Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Liu Jiakun vince il Pritzker Architecture Prize 2025: la Cina celebra la sua “architettura onesta”

Il prestigioso Pritzker Architecture Prize 2025, considerato il Nobel dell’architettura, viene assegnato all’architetto cinese Liu Jiakun, segnando la seconda vittoria della Cina nella storia del riconoscimento. Dopo Wang Shu nel 2012, il nome di Liu Jiakun si aggiunge alla lista degli architetti che hanno lasciato un segno indelebile nella progettazione contemporanea, distinguendosi per un approccio innovativo e radicato nella realtà sociale e ambientale del proprio Paese.

La giuria, presieduta da Alejandro Aravena, ha scelto Liu Jiakun per il suo impegno nella creazione di un’architettura inclusiva, sostenibile e connessa al contesto urbano e naturale, lontana dall’omologazione delle città contemporanee che tendono a separare le funzioni. La motivazione sottolinea come il suo lavoro riesca a fondere infrastruttura, paesaggio e spazio pubblico, offrendo una risposta concreta alle sfide dell’urbanizzazione globale.

Un percorso atipico verso l’architettura
Nato nel 1956 a Chengdu, Liu Jiakun ha seguito un cammino non convenzionale prima di affermarsi come architetto. Cresciuto in una famiglia di medici, ha sviluppato sin da giovane una passione per il disegno e la letteratura. La sua formazione accademica lo ha portato a laurearsi in ingegneria-architettura presso la Chongqing University nel 1982, ma il suo ingresso nel mondo della progettazione è stato influenzato da esperienze di vita lontane dai circuiti tradizionali: ha partecipato ai programmi di “rieducazione” nelle zone rurali cinesi e ha trascorso due anni in Tibet come volontario, esperienze che hanno rafforzato il suo approccio pragmatico e sensibile all’ambiente costruito.

Dopo aver iniziato la carriera presso l’istituto statale di progettazione e ricerca architettonica di Chengdu, Liu Jiakun ha attraversato un periodo di crisi professionale, avvicinandosi sempre di più alla scrittura e alla pittura. Tuttavia, nel 1993, una mostra universitaria ha riacceso la sua passione per l’architettura, portandolo a fondare nel 1999 lo studio Jiakun Architecture, con il quale ha sviluppato progetti che si distinguono per la loro capacità di armonizzarsi con il contesto e rispondere alle esigenze della comunità.

Un’architettura che imita l’acqua
Liu Jiakun descrive il suo approccio progettuale con una metafora poetica:
“Aspiro sempre a essere come l’acqua, a permeare un luogo senza portare con me una forma fissa e a infiltrarmi nell’ambiente locale e nel sito stesso. Nel tempo, l’acqua si solidifica gradualmente, trasformandosi in architettura e forse persino nella più alta forma di creazione spirituale umana. Eppure, conserva ancora tutte le qualità di quel luogo, sia buone che cattive.”

Questo concetto si traduce in edifici che si adattano al paesaggio e ai bisogni sociali, senza imporre uno stile predefinito, ma evolvendo in base al contesto. La giuria del Pritzker Prize ha elogiato proprio questa sua capacità di interpretare ogni progetto come un’opportunità unica, sviluppando soluzioni che coniugano tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia.

I progetti iconici di Liu Jiakun
Liu Jiakun ha realizzato una vasta gamma di opere in Cina, tra cui musei, edifici culturali, infrastrutture e memoriali. Tra le sue creazioni più rappresentative troviamo:
– La sede di Novartis a Shanghai, esempio di architettura industriale avanzata, concepita con materiali sostenibili e un design pensato per ottimizzare l’efficienza energetica.
– Il Memoriale Hu Huishan (2009), dedicato a una giovane vittima del terremoto del Sichuan del 2008, una struttura austera che riprende la forma archetipa di una tenda per il primo soccorso, trasformandola in un luogo di raccoglimento e memoria.
– Il progetto “Rebirth Brick”, nato in risposta al terremoto del Sichuan, che ha trasformato le macerie degli edifici distrutti in mattoni fortificati utilizzati in nuove costruzioni, come lo Shuijingfang Museum di Chengdu (2013) e il West Village di Chengdu (2015).

Questi progetti incarnano la sua visione etica dell’architettura, che si pone come strumento di ricostruzione sociale e ambientale.

Un premio che celebra un’architettura “onesta”
La giuria del Pritzker Prize 2025 ha premiato Liu Jiakun per la sua capacità di reinterpretare la tradizione architettonica cinese in chiave contemporanea, promuovendo un uso intelligente dei materiali locali e dell’artigianato.
“Liu Jiakun immagina e costruisce nuovi mondi, liberi da vincoli estetici o stilistici. La sua strategia progettuale non si basa su un metodo ricorrente, ma su un’analisi approfondita del contesto e delle necessità di ogni progetto.”
Questa filosofia si traduce in una pratica che riesce a conciliare sviluppo urbano e tutela del paesaggio, fornendo un modello per affrontare le sfide dell’urbanizzazione nelle città in rapida crescita.

La cerimonia di premiazione ad Abu Dhabi
Per la prima volta, la cerimonia del Pritzker Architecture Prize si terrà ad Abu Dhabi, sottolineando il crescente interesse per il ruolo dell’architettura nell’equilibrio tra tradizione e modernità. La commissione ha spiegato che la scelta di Liu Jiakun rappresenta un riconoscimento all’architettura che media tra realtà e idealismo, trasformando soluzioni locali in visioni universali.
Nel frattempo, il mondo dell’architettura si interroga su chi potrebbero essere i prossimi vincitori: il sondaggio annuale di ArchDaily ha visto emergere nomi come Steven Holl, Alberto Campo Baeza e Kengo Kuma, che continuano a essere tra i favoriti per le future edizioni del premio.

Liu Jiakun ha dimostrato che l’architettura non è solo una questione di estetica, ma un mezzo per trasformare la vita delle persone e preservare la memoria collettiva. Il Pritzker Prize 2025 celebra il suo impegno nella creazione di spazi che dialogano con il territorio, rispettano la tradizione e rispondono alle sfide dell’urbanizzazione moderna.
In un mondo in cui le città tendono a diventare sempre più anonime e uniformate, l’approccio “onesto” di Liu Jiakun offre una prospettiva innovativa e profondamente umana sul futuro dell’architettura.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte