sempre più legata all’evoluzione del sistema di incentivi fiscali. A confermarlo è il nuovo Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali redatto da ENEA, che analizza i risultati raggiunti nel 2023 attraverso l’utilizzo dei bonus edilizi. I dati raccolti fotografano una realtà in fermento, segnata da un ampio ricorso a interventi di sostituzione impianti, infissi e dall’ascesa costante del fotovoltaico. Ma lo scenario futuro potrebbe essere ben diverso.
Bonus edilizi: numeri e impatti nel 2023
Nel corso del 2023, l’ecobonus ha sostenuto oltre 627mila interventi per un volume d’investimenti pari a 5,8 miliardi di euro. Il risparmio energetico complessivo stimato è di quasi 1.700 GWh/anno. Tra gli interventi agevolati, a dominare sono stati quelli sugli impianti di climatizzazione invernale, che da soli hanno inciso per oltre il 48% del risparmio energetico complessivo. La sostituzione degli infissi ha invece assorbito oltre il 41% degli investimenti.
Il bonus facciate ha sostenuto opere di isolamento termico verticale per circa 90,8 milioni di euro, mentre il bonus ristrutturazioni ha visto protagonista l’installazione di pompe di calore, che hanno rappresentato il 37% degli interventi totali, con un risparmio di 365,8 GWh/anno.
Da segnalare anche la crescita esponenziale del fotovoltaico: nel 2023 sono stati installati 120.024 impianti, più del doppio rispetto all’anno precedente, con una potenza installata salita a 658 MW.
Superbonus: corsa e rallentamento
Il Superbonus, punto cardine della strategia di rilancio post-pandemia, ha visto una crescita sostenuta fino a marzo 2024, per poi subire un rallentamento. Il rapporto ENEA evidenzia che, prima dei lavori, il 60% degli edifici era nelle classi energetiche più basse; dopo gli interventi, oltre il 65% ha raggiunto almeno la classe A. Un salto di qualità notevole, ma ora a rischio.
Il futuro dei bonus: meno detrazioni, meno attrattività?
Dal 2025, la legge di Bilancio ha introdotto un giro di vite: le aliquote dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni sono state abbassate rispettivamente al 50% (solo per le prime case) e al 36% per gli altri immobili. Inoltre, il Superbonus non potrà più essere applicato a nuovi interventi. La conseguenza più temuta? Una riduzione dell’appeal degli interventi e, con essa, dei risultati in termini di risparmio energetico.
La riforma è arrivata anche alla luce delle criticità emerse nel sistema incentivante, come rilevato dall’Indagine conoscitiva della Commissione Ambiente della Camera. Il report ha sottolineato la necessità di maggiore stabilità normativa, semplificazione e coerenza con gli obiettivi europei di decarbonizzazione.
Verso il Testo Unico dei bonus edilizi
L’attuale fase è considerata una transizione verso un nuovo modello di incentivi, che sarà definito con il Testo Unico dei bonus edilizi. Una riforma attesa, che punta a razionalizzare il quadro normativo, garantire continuità e rendere più efficiente il sistema delle agevolazioni. L’obiettivo? Assicurare che la spinta verso l’efficienza energetica degli edifici non si fermi, ma trovi nuovi strumenti per crescere.
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