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Bonus edilizi, verso un Testo Unico: la Camera propone una riforma strutturale degli incentivi

Un Testo Unico per riordinare e razionalizzare i bonus edilizi. È questa la proposta emersa dall’Indagine conoscitiva condotta dalla Commissione Ambiente della Camera, che ha analizzato l’impatto ambientale, economico e sociale degli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio. L’indagine, avviata a marzo 2023 e conclusasi nei giorni scorsi, ha evidenziato i benefici degli strumenti esistenti, ma anche criticità strutturali che ne limitano l’efficacia.

I bonus edilizi sotto esame
Superbonus, Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni hanno contribuito alla riqualificazione energetica e alla sicurezza sismica degli edifici. Tuttavia, il sistema attuale si è rivelato complesso, instabile e non sempre accessibile ai soggetti più deboli.
Nel dettaglio, l’indagine ha analizzato:
Ecobonus, che dal 2025 vedrà le aliquote scendere al 36% (50% per le abitazioni principali), con esclusione degli impianti a combustibili fossili.
Sismabonus, con detrazioni ridotte al 36% (50% per abitazioni principali), destinato agli immobili in zone sismiche ad alta pericolosità.
Superbonus, passato dal 110% al 65% entro il 2025, con requisiti più stringenti.
Bonus ristrutturazioni, che dal 2025 scenderà dal 50% al 36%, con un’ulteriore riduzione al 30% prevista dal 2028.

Le criticità emerse
Tra i problemi principali segnalati figurano:
– eccessiva burocrazia;
– frequenti modifiche normative;
– difficoltà di accesso per famiglie a basso reddito;
– aumento dei prezzi nel settore edile;
– ostacoli alla cessione del credito;
– impatto significativo sul debito pubblico.

Secondo la deputata Erica Mazzetti (FI), “con il Superbonus è stato riqualificato solo il 3% del patrimonio edilizio, con una spesa stimata fino a dieci volte superiore rispetto ai benefici ambientali”.

Verso una riforma organica: la proposta di Testo Unico
Tra le proposte condivise dai soggetti auditi – tra cui WWF, ENEA, CNR, Confartigianato e Kyoto Club – emerge con forza la necessità di una normativa stabile, semplificata e più equa.
Le raccomandazioni principali includono:
– l’introduzione di un Testo Unico dei bonus edilizi per ridurre la frammentazione normativa;
– la rimodulazione delle aliquote in base alla prestazione energetica degli edifici e all’inclusione dei soggetti in povertà energetica;
– incentivi mirati alla decarbonizzazione e all’autonomia energetica;
– maggiore attenzione alla qualità degli interventi, con tecnologie innovative e materiali sostenibili;
– semplificazione delle procedure per la cessione del credito;
– revisione del Conto Termico e rafforzamento dei finanziamenti previsti dal PNRR per l’edilizia pubblica.

La proposta, già anticipata dal Governo nell’ottobre 2023 e ripresa nel marzo 2024, punta a fornire un quadro normativo più coerente ed efficiente, in linea con gli obiettivi europei in materia di sostenibilità e sicurezza.

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