Decreto Fer X Transitorio: incentivi per le rinnovabili fino al 2025
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Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il Decreto Fer X Transitorio, approvato dalla Commissione Europea e dalla Corte dei Conti, con l’obiettivo di incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo regime di sostegno sarà valido fino al 31 dicembre 2025 e riguarderà impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e di trattamento di gas residui da processi di depurazione.
Un sistema di incentivi in attesa della nuova disciplina
Il Decreto Fer X Transitorio funge da misura ponte, in attesa dell’approvazione di un quadro normativo strutturale per il sostegno alle fonti rinnovabili. Il suo obiettivo è garantire continuità rispetto al Decreto Fer 1 (DM 4 luglio 2019), integrando nel frattempo le innovazioni normative già poste in consultazione.
Gli incentivi cesseranno il 31 dicembre 2025 o, per gli impianti di potenza inferiore o uguale a 1 MW, 60 giorni dopo il raggiungimento del limite di 3 GW di potenza installata, nel caso in cui tale soglia venga raggiunta prima della scadenza prefissata.
Dotazione finanziaria e capacità produttiva prevista
Il decreto prevede 9,7 miliardi di euro di incentivi per promuovere la transizione energetica verso un modello a zero emissioni nette. Tale cifra è stata calcolata in base alle previsioni di mercato, ma il costo effettivo potrebbe essere inferiore qualora i prezzi di mercato risultassero superiori alle stime.
Dal punto di vista della capacità produttiva, il contingente complessivo previsto per le procedure competitive ammonta a 14,65 GW. A questa capacità si aggiunge un contingente di 3 GW per impianti fino a 1 MW che accedono direttamente al meccanismo di supporto, portando così il totale a 17,65 GW di energia elettrica rinnovabile incentivata.
Le regole per l’accesso agli incentivi
Gli impianti beneficiari degli incentivi devono essere operativi entro 36 mesi dalla concessione dell’aiuto. In caso di ritardi:
– Nei primi 9 mesi, il prezzo di aggiudicazione subirà una riduzione dello 0,2% al mese.
– Nei successivi 6 mesi, la riduzione aumenterà allo 0,5% al mese.
– Se il ritardo supera i 15 mesi, il beneficiario decade dall’incentivo.
L’incentivo sarà erogato sotto forma di pagamento variabile, basato su un contratto bidirezionale per differenza, applicato a ogni kWh di energia immessa in rete. La tariffa incentivante sarà corrisposta per 20 anni.
Nel caso in cui la produzione debba essere ridotta per specifiche condizioni di mercato, l’incentivo verrà comunque riconosciuto sulla produzione potenziale dell’impianto. Tuttavia, il contratto prevede che solo il 95% dell’energia prodotta sia coperta dall’incentivo, lasciando il 5% esposto al rischio di mercato.
Conclusioni
Il Decreto Fer X Transitorio rappresenta un importante passo per sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, in attesa di un quadro normativo più stabile e duraturo. Con un investimento significativo e l’obiettivo di oltre 17 GW di nuova capacità rinnovabile, il decreto punta a rafforzare la transizione energetica e a rendere il Paese meno dipendente dalle fonti fossili.
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